UN REGALO DI COMPLEANNO DAVVERO SPECIALE! – 22 Maggio 2014 – Il compimento del mio cinquantacinquesimo anno a Londra, grazie Enzo non potevi farmi regalo più bello…love! Volo semi tranquillo, solo qualche turbolenza tra le nuvole e si atterra a Stansted Airport, nel distretto dell’Uttlesford appartenente alla contea inglese dell’Essex. Prendiamo il Bus Terravision precedentemente prenotato online e via diretti in Liverpool Street. Siamo a Londra wow ancora non ci credo e anche sotto un cielo con un sole stupendo, lasciamo la famosa via e ci avviamo verso il nostro appartamento per prenderne possesso e lasciare il trolley.
Visionata la nostra deliziosa dimora, un appartamentino su due livelli in stile tipico inglese situato in una zona non molto distante dal centro di Londra e ben servita dai mezzi, lo troviamo perfetto e fedele alle foto che vidi in fase di prenotazione, dunque ottima scelta e da consigliare. Ci diamo una sistemata veloce e si riesce alla scoperta di questa capitale, prima di iniziare il tour compriamo in un market l’occorrente per uno spuntino fugace, che consumeremo seduti piacevolmente sull’erba di un parco adiacente.
Kevin mio figlio, come sempre sarà la nostra perfetta guida quindi lo seguiamo e si inizia con il prendere la prima underground verso il centro. Iniziamo con il percorrere Regent Street nel West End di Londra, che è una delle strade più importanti per lo shopping, è ricca di negozi con griffe rinomate e dall’allestimento di vetrine davvero originali, dunque molto nota ai turisti e ovviamente ai londinesi.
Proseguiamo la passeggiata e arriviamo a Soho, il quartiere più trendy di Londra si trova in Piccadilly Circus famosa per la mondanità notturna. Qui cogliamo visivamente e catturiamo con l’obiettivo una simpatica performance di uno scozzese e lungo il cammino nell’andare avanti in zona, ecco finalmente vedo la prima Red Telephone Box, uno dei simboli più conosciuti e identificativi di Londra.
Giunti in prossimità del The Mall, ci concediamo una pausa riposo nella vicina Waterloo Place, nonostante il viaggio ci siamo messi subito in tour e un po’ di stanchezza inizia a farsi sentire. Questa piazza si trova all’incrocio tra Regent Street e Pall Mall, ed è famosa per il War Memorial di Crimea, simboleggia appunto la vittoria degli Alleati nell’omonima guerra.
Riprese le forze proseguiamo l’esplorazione e arriviamo nell’ampio viale che unisce da ovest a est Trafalgar Square a Buckingham Palace. Questa enorme via è stata creata come strada cerimoniale dei reali, la corona su una stele ne simboleggia gli eventi, pensate più di un milione di persone si affollano lungo il viale per salutare i reali al loro passaggio in occasione delle parate ufficiali!
Dunque di seguito pit stop in Trafalgar Square. Con la sua statua del famoso Ammiraglio in cima alla colonna è davvero immensa, al centro mi sento davvero piccola piccola, naso all’insù nel cielo azzurro di Londra, ruoto su me stessa nell’ammirazione, davvero estasiata! La piazza è dedicata al ricordo della Battaglia di Trafalgar, in cui la Royal Navy di Horatio Nelson sconfisse le flotte di Francia e Spagna, durante le guerre napoleoniche. Il gallo blu dell’artista tedesca Katharina Fritsch campeggia fra le antiche statue, ma rimarrà solo per diciotto mesi li. Curiosità: l’opera contemporanea ha scatenato “l’ira” dei Londinesi che non hanno apprezzato la cosa, visto che il gallo è il simbolo francese ed è stato posizionato proprio di fronte la statua di Nelson, come a “dispetto”!
Lasciamo Trafalgar Square per un nuovo sito da scoprire. Mentre percorriamo nuove vie in una di queste attira la nostra attenzione un gruppo di persone elegantissime, erano gli invitati di uno sfarzoso matrimonio indiano che stazionavano davanti al lussuoso hotel, credetemi una sposa stupenda in un abito meraviglioso. Ma se pochi metri prima si celebrava la gioa, pochi metri dopo ecco un contrasto come a dispetto 😀 aiuto…parcheggiato c’è il Necrobus, un mezzo grottesco scelto sovente dagli appassionati dell’horror per una cena al lume di candela con fanstasmi, scheletri e simili.
Arrivati sull’Hungerford Bridge, ammiro l’imponente London Eye assieme al mio Gran Capo Augh (mio marito come lo definisco per eccellenza). Curiosità: la ruota fu costruita nel 1999 per celebrare l’inizio del nuovo millennio, impiega 30 minuti a compiere il giro completo. Lasciamo il ponte e andiamo a prendere la metro per visitare altre zone di Londra. Una volta arrivati ops…ma dai, la Suposta de Barcelona si è spostata a Londra? Ahaha no tranquilli, vi spiego, gli spagnoli chiamano così un edificio simile presente nella città catalana. 😉 Ma qui è il St Mary Axe, conosciuto comunque allo stesso modo con uno pseudonimo, The Gherkin, il cetriolo! 😀 Con molta ilarità, deduco che ogni mondo è paese visto che anche a Londra, lo hanno soprannominato comicamente. Di fatto “il cetriolo” è la sede di un gruppo assicurativo, la Swiss Re.
Si rientra alla base perché ahinoi, inizia a piovere! Consentitemi una parentesi, devo fare un elogio grande a Kevin, perdonate se appaio di parte come mamma, ma credetemi senza volere esagerare, ha una capacità unica di orientamento nel districarsi fra tutte le linee dell’underground e le vie della città, in maniera così abile e precisa tanto da non sbagliare mai. Per rientrare al nostro appartamento prendiamo la metropolitana e a seguire anche il double red decker bus proprio quello più antico, un altro simbolo per eccellenza di Londra, come potete vedere nell’immagine è affiancato da un altro di versione moderna.
Secondo giorno a Londra. La pioggerella della sera precedente è continuata ma noi siamo tenaci e proseguiamo il nostro tour. La meta odierna è il Natural History Museum. E’ uno dei tre grandi musei situati a Kensingtonal, al suo interno ci sono circa 70 milioni di reperti, organizzati in cinque collezioni principali: botanica, entomologia, mineralogia, paleontologia e zoologia. Come tutti gli edifici storici di Londra, anche questo è un imponente e bellissimo esempio di neogotico. Mah…siamo all’American Museum of Natural History di New York ? O quello in quello di Londra? Credetemi una volta entrata, mi è sembrato di rivivere il film ” Una notte al museo”, l’atrio d’ingresso era uguale!
L’uomo di Neandertal campeggia in una enorme gigantografia nella grande hall. Girovago nelle sale quasi smarrita, di musei ne ho visti tanti, ma questo è qualcosa di megagalattico. All’interno le specie di Dinosauri, Tirannosauri, Triceratopi ecc. abbondano, aiuto…l’essere alle mie spalle muove minacciosamente la sua coda con il pungiglione! 😀
Ci addentriamo poi nelle viscere della terra vi assicuro uno spettacolo unico, la scala mobile che introduce al cuore del nostro globo, è di un rosso fuoco davvero suggestivo. Cambiamo sala e ci imbattiamo in una simulazione di un terremoto catastrofico, giuro che quando improvvisamente il pavimento ha cominciato a muoversi sotto i miei piedi, mi è preso quasi un infarto, paura e pelle d’oca! Then we take a lift, si va su, come siamo alti…vertigini, no decisamente meglio giù lascio gli altri e ed esco in un cortile del Museo, ne approfitto e fumo una sigaretta. Dopo non so quante ore all’interno del museo si va via sotto la costante fitta pioggerella tipica Londinese.
La meta seguente sarà il Parlamento. Camminiamo intervallando soste, per ripararci sotto ai cornicioni degli edifici o nell’ingresso di qualche portone, in questo caso quella di un famoso palazzo, di fronte Hyde Park, di cui mi sfugge il nome, sorry! Lungo il tragitto catturiamo momenti di un cambio di guardia, sono quelle dell’Horse Guards Parade. Esattamente gli uomini in divisa e a cavallo, che seguono i cortei nuziali dei reali. Arriviamo abbastanza bagnati sotto il famoso Big Ben o Torre dell’orologio, si trova ad angolo del Palazzo di Westminster, sempre Neogotica è alta 96,3 metri. C’è una teoria sul nome di questa torre: molti affermano che derivi da Sir Benjamin Hall, ma ufficialmente è il nome della campana, una delle cinque la Great Bell.
Il complesso che mi appare nell’insieme, mi lascia diversi minuti rapita! La pioggia si infittisce e decidiamo di ripararci sotto i portici, ma soltanto una manciata di minuti e siamo di nuovo in cammino. Esploriamo il perimetro del sito e proseguiamo walking in the rain. Hello who’s talking? Provate ad indovinare! Ho beccato un l’irlandese che indossava l’originale kilt. Ci lasciamo alle spalle il Parlamento e continuando nella medesima via, giungiamo alla Cattedrale di Londra, il più importante luogo di culto anglicano, Westminster Abbey, patrimonio DELL’UNESCO.
E’ di una architettura neogotica suprema e qui con il pensiero vado a Lady Diana e mi soffermo ad ammirare la bellissima abbazia in cui si sono svolte le sue nozze. Ore diciannove circa, si rientra, per oggi stop, we take again the famous Tube e finalmente ci sediamo dopo aver macinato molti km a piedi! Siamo in giro dalle nove di stamane, usciti dalla stazione metro attendiamo il nostro Red Bus e sempre sotto la pioggia si fa rientro al nostro appartamento.
Terzo giorno di un meraviglioso weekend a Londra! Destinazione odierna il British Museum. E’ uno dei più grandi ed importanti Musei della storia del mondo, al suo interno ci sono circa otto milioni di oggetti che testimoniano la cultura materiale dell’umanità dalle origini ad oggi. La cosa che mi sorprende sempre all’estero, è che l’ingresso ai Musei di importanza rilevante, è spesso libero ai visitatori vale a dire gratuito, mentre in Italia mi è accaduto di dover pagare un biglietto per visitare una chiesa che fra l’altro è un luogo di preghiera…bhà!
Entriamo e decidiamo di seguire un percorso sulla piantina che ci viene fornita, iniziamo dalla famosa Stele di Rosetta, una lastra in granodiorite del peso di circa 760 kg e che rappresenta il testo di un decreto tolemaico scritto in geroglifico, demotico e greco. In questo Museo e sopratutto nella sezione Egizia, i miei figli hanno asserito di sentirsi in Paradiso! Son dei grandi appassionati di questa cultura, in effetti escludendo il Museo Del Cairo, il British ospita la più grande collezione dell’ Antico Egitto, reperti presenti fin dal periodo Neolitico, dal 10.000 a. c.
Un Tempio Greco, riprodotto in scala metrica semi reale, introduce alla sala che contiene testimonianze Greche e Romane, con anche i resti del Mausoleo di Alicarnasso e Tempio di Artemide ad Efeso, due delle sette meraviglie del mondo antico, oltre ai fregi del Partenone di Atene. Potrei stare qui a scrivervi per decine di righe, ma descrivere tutto quello che ho avuto la fortuna di vedere al suo interno sarebbe davvero un tediarvi, oltre le descrizioni precedenti, mi limito semplicemente a mettervi qualche immagine a testimonianza delle grandiosità custodite.
Dopo più di quattro ore all’interno del Museo, ci rimettiamo in marcia verso una nuova destinazione. Sempre sotto la pioggia, ma ormai non ci facciamo caso, prendiamo la Tube e dopo aver attraversato un ampio parco, arriviamo all’Arco di Wellington. La realizzazione fu commissionata per celebrare le vittorie durante le guerre napoleoniche, dopo un paio di scatti fotografici decidiamo di fare una pausa caffè. Ci fermiamo in uno dei locali Pret a Manger, è una catena di fast food britannica dai costi molto contenuti e con prodotti di qualità. Ne usciamo dopo esserci rifocillati con caffè e cookies e sempre sotto una fitta pioggerella si prosegue.
Percorrendo la parte pedonale del grande viale The Mall, la borchia in terra che scorgo commemorativa della dolce Diana, mi lascia un velo di tristezza. A fine viale ecco l’imponente Buckingham Palace, in tutta la sua maestosità nonostante il grigiore della giornata. In prossimità di questa importante dimora, vediamo anche la polizia a cavallo al cambio di guardia e notiamo il semaforo a loro dedicato, i londinesi non tralasciano proprio nulla al caso, tutto perfettamente organizzato!
Non posso fare a meno di fotografare le tipiche guardie nelle loro garitte. Con la bella uniforme rossa e il Bearskin in testa, il famoso cappellone alto e di colore nero, li immobili da lontano sembrano dei pupazzetti colorati! Una folla di gente staziona sempre davanti la residenza nella speranza di vedere qualche reale, ma l’unica cosa si scorge attraverso le tende, sono le luci accese nelle stanze. Lasciamo la reale dimora e andiamo verso una nuova meta passando davanti al monumento con la grande statua della Regina Vittoria. Imbocchiamo di nuovo il The Mall rigorosamente adorno di bandiere britanniche e apriamo anche gli ombrelli, la pioggia ricomincia a venir giù incessante, ma era prevedibile, un altra tipicità di Londra è proprio questa!
Per raggiungere la nostra prossima meta, attraversiamo il S. Jame’s Park che costeggia il The Mall Park. La mia speranza è di riuscire a vedere i simpaticissimi scoiattoli, che stazionano in quasi tutti i parchi di Londra. Non faccio in tempo a maturare tal pensiero che…wow, eccone uno! Che spettacolo son fiduciosi di noi umani, da amante degli animali provo una felicità unica nell’avvicinarli, e se mi consentite di vantarmi solo per una volta, ritengo di aver scattato ad uno di essi una foto magistrale, sorry per la presunzione!
Lasciato il parco, ci tuffiamo di nuovo nel centro città, vie nuove fra cui una The Strand street con l’Adelphi Theatre e altri. Ogni tanto svesto i panni della viaggiatrice seria e mi diverto con scatti buffi, ops, la scala mi attira ma ho paura, medito d’imbucarmi dentro al riparo e al caldo, perdonate sono una mattacchiona, ma nei foto reportage dei miei viaggi inserisco anche foto pazze per stornare la linea piatta del racconto! 😀
The Strand Street con il suo quartiere a pochi passi da Coven Garden e dalla City ha un susseguirsi di teatri come vi anticipavo prima, tanto che sembra quasi di stare ad Hollywood, inoltre vi sono bei palazzi ereditati dall’aristocratico, diverse prestigiose gallerie d’arte e grandi Hotel di lusso, ma la cosa che mi ha colpito parecchio è stato un intenso traffico che regna nella via, tuttavia non possiamo non ammettere che il fascino dello Strand è anche questo!
Proseguiamo verso Covent Garden, un distretto di Londra dove un tempo sorgeva l’orto di un convento e da cui ha preso il nome. In seguito divenne un luogo di mercato e nel contemporaneo è un sito di ristoranti, musei, negozi e bancarelle d’artigianato. Anche questo luogo è una delle principali attrazioni turistiche della capitale britannica, animato da vari artisti da strada che rapiscono la nostra attenzione. E’ il cuore del West End londinese, racchiuso tra High Holborn a nord, Kingsway a est, lo Strand a sud e Charing Cross Road a ovest. Covent Garden è anche famoso per il suo teatro, il The Royal Opera House. Curiosità: Il progetto originario prevedeva un sistema di arcate d’ispirazione palladiana che doveva imitare in parte la Piazza Grande di Livorno, idea dell’architetto suo fautore Inigo Jones.
Ci attende l’ultima tappa del nostro soggiorno londinese. Per raggiungere l’area percorriamo vie dense di skyscraper tanto da pensare di non essere a Londra ma a New York!
Arrivati a destinazione ecco il famoso Tower Bridge. Che spettacolo la visione dello skyline che si affaccia sul Tamigi, reso quasi surreale dalle condizioni meteo, il moderno dei grattacieli si mescola all’antico del bellissimo ponte, una testimonianza tra passato e presente. Questo ponte mobile di Londra deve Il suo nome al collegamento del distretto di Southwark alla Torre di Londra, un’antica costruzione in cui venivano rinchiusi e giustiziati i prigionieri. Curiosità: grazie a moderne tecnologie riesce ad aprirsi in soli 90 secondi, lo fa per lasciar passare le navi. Assieme al Big Ben, Trafalgar Square e il London Eye, è un’altro dei principali simboli di Londra. E’ lungo circa 244 m. ed è ancora oggi una delle arterie principali della capitale londinese, ogni giorno viene è attraversato da circa 40.000 persone!
Per preservare l’integrità di tutta la struttura, le auto non possono violare il limite dei 32 km orari. Ormai è ora, ci avviamo ad assistere.ad uno exploit finale, davvero speciale! Con occhio sempre al Tamigi e le arcate del ponte, andiamo a cercare una postazione idonea. Ci siamo amici! Aguzzate la vista…..il ponte si apre…..et voilà, una nave da crociera sbuca all’orizzonte! Ecco a voi la Seabourn Legend! Prima di partire nel pianificare la visita della città di Londra, mi sono imbattuta per caso nelle notizie riguardanti gli orari innalzamento campate, così ho scoperto che l’arrivo di una nave da crociera avrebbe coinciso con uno dei giorni della mia permanenza in città. Ebbene si, anche qui l’elemento mio amato Crociera era presente! 😉
Con oggi purtroppo il mio soggiorno in questa splendida e interessantissima Londra si conclude. Ritorniamo al nostro appartamento per recuperare gli zaini e poi si va in aeroporto. Ciao Londra, anzi arrivederci! E mentre attendiamo il nostro Bus Terravision che ci porterà a Stansted, faccio la riflessione che di tutti i miei viaggi questo è stato davvero il più bello, un regalo unico per i miei 55 anni, mi porto a casa un altro bagaglio di etnia, cultura e allegria.
Un grazie carico d’amore a mio marito fautore del più bel regalo della mia vita, ha realizzato un sogno che avevo nel cassetto fin dai tempi in cui frequentavo l’International School, ossia quando ero diciottenne. Ai miei figli Infine ma non per ultimi, un altro grazie e uno in particolare a Kevin per il suo essere cicerone dei nostri tour in terra straniera. Ci ha sempre condotti con precisione e ha saputo sempre scegliere interessanti e originali luoghi e mete da vedere.
Decollati! Ciao e alla prossima meta…stay tuned! 😉
One Response
Daniela
Come al solito ti ho letta con piacere! E mi sono immersa nel racconto!