Capodanno a Madrid!

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SPAGNA, MADRID DA SCOPRIRE! 31 DICEMBRE 2014 – Un altra capitale si è aggiunta alla mia lista delle città da scoprire. Volo Alitalia da Fiumicino, cielo sereno e via alla volta di Madrid, si atterra in perfetto orario, prendiamo un taxi e ci faremo condurre al Togumar Apartamentos situati nel distretto Charmantin in Calle Canillas, ad un quarto d’ora di Metro dal centro ciudad. L’appartamentino con uso di cucina è davvero delizioso e fedele alle foto che avevo visto sul web prima di sceglierlo e prenotarlo, ve lo consiglio molto meglio di un hotel è molto meno costoso!

Un paio d’ore di riposo e poi in compagnia di una splendida famiglia di amici, Maria Grazia, Gianni, Alessandra e Gianmarco con cui trascorreremo l’intero soggiorno in Madrid accomunati dagli stessi interessi, si va in Puerta Del Sol pronti a trascorrere la tradizionale nocheveja madrilena dell’ultimo giorno dell’anno.

Dopo un giro nelle vie limitrofe e un occhiata alla piazza, cerchiamo un localino caratteristico o una pizzeria per mettere qualcosa sotto i denti. Si cena e poi di nuovo in piazza ad attendere i rintocchi della mezzanotte. La Puerta in poco tempo si riempe di madrileni e turisti che indossano allegre parrucche colorate come da usanza in questa ricorrenza, personalmente mi sono limitata ad un cerchietto a luce intermittente, faceva troppo freddo per togliere il cappellone caldo. Oltre le variopinte parrucche è tradizione anche mangiare 12 acini di uva durante lo scoccare della mezzanotte, tutti d’un fiato in fretta, uno per ogni rintocco come buon auspicio e fortuna dei 12 futuri mesi del nuovo anno. Vi confesso che non ci ho nemmeno provato per il terrore di strozzarmi! 😀

La mezzanotte si avvicina e la piazza si popola sempre di più, è una delle più importanti di Madrid il cosiddetto salotto della ciudad, ed è conosciuta in tutto il mondo come centro delle celebrazioni nazionali della notte di San Silvestro, così famosa che nella parte est della piazza viene allestito un palco con tutte le sale regia delle principali emittenti TV mondiali, affinché possano trasmettere l’evento in mondo visione, se navigate su you tube trovate diversi video a riguardo. L’ampio spazio è a forma di ventaglio aperto è il più comodo punto di partenza di tutti gli itinerari da svolgere in città, rappresenta infatti la meta cardine verso cui arrivano tutte le strade che dalla Spagna portano alla capitale, il cosiddetto km zero.

Ma non solo, da Puerta del Sol si snodano tutte le vie che portano ai principali monumenti del centro, fra cui le famose arterie dello shopping con negozi delle griffe più importanti, caffetterie e altre piazze conosciutissime dai turisti di tutto il mondo. Il perimetro della piazza comprende anche numerosi palazzi di notevole prestigio, fra cui l’edificio dell’orologio chiamato dai madrileni: Casa de Correos, casa delle poste, anche se non è la sede dell’ufficio postale. Su esso vi sono apposte due targhe una in onore della rivolta popolare del 2 maggio contro i francesi e l’altra in onore delle numerose vittime e delle persone che sono state d’aiuto l’11 Marzo 2004 durante i terribili attentai terroristici.

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L’orologio ha una grossa sfera che sale e scende e indica le 12 ore, ed è appunto il monumento protagonista nella notte del 31 Dicembre. Al centro della piazza vi è la statua del Mariblanca e la statua di Carlo III sul suo cavallo, mentre sulla destra rispetto all’orologio, c’è un panificio in cui vi consiglio assolutamente di entrare. Si chiama La Malloquita e si gustano le migliori Napolitanas della città, dei tipici stuzzichini spagnoli. Per raggiungere Puerta del Sol con la metro si deve scendere alla fermata omonima e poi la si raggiunge facilmente a piedi, ma se non volete camminare si può prendere in più un bus, le linee sono: 5, 20, 51, 52 e 53.

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Ci siamo manca poco Inizia festosamente il countdown, 5, 4, 3, 2, 1, mezzanotte! Benvenuto 2015 Wow! Tra canti, schiamazzi e rumori di tappi di spumante che partono via dalle bottiglie, si brinda e ci si scambia gli auguri, amici il bello di quella sera è stato anche il non aver sentito neanche uno scoppio, niente botti spari o simili, un festeggiamento allegro a suon di brindisi, risa delle persone e rumori di bicchieri che atmosfera serena e meravigliosa. Ore 2.00, si rientra alla base domani inizierà il tour alla scoperta della città vera e propria.

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Primo Gennaio ore 10.00, prendiamo la metro e scendiamo alla fermata Opera, la nostra meta sarà il Palacio Real, dunque si va ma non prima di aver fatto colazione con le tipiche porras calde ci fermiamo nel casotto che le vende prima di proseguire, buonissime! Una volta finito di mangiucchiare assieme ai nostri cari amici ci avviamo, visiteremo prima Plaza de Oriente, un area che precede la nobile struttura residenza dei Reali di Spagna che di fatto però non vi dimorano, viene usata solo per le cerimonie ufficiali, la famiglia reale infatti ha la residenza al Palazzo della Zarzuela.

La facciata dell’edificio è maestosa, compatta dalle forme pulite del tardo Barocco italiano. Proseguiamo lungo il perimetro della costruzione e ci troviamo davanti al cortile della Plaza de La Armeria quella dell’ingresso principale per la visita, ma ahimè il primo dell’anno purtroppo non era disponibile al pubblico. Nella stessa piazza c’è la Cattedrale di Madrid, Santa María la Real de la Almudena che è stata consacrata nel 1993 da Giovanni Paolo II, possiede una bellissima facciata dallo stile di ispirazione toscana, con una deliziosa loggia dall’ordine Ionico, ordine che mi riporta con la mente ai miei studi liceali e universitari.

Entriamo in Santa María la Real de la Almudena per visitarla, il portale bronzeo è stupendo, il suo interno semplice nelle linee pulite é di un eleganza che mi cattura. Non ho potuto far foto, (segno di rispetto), perchè c’era la messa in corso. Sul lato della cattedrale e praticamente sotto la stessa nella via che porta giù verso il parco dell’Emiro Mohamed, c’è la Cripta. Uno spettacolo davvero da non perdere! E’ dedicata alla Madonna di Almudena. Le innumerevoli colonne che la compongono, mi hanno lasciato a bocca aperta, cogliendo con lo sguardo i vari punti di visione si presentano a me nettamente giochi geometrici molto particolari e prospettive uniche, Pensate le colonne son ben 395, con capitelli di grandi dimensioni e ognuno diverso dall’altro!

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Lasciamo la Cattedrale e puntiamo in Plaza de La Villa. Si trova fra Porta Guadalajara e Porta de la Vega, è la piazza più antica di Madrid, in epoca medievale ospitava il mercato cittadino e il precedente Centro Istituzionale della città. Al centro del sito vi è il monumento al marinaio Don Alvaro de Bazan, un militare spagnolo rinomato dai madrileni, perché fu di aiuto a Filippo II di Spagna per l’unificazione con il Portogallo. Proseguiamo e andiamo verso un altra storica piazza, la Plaza Mayor.

La piazza che rappresenta il cuore di Madrid è circondata da portici e edifici a tre piani, da Natale fino all’Epifania si riempe di bancarelle con articoli natalizi e per la gioia dei bimbi anche di giostrine. Curiosità: Plaza Mayor non è un quadrato perfetto anche se guardandola dall’interno, non si nota, ma se vi doveste trovare li aguzzate la vista e fate attenzione, vi renderete conto che nessuna delle sue facciate ha la stessa misura! E’ ora di pranzo e quindi ci fermiamo in un ristorantino sotto i portici per mangiare una buonissima paella marinara, piatto tipico madrleno!

Finito di pranzare lasciamo la piazza e decidiamo di provare il brivido dell’altura, faremo un tour aereo. Dal Paseo del Pintor Rosales zona periferica della città prenderemo il Teleferico per sorvolare una parte di Madrid, si tratta di una funivia del ’69 che collega il centro città con Casa del Campo il principale e più esteso parco pubblico della capitale. Al momento dell’acquisto rileviamo che il ticket ha davvero un costo irrisorio, biglietti fatti partiamo, ad essere sincera i primi minuti mi hanno fatto tremare per sensazioni miste ad ansia e paura maledicendo il momento in cui sono salita….aiuto!

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Tuttavia una volta calmata un attimo ho potuto ammirare da un altezza di 40 metri i dintorni Rosaleda del Parque del Oeste, la stazione ferroviaria di Príncipe Pío e il fiume Manzanarre che attraversa Madrid, gli skyline delle parti della ciudad che offrono colori stupendi, ma anche la veduta delle Cuatro Torres Business Area, gli edifici dell’ex centro di allenamento del Real Madrid e la Ciudad Deportiva, costituita dai grattacieli più alti della Spagna. Più spostato sullo stesso lato il Faro della Moncloa, una torre alta 110 metri e che funge da illuminazione e e stazione di comunicazioni.

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Infine sul lato opposto ci appare maestosa la Cattedrale, la sua cupola si staglia nel cielo e cogliamo tutto l’insieme della veduta con anche il Palacio Real. Beh queste visioni confesso che hanno ripagato il mio terrore dell’essere chiusa in quelle scatolette minuscole e paurosamente oscillanti al minimo nostro movimento.

Tour aereo terminato! Piedi sulla terra ferma e finalmente rilassata! 😀 Sulla strada del ritorno dalla stazione attraversiamo il Parco de la Montanae e giungiamo al Tempio di Debod. La costruzione fu un regalo dell’Egitto alla Spagna in segno di ringraziamento per il loro aiuto e in risposta all’appello internazionale DELL’UNESCO per salvare i templi della Nubia, in origine era situato nella piccola località omonima sulle rive del Nilo. Nell’immagine sotto uno skyline con un suggestivo tramonto che ho colto dal sito sul far della sera. Il freddo comincia davvero a farsi pungente, ci rifuggiamo in una caffetteria per un ottima cioccolata calda e poi di filato agli appartamenti al calduccio e per riposarci in previsione del tour del giorno dopo.

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Terzo giorno di permanenza a Madrid. Iniziamo con una prima tappa da me molto ambita, il Museo del Prado! Appena giunti ci scoraggiamo vedendo la fila lunghissima ma una volta messi in coda rileviamo che scorre veloce. Il Prado è una delle pinacoteche più importanti del mondo vanta una collezione di 4.500 quadri di artisti spagnoli, italiani, tedeschi e fiamminghi. Ci siamo, chiacchierando l’attesa in fila non ci è pesata e dopo circa tre quarti d’ora facciamo il nostro ingresso nell’agorà del Museo che mi ha evocato quello del Louvre a Parigi, direi molto simile.

Mi sono persa tra dipinti di Botticelli, il mio amato Caravaggio, del Mantegna, Raffaello, Rembrant e molti altri famosi e grandi dell’arte, talmente immedesimata tanto da sfiorare la sindrome di Stendhal! L’unico quadro che son riuscita a fotografare è quello dell”immagine di seguito,ho agito quasi come una ladra eludendo la sorveglianza, ahimè non so perché ma anche senza flash era vietato far foto all’interno del museo. Proseguendo la visita un impressione pazzesca l’ho avuta osservando i dipinti di Goya. L’artista nei suoi quadri cupi e scuri e in particolare in quelli de la Pinturas Negras, lascia trasparire chiaramente tutta la sua inquietudine interiore e in special modo nella raffigurazione del Saturno che mangia il figlio, ha scatenato in me davvero una sensazione terribile!

Dopo ben tre ore all’interno del museo ne usciamo. La nostra esplorazione di Madrid continua entrando nel Parco del Buen Retiro. Ricco di monumenti a partire dalla porta di Filippo IV è un grande polmone verde all’interno della città dalle dimensioni di ben 118 ettari, un altra zona di interesse e meta dei madrileni oltre che di molti turisti. Facciamo tante foto ricordo e io me ne concedo una nell’incavo di un albero dalla potatura davvero originale, l’impressione all’occhio è di masse vellutate tanto da non sembrami un vegetale fin quando non toccherò le sue fronde, davvero stupendo me ne sono letteralmente innamorata!

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Questo parco è stato realizzato sul modello dei roseti di altre città europee, il contesto ci regala tonalità di verdi, sabbia e arancione creando sfondi suggestivi alle nostre foto! Un oasi tranquilla rotta solo dalle dolci note di un suonatore ambulante a cui lasciamo un offerta per poi proseguire verso il laghetto artificiale. Arriviamo in prossimità delle sue sponde e notiamo che è pieno di barchine con turisti, guardando verso la sponda opposta  scorgiamo la grande scultura che troneggia sull’acqua, è il monumento ad Alfonso XII. Prendiamo un buon caffè in uno dei suoi chioschetti e usciamo dal parco.

Andando avanti lungo la strada vi è la sede dell’Ayuntamiento di Madrid, la superiamo e ci incamminiamo verso la Gran Via, è di rito lo shopping non possiamo non portare in Italia dei souvenir, son anche un suggello a ricordo di quest’altro viaggio. La Gran Via è una delle principali strade di Madrid e inizia da Calle de Alcalá e termina nella Plaza de Espana, la troviamo piena sia di madrileni che di turisti, sono presenti diversi negozi con oggetti tipici davvero caratteristici. E’ il nostro ultimo giorno a Madrid, finiamo il tour andando nuovamente come la prima sera in Puerta del Sol, la ammiriamo così affollata per l’ultima volta e rientriamo al nostro appartamento in previsione della levataccia dell’indomani!

Ore 6.00 del 3 Gennaio. Nonostante sia mattina per via della sua posizione geografica a Madrid è ancora buio, viceversa dopo il pomeriggio il cielo si oscura molto più tardi rispetto all’Italia e ovviamente quindi di conseguenza albeggia non prima delle 7.00. Prenotiamo un taxi e via in direzione aeroporto Baraja, quest’ultimo davvero avveniristico è opera dell’architetto Adolfo Suárez, è il principale aeroporto della Spagna e quello europeo con il maggior numero di voli diretti per l’America Latina.

Dopo poca attesa viene annunciato il nostro volo e mentre comincia ad albeggiare ci avviamo all’imbarco. Ciao Madrid! Si rulla e si decolla salendo in un cielo stupendo e sereno per raggiungere il nostro corridoio di volo. Dal mio posto due file dietro catturo con l’obiettivo Kevin che scruta fuori dal finestrino. Anche questo viaggio mi ha lasciato emozioni, cultura e conoscenza di tradizioni locali, ha aggiunto un altro pezzetto di mondo alla mia materia grigia, che sensazione stupenda per me mi fa sentire davvero ricca!

Un paio d’ore scarse di volo e sorvoliamo Roma, flap aperti in frenata atterriamo in perfetto orario a Fiumicino e mentre l’aereo raggiunge il finger, scrutando fuori dal finestrino immersa nei miei pensieri faccio come sempre una riflessione che ormai ho adottato come massima: lo spirito del buon viaggiatore e di chi viaggia per cultura, è tralasciare sempre in un luogo qualcosa da vedere di modo che si abbia un motivo e un occasione per ritornarci!

Desidero fare un ringraziamento particolare a mio marito, compagno stupendo di vita, a mio Figlio Kevin che è stato anche stavolta una guida perfetta, ma voglio ringraziare ulteriormente anche, Maria Grazia, Gianni, Alessandra e Giammarco, compagni di viaggio davvero meravigliosi un amicizia che ci accomuna oltre la cultura e gli stessi interessi. 

Ciao e alla prossima meta…stay tuned! 😉 

DIRMA NERA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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