Un San Valentino in Toscana: Montecatini, Pistoia e Lucca.

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BELLA TOSCANA! 13 FEBBRAIO 2015 – E si parte di nuovo, stavolta assieme ad una coppia di nostri cari amici, la destinazione sarà Montecatini Terme e dintorni. E’ una località in provincia di Pistoia ed è la città più importante della Valle di Nievole oltre che famosa per il suo rinomato centro termale, partiti da Roma dopo circa tre ore di viaggio arriviamo. Parcheggiamo l’auto, depositiamo i bagagli in Hotel e fuori subito in perlustrazione. Teresa pronta con mappa alla mano per studiare il percorso, intanto comincia a far buio e l’aria diventa frizzantina…freddo…brrrrrr, ma niente ci ferma e diamo inizio al tour di questa rinomata bella cittadina.

Usciti dall’hotel andiamo in Piazza del Popolo che ha al centro la Basilica di Santa Maria Assunta. E’ la piazza più grande di Montecatini ed è l’agorà di tutti i turisti, da qui percorriamo Viale Verdi con i suoi bellissimi palazzi in stile Liberty e passiamo davanti al Teatro omonimo del famoso compositore, è ubicato poco prima delle Terme ed è di notevoli dimensioni oltre che all’aperto. Questo luogo di rappresentazioni sceniche venne intitolato al celebre Verdi, in quanto fu un fedele ospite della città per ben 18 anni consecutivi.

Proseguendo arriviamo alla Galleria Gambrinus, uno dei salotti buoni della Montecatini un tempo frequentata da grandi illustri. Infatti nel ’60 lungo i viali alberati o nei parchi della città era facile incontrare personaggi famosi come: Pietro Mascagni, Ruggero Leoncavallo, Trilussa, Beniamino Gigli o Luigi Pirandello, tutti habitue della città che grazie a loro divenne un vero e proprio punto di incontro di fama internazionale. Curiosità: il suo primo nome fu: “Comune di Bagni di Montecatini”, ma la denominazione non ebbe molta fortuna, non trovò consenso nei suoi cittadini, quindi fu presto cambiato in “Montecatini Terme”. Sempre in questa cittadina, fece scalpore purtroppo la morte del famoso stilista francese Christian Dior, che avvenne nel 1957 al Grand Hotel & La Pace.

Durante la nostra lunga passeggiata di tarda sera, infine ci soffermiamo ad ammirare il Palazzo del Comune, un edificio massiccio ma al contempo elegante e di interesse artistico che con la sua mole si impone sul viale. E’ un opera dei progettisti Brizzi e Righetti ed ha uno stile neo rinascimentale, la sua facciata colonnata e con pregiate decorazioni, annuncia tre livelli in altezza, composta nella parte centrale da tre archi, lascia intravedere un atrio che sembra quasi un loggiato. Dal cartello storico esposto fuori, apprendiamo anche che al suo interno ha dei bellissimi saloni, peccato fosse chiuso a quell’ora e quindi non fruibile alla visita.

Proseguiamo ancora qualche metro più avanti sul viale ammirando altri edifici liberty e visto che ormai si è fatta ora di cena, concludiamo la serata in un localino vicino l’Hotel gustando un ottima pizza e poi a fine cena, un gelato eccezionale presso la Gelateria Yogurteria Supercrema in Via Don Minzoni, ve la consiglio…un gelato davvero buonissimo!

Secondo giorno sabato 14 Febbraio – La nostra meta odierna sarà Montecatini Alto, un borgo medievale stupendo che anticamente veniva chiamato Montecatini Val di Nievole e che adesso è considerato una frazione della città. Fu capoluogo è comune autonomo fino al 1940, la sua piazza è intitolata a Giuseppe Giusti, un poeta cittadino di questo luogo. La location è a dir poco deliziosa con tutti i suoi negozietti di souvenir e le tipiche locande, gli edifici son tutti di impronta Romanica.

Arrivati nel paesino ci troviamo subito nel cuore del borgo, una piccola piazzetta con un pezzo forte che la caratterizza  l’edificio del Teatro dei Risorti. Si trova al piano superiore di un piccolo palazzotto che ospita anche a livello zero, quello che era la sala di un antica cancelleria comunale e che adesso dopo recenti restauri è divenuta un locale pubblico di ristoro, mantenendo comunque la pavimentazione originaria e le sedute in pietra. Curiosità: pensate a quei tempi nella sala teatrale si esibivano svariate compagnie itineranti che portavano la commedia dell’arte in giro, e lo facevano anche soltanto in cambio di un pollo o un fiasco di vino.

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Amo davvero questi borghi carichi di vita trascorsa, l’ho trovato piccolo ma di notevole interesse e fascino come centro storico, con le sue piccole vie cariche di realtà di un tempo che fu e con le facciate di chiaro stampo medievale. Proseguiamo il nostro tour e ci inerpichiamo su per una stradina in pietra, il nostro intento è raggiungere e visitare la Chiesa di San Pietro, che costituisce quasi il punto più alto del sito e d dove si gode di una vista di tutta Montecatini.

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Una volta arrivati rimango stupefatta nell’ammirare la massiccia torre di fianco alla chiesa, ma ancor di più nell’entrare nel luogo sacro, la semplice e spoglia facciata celava qualcosa di meraviglioso, ma rimango anche stupefatta dal suo stato di conservazione! Credetemi da fuori non si può neanche immaginare di trovare cotanta bellezza al suo interno, oltre le sue caratteristiche artistiche belle navate rivestite dai pregiati marmi e la spettacolare volta, custodisce anche numerose opere d’arte. Fuori dalla chiesa dal parapetto del belvedere in effetti si coglie con un solo sguardo tutta Montecatini bassa. Curiosità: l’equipe archeologica che ha curato qualche anno fa gli scavi vicino all’edificio, ha riportato alla luce insieme a resti di scheletri umani, antiche monete e ceramiche, anche due dadi da gioco usati dai soldati per ingannare il tempo tra una battaglia e l’altra!

Accanto alla chiesa vi è un monumento voluto a ricordo delle quattro Armi: Vigili del Fuoco, Artiglieria, Genio Militare e Marina, simbolo ed omaggio a Santa Barbara, la patrona di Montecatini e di chi si dedica alle armi da fuoco. All’interno della piccola area recintata vi è un esposizione di alcuni reperti storici delle varie istituzioni rappresentate. Sempre di fianco alla chiesa, c’è anche un interessante Museo di arte e arredi sacri. Direi che abbiamo fatto il pieno di medievalità e per rimanere in tema, affacciate al verone come Romeo e Giulietta, presso una scalinata di un abitazione vicino al luogo sacro, io e Teresa ci facciamo immortalare in una foto ricordo, diciamo che più che donne medievali, con i colbacchi sembriamo due russe! 😀

Ridiscendiamo a valle e lungo il percorso, scorgiamo la croce di San Bernardino, con tutto il suo racconto simbolico, inquietante e mistico al contempo!  Ritornati in Piazza Giusti entriamo in un bar per un caffè, varcato l’ingresso noto che alla cassa invece del cassiere, accomodato sulla sedia c’è un bellissimo micio ciccione in stile Garfield, non posso fare a meno di fotografarlo. Prima di salire in macchina per una nuova meta, catturo con l’obiettivo la funicolare, purtroppo era in manutenzione quindi chiusa al pubblico, peccato sarebbe stato il mezzo che avremmo preso volentieri per salire dalla città bassa al borgo. Lasciamo il delizioso paesino e andiamo a pranzo.

Nel primo pomeriggio decidiamo di aggiungere una nuova tappa al nostro tour, l’artistica Lucca, famosissima anche per le particolari mura rinascimentali ancora presenti in città e intatte come allora. Si trova a circa 30 km da Montecatini e così in circa mezz’ora ci arriviamo, posteggiamo l’auto nell’ampio parcheggio adiacente le mura e entriamo nel centro antico attraverso Porta Elisa. Lucca mantiene le sue origini romane e deve la sua fama oltre che per le bellezze d’arte alle cartiere presenti nella zona, la denominazione originaria proprio per la sua impronta romana fu Luca dei Romani, in seguito cambiato da Cicerone divenne quello attuale. Anche qui un altro tuffo nelle epoche di un tempo, devo ammetterlo, perdonatemi se sono ripetitiva, ma le città medievali sono la mia passione!

Una volta dentro le mura, scorgiamo il primo pezzo d’arte per eccellenza, Torre Guinigi, la più importante del sito e una delle poche rimaste all’interno della città. E’ costruita interamente in pietra e mattoni, la sua caratteristica è la presenza di alberi di Leccio sulla sommità, raggiunge un altezza di ben 44,25 metri e si può salire fin su per godere della veduta panoramica su Lucca, sinceramente non me la son sentita di far 234 scalini, ma son certa che la vista sarebbe stata mozzafiato! Storicamente la torre fu di proprietà della famiglia Guinigi, un tempo padroni della città, la motivazione per cui ha questi alberi in cima, è perché vollero ingentilire le proprie severe dimore con una torre alberata.

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Se vorrete visitarla e andare su in cima fino al terrazzamento, gli orari disponibili sono dalle 9.30 alle 16.30, il costo del biglietto intero è di 4.00€. e 3.00 per i ridotti. Oppure potrete usufruire di un biglietto cumulativo per godere della visita di più cose, ossia questa torre, quella delle Ore e l’Orto Botanico, il ticket è valido per due giorni e il costo è di €.9.00. Proseguiamo la nostra visita passando sotto archi a tutto sesto e ammirando le chiese che incontriamo lungo il cammino, davvero bellissime, ci fermiamo anche in qualche negozietto per acquistare dei souvenir e proprio davanti l’ingresso di uno di questi con Teresa facciamo una foto burlona con un manichino rosso amore…non poteva mancare un ricordo spiritoso! 😉 😀

Uno degli edifici sacri più antichi presenti a Lucca, è S. Frediano che malgrado i molti rifacimenti all’interno, in facciata presenta ancora caratteristiche fedeli all’epoca, fra cui un magnifico mosaico bizantino nell’ordine superiore della navata centrale. Altro esempio di rilievo che spicca per le file di loggette arcate, è la chiesa di San Michele in Foro, fiancheggiata da una cortina di palazzi sempre medioevali. Ahimè inizia a piovere ma non demordiamo.

Continuiamo imperterriti il nostro tour, così respirando questa atmosfera vetusta acuita ancor più dalla pioggia e leggendo le notizie sulla guida, giungiamo nella Piazza dell’Anfiteatro. E’ collocata sui resti dell’antico anfiteatro romano preesistente e vi si entra attraverso ognuna delle quattro porte a volta. Curiosità: la croce incisa su una mattonella al centro della piazza, è il punto di intersezione delle entrate.

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Piccola pausa per asciugarci un attimo dalla pioggia presa, si entra in un bar per un caffè caldo e si prosegue subito dopo fino a Piazza del Giglio. Famosa per le rappresentazioni sceniche nell’ottocento che hanno ospitato le migliori compagnie italiane all’interno dell’omonimo Teatro del Giglio. Da sempre è stato un sito punto di riferimento artistico e culturale della città e la cui nascita risale a più di tre secoli fa. Al centro della piazza vi è il monumento marmoreo intitolato all’idolo dei mille Giuseppe Garibaldi. Nonostante la pioggia la piazza ospitava il mercato, quindi impossibile coglierla per intero in tutta la sua bellezza! Andando avanti, troviamo poi Piazza San Martino con il bellissimo Duomo, nel cui interno si conservano sculture di Nicola Pisano e dipinti del Tintoretto, una Chiesa Madre di chiara impronta Romana.

Aggiriamo l’edificio andando alle sue spalle, l’insieme del complesso sacro si mostra a noi in tutta la sua maestosità di un bellissimo impianto con transetto e abside, le cui diversità di colori delle facciate ne esaltano le masse. La pioggia incalza parecchio e decidiamo di concludere qui la visita ci avviamo dunque verso l’uscita del centro storico e lo facciamo percorrendo le mura di cinta. Sulla loro sommità vi è un bel viale con una pista ciclabile.

Di nuovo in viaggio, lungo il tragitto di rientro passiamo per un attimo da Paris…voilà la Tour Eiffel! Ops ma non siamo in Italia? Chi l’ha costruita di sicuro amerà la Francia e la sua bellissima capitale, strana coincidenza vero? Non a caso è il giorno degli innamorati e Parigi per la ricorrenza è la città dell’amore!

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Arrivati in Hotel ci concediamo un riposino, ci aspetterà dopo la serata dell’amour in occasione del San Valentino! In camera abbiamo trovato un gentile omaggio, sul comodino un cuore rosso con dei bon bon di cioccolata, gradito e delizioso present d’auguri. Si fa ora di cena e si scende in sala, atmosfera a lume di candela in tutto il ristorante con sorpresa finale, a fine pasto un dolce davvero speciale e spettacolare campeggia al centro della sala, una mega torta del diametro di più di un metro a forma di cuore…wow! Cin cin Teresa a noi quattro a noi due e anche alla nostra bellissima amicizia.

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Ultimo giorno e anche di rientro. E’ domenica, la sfruttiamo ugualmente per un altra tappa che si trova di strada verso le nostre dimore, il cielo plumbeo e la pioggia ci accompagneranno anche oggi! Venti chilometri circa in mezz’ora di viaggio da Montecatini ed eccoci a Pistoia, anche questa è una cittadina di fondazione romana ma che sorge su un precedente insediamento etrusco. Un paio di giri alla ricerca di un posto auto e una volta trovato, ci avviamo a piedi verso il centro, intanto la pioggia incalza e i goccioloni vengono giù a scrosci.

Prima di addentrarci nel cuore di Pistoia, di strada troviamo la chiesa di San Paolo e vi entriamo, molto rispettosamente e in silenzio ammiriamo l’interno, era in corso la funzione domenicale per cui catturo solo una timida foto e ne usciamo. Ci avviamo per stradine lastricate cariche di vita secolare, Teresa da un occhiata alla guida turistica e ci legge qualche passaggio storico sulle origini di Pistoia, apprendiamo che è stata un importante centro medievale Ghibellino sostenitore dell’Impero.

 

Giungiamo in Piazza del Duomo, mamma mia sono circondata da un perimetro di edifici spettacolari: Basilica di San Zeno, Palazzo dei Vescovi, Battistero, Palazzo del Comune, un insieme interessantissimo di architetture quasi mi inebria! L’interno di San Zeno è un tripudio di Rinascimento e Barocco, lineare pulito ma di grande impatto, il Palazzo dei Vescovi che fu dimora fortificata del vescovo di Pistoia, mostra un gioco di trifore, bifore, archetti, un intero libro di storia dell’arte che mi emoziona nel diventare reale ai miei occhi e che mi riporta a ciò che ho studiato anni or sono.

Si slancia e si staglia nel cielo carico di pioggia la lanterna del Battistero, intitolato a San Giovanni in Corte o Ritondo, il cui nome deriva dall’antica chiesa di Santa Maria in Corte, chiesa Longobarda. Ha una pianta ottagonale e contribuì al progetto Nicola Pisano. E’ definita una delle massime espressioni del gotico toscano, perché riunisce elementi fiorentini, pisani e senesi. 

Dopo essermi riavuta da tanta magnificenza, ritorno alla realtà con la mente e decidiamo di entrare in visita al Palazzo Comunale. Una volta percorsi gli scaloni trecenteschi in pietra ci troviamo direttamente nella zona della Sala Consiliare, qui sembra davvero che il tempo si sia fermato, è rimasta fedele nell’impianto e negli arredi allo stile originario compresi scranni in legno per i consiglieri. L’edificio è affiancato anche dal Palazzo Pretorio che ha un bellissimo loggiato decorato a fresco ed arricchito dagli stemmi dei podestà che si sono susseguiti. Ahimè ricomincia a piovere e anche tanto, non possiamo far altro che lasciare la piazza, neanche gli ombrelli riescono a ripararci.

Dato il tempo davvero poco clemente con noi visto l’incalzare della pioggia, decidiamo che forse è meglio ritornare alla nostra autovettura per ripararci dalla incessante acqua che viene giù! Nel raggiungere il parcheggio ci concediamo una breve sosta per un caffè in una deliziosa galleria stile Liberty, ci accomodiamo ad un tavolo e apprezziamo il luogo accogliente al riparo dalla pioggia, che ci consente all’asciutto di gustare la nostra ambita bevanda nera.

Lasciamo così anche Pistoia, alla volta dei nostri Castelli Romani, sede di residenza. Bene, anche questo weekend è stato bellissimo, un San Valentino davvero da ricordare, aggiungo infine che come sempre non vi ho raccontato e descritto tutto quello che abbiamo visitato, per non togliervi il gusto della sorpresa se vi recherete in queste interessanti e storiche città.

Assieme a mio marito Enzo, voglio ringraziare Maria Teresa e Carmelo nostri sinceri amici da tredici anni, nonché stupendi compagni di viaggio e d’avventura, siamo stati veramente bene assieme ma non avevo alcun dubbio…dobbiamo replicare! 😀

Ciao e al prossimo tour!

Stay tuned! 😉

DIRMA NERA

 

 

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