RICO PENNA SELVAGGIA E’ SUL PIEDE DI GUERRA!
Son pronta a disotterrare il mio tomahawk legale!
Non oltrepassare il mio confine donna, potresti pentirti delle tue frecce inutili, che si spezzano come fuscelli, sulla mia corazza! Gli scalpi intelligenti, sapranno capire le mie leggi, i miei scritti e non saranno così bieche e ignoranti come te, da non cogliere il reale indirizzo dei segnali di fumo! Il coraggio appartiene alle guerriere senza lingue biforcute, che vanno a piedi scalzi e con mani nude da antidoti velenosi, a testa alta, fiere di affrontare chiunque, e non temono l’animo contorto dalla malvagità, che tenta vanamente di stroncare senza vere armi, ma usa cenere di ossa di bisonti ormai divorati dagli sciacalli! Donna se non sai scrivere sull’arida terra pensieri tuoi per avere un momento di gloria, e leggendo il mio spirito, strisci viscidamente al cospetto altrui, per costruirtelo malvagiamente, perché ti corrodi macerandoti nella tua inutilità, e vanamente poni massi sul mio sentiero per oscurarlo, donna…allora usa le mani, soltanto per assolvere al tuo umile lavoro gelido! Ora la mia faccia con lenta freddezza, già si specchia sul letto del fiume per guidare i polpastrelli nel disegno sapiente di strie rosse sulle guance, un colore sacro dei guerrieri invincibili sul piede d’attacco! Pronta alla battaglia, la mia mente invoca Wakanda…il grande spirito…il mio Grande Capo Augh…detentore di legge invincibile, affinché scagli la punizione sull’untrice, cosicché il mio paradiso diverrà il tuo inferno, il mio trionfo diverrà la tua disfatta, il mio silenzio diverrà la tua menzogna, il mio decoro diverrà la tua abiezione e il mio capolavoro diverrà lo scempio della tua mente!
Rifletti donna il tuo piede è ormai sul’orlo del vuoto, gli spiriti ti hanno condotto li, sulla cima del sacro Dzil Nchaa, precipiterai di sotto inesorabilmente, perché da tempo hai perso la vista, sei accecata dalla polvere maligna che ti hanno soffiato sugli occhi!
VITTORIOSA…AUGH!
Preghiera di Yellow Lark, Capo Indiano.
O Grande Spirito, la cui voce sento nei venti ed il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami.
Vengo davanti a Te, uno dei tuoi tanti figli.
O Grande Spirito, la cui voce sento nei venti ed il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami.
Vengo davanti a Te, uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole. Ho bisogno della tua forza e della tua saggezza.
Lasciami camminare tra le cose belle e fa che i miei occhi ammirino il tramonto rosso e oro.
Fà che le mie mani rispettino ciò che Tu hai creato, le mie orecchie siano acute nell’udire la Tua voce.
Fammi saggio, così che io conosca le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza, non per essere superiore ai miei fratelli, ma per essere abile a combattere il mio nemico.
Fà che io sia sempre pronto a venire da Te, con mani pulite ed occhi diritti, così che quando la vita svanisce, come la luce al tramonto, il mio spirito possa venire a te senza vergogna.
Lascia una risposta