Ischia Preziosa! Fulgente isola dell’arcipelago partenopeo.

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UN BELLISSIMO COMPLEANNO, TRASCORSO NEL MAGICO SCENARIO DI ISCHIA E DINTORNI! – Maggio 2013 – Eccomi a raccontarvi un altro compleanno speciale, questa volta lo trascorrerò nella bella Ischia, località molto rinomata per il turismo, nello splendido golfo di Napoli. per raggiungere quest’isola ci imbarcheremo con la nostra auto, sulla Medmar da Pozzuoli. Nell’attesa che sia ora facciamo un giro in questa deliziosa località marina, un tempo stupendo ed un sole caldo ci accompagna, come d’altronde in ogni mio viaggio.

Situata a pochi chilometri da Napoli,  Pozzuoli si trova in un’area vulcanica, i Campi Flegrei o campi ardenti. In questo borgo marinaro, sono rimasti numerosi siti risalenti all’epoca romana, durante la quale, era un importante porto, tra cui il Macellum o Tempio di Serapide, che per molti anni fu sommerso dall’acqua, qui troviamo inoltre l’Anfiteatro Flavio e la Cattedrale di Rione Terrapiccola. Purtroppo il tempo per visitarli non era sufficiente e quindi ci siamo limitati a gironzolare nei pressi dell’imbarco, come sempre mi son persa nei negozietti di souvenir! Si fa ora e torniamo al molo, catturo con l’obiettivo, l’ansa con le barche dei pescatori, è davvero deliziosa! Ci siamo…pronti all’imbarco, entriamo con l’auto nella pancia del traghetto e staccati gli ormeggi la motonave si avvia. La costa che ammiro durante la navigazione è molto bella, con lussureggianti promontori, ci inseguiranno nel cielo blu per tutto il tragitto fino ad Ischia, i bellissimi gabbiani, li adoro, il loro planare mi affascina, questa specie di uccello è il miglior velista che esista al mondo!

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La Medmar toccherà prima di arrivare a Ischia un altro piccolo porto, quello di Procida. Davanti ai miei occhi, si presenta uno skyline di casette davvero caratteristiche e variopinte, con un mare limpido e cristallino e scorci paesaggistici dal fascino unico. Località poco distante dai porti di Napoli e Pozzuoli e vicinissima alle isole di Capri ed Ischia. è straordinariamente scolpita dalla forza della natura, che qui ha espresso il meglio di sé. E’ stata scelta da grandi registi come sfondo ideale per capolavori cinematografici ed è collegata da un sottile ponte alla vicina isola disabitata di Vivara, che è un vero e proprio giardino botanico.

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Dopo una meravigliosa traversata in traghetto, che ci ha regalato scenari unici e affacciati sul mare, arriviamo all’isola e precisamente a Ischia Porto. E’ la maggiore, rispetto a Capri, Procida e l’isolotto di Vivara, ed è nell’estremità settentrionale del golfo di Napoli, a poca distanza dalle altre isole e a sua volta, è divisa in sei comuni: Ischia, Casamicciola Terme, Lacco Ameno, Forio d’Ischia, Serrara Fontana e Barano d’Ischia. Il nostro albergo, Hotel Residence la Rosa, è posto in zona collinare, è in località Forio, unico comune che conserva ancora intatto il suo centro storico, ricco di vicoletti, chiese, torri di avvistamento e monumenti. Curiosità: il nome Forio deriva da Fiorio, dal significato di fioritura, perché si narra che i primi coloni trovarono il paese fiorito e da quella visione, lo battezzarono così, infatti il suo stemma rappresentativo è proprio, un fiore in un campo azzurro. Non posso esimermi dal farmi fare una foto, con lo splendido panorama che si gode dalla terrazza dell’Hotel!

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Depositiamo i bagagli, una rinfrescata e poi via giù alla scoperta di Forio! Per andare in paese usufruiamo della navetta dell’albergo, un Vanette vecchio modello con tanto di autista, ma dall’aspetto abbastanza trasandato oltre che matto perdonatemi il giudizio, aiutoooo, ha percorso quelle vie acciottolate e strette ad una velocità assurda, mollandosi giù per la ripida discesa, credetemi avrei avuto necessità di più mani per tenermi…paura! Una volta in centro paese, ci addentriamo nelle vie con i suoi palazzi nobiliari, che suscitano davvero un fascino particolare, pensate Forio si può definire addirittura un centro culturale, testimonianza ne è la frequentazione negli anni ’50, di celebri vip dello spettacolo come: Liz Taylor, Richard Burton, Luchino Visconti, Eduardo De Filippo, Pierpaolo Pasolini e molti altri. Mi perdo come sempre, anche nei negozietti e fotografo questa mattonella decorativa da appendere al muro, direi che l’aforisma è molto significativo e lo condivido! Dopo un paio d’ore a zonzo, la stanchezza del viaggio comincia  a farsi sentire, decidiamo di rientrare in albergo, un po di relax nelle sue piscine da balneoterapia, cena e poi a dormire.

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Secondo giorno di permanenza, decidiamo di andare in spiaggia, il litorale di Forio, con le sue continue rientranze e sporgenze, ha bellissime lunghe spiagge, ma anche calette deliziose, una volta scesi giù notiamo che è tutto transennato! Giro d’Italia in atto, proprio così amici, una tappa era a Ischia e passava appunto da Forio, il mio Gran Capo Augh è un appassionato di questo sport, per cui si inchioda in un posticino del lungo mare e attende l’arrivo! Radio 101 trasmette la diretta e io che faccio? Non mi annoio mica, chiacchiero con lo speaker che poi sarebbe uno dei DJ di R101, perdonate non ricordo il nome, mi farà anche una mini intervista e immortaliamo il momento, non mi perdo certo d’animo! Finito il giro andremo in spiaggia per goderci il sole e verso le diciotto, un giretto nel paesino caratteristico, per poi far rientro in albergo. Ci rechiamo quindi alla fermata pattuita della navetta folle che ci riporterà su e attendiamo quel trabiccolo con l’autista matto, nel mentre, prima fotografo la signora molto compiaciuta, con il suo mezzo di trasporto economico e forse più sicuro del mio, un Ape Piaggio e poi prego tra me e me, di arrivare su in cima sana e salva, una volta montata sul Vanette! Ok..arriveremo vivi in albergo, un tuffo nella piscina termale dell’Hotel, la cena e poi ad ascoltare musica nella sala comune, concluderemo così la nostra giornata.

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Terzo giorno di permanenza sull’isola, ma io lascerò i miei a Forio e farò una capatina a Napoli…indovinate perchè? Beh…avevo la MSC Preziosa a un tiro di voce, una delle Ammiraglie di MSC Crociere, non potevo non salirci è stato più forte di me! Traghetto Medmar e in pochissimo tempo sono nella bella città campana, sbarco e vado al molo Angioino con molta adrenalina in corpo, cosa che mi accompagna ogni qualvolta salgo a bordo, delle mie amate navi. Saluti con gli amici on board, baci e abbracci! Trascorrerò un bel po’ di tempo a zonzo nei suoi lussuosi ambienti, chiacchierando ora con un ufficiale, ora con qualche membro dello staff d’animazione e anche un saluto al Comandante, compreso pranzo in Yacht, è sempre un vero piacere, persone stupende! A fine giornata on board, anche una sbirciatina alle suite e ahimè il tempo è volato, a malincuore lascio la nave e vado a riprendere il traghetto che mi riporterà a Ischia.

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Certo che scendere dalla Preziosa e salire su quella moto nave, è stato un salto di qualità non indifferente! Quando arrivo in Hotel son già le diciotto, con il consueto tuffetto relax nelle piscine dell’Hotel, una al chiuso e due all’aperto, dotate di acqua calda termale proveniente dal sottosuolo, mi lascio massaggiare dalle docce cervicali oltre galleggiare nel liquido tiepido, in grado di rilasciare beneficio ad articolazioni, al tono muscolare e molte altre patologie qualora le avessimo, una balnoterapia efficace e che gradisco molto, l’acqua è sempre stato l’elemento naturale da me preferito! Quindi si prosegue con la cena e poi rilassata ma anche stanca, vado a ninna, la giornata è stata intensa per me!

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Quarto giorno su quest’isola, nuova meta nuovo tour la faremo con la nostra auto. andremo a Ischia Ponte! Palazzi del Settecento, colorate casette dei pescatori nelle viuzze e un Castello in mezzo al mare, è lo spettacolo che si presenta ai miei occhi, siamo in  un  borgo di pescatori, cresciuto ai piedi del maniero medioevale. Appena arrivati e dopo aver trovato parcheggio, abbiamo subito davanti a noi il porticciolo, che è davvero una bomboniera, ruoto su me stessa per ammirare il circondario, è un atmosfera unica, da innamorarsene subito, una fusione di storia e natura! Dopo essere stata ammaliata da questo paesino sul mare, ci avviamo per la visita al Castello Aragonese d’Ischia, che è aperto tutto l’anno e tutti i giorni della settimana, dalle 9.00 fino al tramonto.

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E’ spettacolare e maestosa questa fortificazione, caratterizzata dal suo arroccarsi sull’isolotto, a sua volta collegato alla terra, da una lingua di ponte, ricavato direttamente sul mare. Accediamo all’antica costruzione, tramite un traforo scavato nella roccia, davvero suggestivo vi assicuro e percorrendo una vera e propria mulattiera tutta in salita, si arriva fino in cima alla rocca, ma io mi servirò dell’ascensore, la cui struttura è anche ricavata nella roccia e che raggiunge i 60 metri sul livello del mare. Claustrofobicamente parlando, mi fa un po paura, ma non me la sento di fare la scalata a piedi, per cui mi faccio coraggio ed entro nell’elevatore! Giunti al punto più alto, ammiriamo subito un panorama mozzafiato, le foto di rito sono un obbligo e diamo inizio all’esplorazione dei suoi ambiti. La prima fermata è presso una chiesa sconsacrata che ospita al’interno, un laboratorio di restauro opere d’arte. Durante tutta la visita, all’esterno i nostri amici gabbiani ci osservano tranquilli, per nulla impauriti, rimangono fermi sui muretti a godersi il sole…una gabbianella che cova le sue uova, attira la mia attenzione.

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Il castello ha una forma quadrangolare, è cinto da mura con quattro torri ai lati, in origine il collegamento dell’isolotto alla terra ferma, avveniva tramite un ponte di legno, sostituito appunto da quello attuale in pietra. Al suo interno abbiamo visitato gli alloggi reali e quelli riservati ai cortigiani, ma vi erano anche quelli della truppa e dei servitori, oltre ad una casamatta ai piedi del castello, che serviva agli addetti della guarnigione per le manovre dell’originario ponte levatoio. Per visitare questo maniero potete scegliere due percorsi: quello di levante, che comprende la parte meridionale dell’isolotto, con la chiesetta di San Pietro a Pantaniello, il sentiero del sole e le prigioni borboniche. la chiesa di Santa Maria delle Grazie e la chiesa della Madonna della Libera. Mentre il secondo percorso quello di ponente, comprende: la Chiesa dell’ Immacolata e il suo Convento delle Clarisse, quest’ultimo itinerario, vi fa addentrare in un luogo unico ed impressionante, che rappresenta il lato misterioso di questo imponente maniero, ossia il Cimitero di queste monache, ma non vi anticipo cosa vedrete, lo scoprirete voi, a me ha fatto davvero impressione!

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Ma oltre il misterioso cimitero delle monache, all’interno del castello c’è un altro luogo terribile davvero, il Museo delle armi da tortura! Fu voluto da Alfonso d’Aragona nel 1441 e vi assicuro è un posto assolutamente da brivido ed è in una una piccola sala del castello. ho scoperto in quell’area, davvero aggeggi inauditi, tanto da non credere che li avessero usati su persone! Il busto chiodato, il palo della morte, lo spezzacranio, le cinture di castità per l’uomo e per la donna, tutti strumenti corredati da tanto di raffigurazione del come si usava, ne rimango scioccata credetemi! Anche una raccolta di armi medievali e del XIX è in esposizione nella stessa sala: alabarde, spade, pugnali, alcune scuri, una palla chiodata, un’armatura, una catapulta, fucili e pistole…un arsenale da paura. Nella sala degli attrezzi di tortura vi è esposta per finire una ghigliottina con tanto di manichino per rendere l’idea. ne sono uscita turbata, pensando a quei poveri malcapitati in quei secoli, che venivano sottoposti a simili brutalità, conoscevo storicamente attraverso i libri queste pratiche medievali inumane, ma vedere dal vivo cosa erano e come potevano agire su un corpo umano, è stato scioccante!

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La visita al Castello è terminata, ne esco con non poco animo scosso, tutto sommato forse era meglio eludere la visita al Museo delle Torture! Per fortuna c’è un bel sole fuori e la voce del mio mare amato mi rapisce e mi distoglie da quelle brutte immagini. Sono le 14.00, visitiamo il borgo marinaro, ci concediamo una pausa pranzo, con le specialità tipiche del luogo e poi recuperiamo la macchina per una altra meta della giornata, andremo a  Sant’Angelo d’Ischia, un altro antico borgo di pescatori, situato ai piedi del comune di Serrara Fontana. Curiosità di notevole rilievo: a Sant’Angelo, negli anni 50, ci fu una storia a tinte forti tra esilio, passione e contemplazione della natura. un grandissimo della penna Pablo Neruda con la sua amata Matilde. vissero proprio lì, giorni felici tra mare e sole.

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Di nuovo in macchina quindi, alla scoperta di un altro angolo di paradiso di questa isola bellissima, lunogo la strada, ci fermiamo un attimo, per uno scatto ricordo, con la cornice di questo mare meraviglioso e via, dopo pochi km, si arriva in questo paesino che viene definito la piccola “Capri”! Sant’Angelo è proprio un gigantesco scoglio, collegato al resto dell’isola con un sottilissimo istmo di terra e si estende sul mare, con una lunga e stretta striscia di sabbia scura, per via della natura vulcanica del territorio, infatti nei suoi dintorni abbondano le acque termali come ad esempio le famose Terme di Cavascura. Esploriamo il caseggiato tutto bianco, pulitissimo e ordinato e dopo avere fatto un bel pezzo in salita, arrivata in loco, mi fermo per riprendere fiato e cosa scorgo all’orizzonte, da un bel vedere? Guardate la foto e indovinate voi! Va beh dai la mia passione per le navi da crociera mi premia sempre, eccola li sullo skyline dell’orizzonte, MSC Opera…che tempismo fra il suo passaggio e il mio arrivo, sarà un caso? Giudicate voi!!

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Il cuore del paese è la rinomata Piazzetta di Sant’Angelo, si affaccia sul mare e sulla banchina del porticciolo, ci siamo fermati e seduti in un bar per sorseggiare un caffè, la vista del panorama è stupenda, ma mi lascio distrarre anche dai tanti negozietti, dalle lussuose boutique, dai ristoranti, che incorniciano circondando questa piazzetta, un atmosfera, davvero da piccola Capri, anche…ahimè…per via dei prezzi carissimi! Lungo la spiaggia che porta alla Marina dei Maronti vi sono le famose Fumarole. lasciamo il bar e proseguiamo alla volta della scoperta di questi famosi vapori. Durante il tragitto già cartelli e sfiati ci anticipano il fenomeno, che proviene da faglie vulcaniche, non a caso dalle viscere della terra, sputano i loro vapori bollenti in superficie. Praticamente è vapore acqueo unito ad altre sostanze gassose, che dal sottosuolo, sfoga la sua pressione all’esterno, ecco come sulla spiaggia da immagine sotto, accade proprio questo, come si può vedere in foto, infatti il vapore sale fino ad incontrare la sabbia per poi fuoriuscire a getto!

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Che sensazione pazzesca vi giuro wow…i granelli sotto i miei piedi sono davvero bollenti aiuto! Pensate un signore del luogo ci ha raccontato che la temperatura può arrivare fino anche a 100 gradi e bisogna fare molta attenzione a non ustionarsi i piedi, che meraviglia della natura. infatti rilevo mentre mi avvicino e tocco la sabbia, appunto che i granelli sotto le mie estremità, sono davvero bollenti, aiuto! Quindi sappiate che è bene andarci muniti di calzature e sopratutto non di gomma, ovvio il perché, ma una curiosità interessante è che molti si portano da casa, le uova o addirittura il pollo al cartoccio, scavano una buca e ve li collocano dentro per cucinarli, ma non solo, di notte in prossimità delle Fumarole le spiagge son piene di turisti, che fanno il bagno e poi cucinano la cena in spiaggia, fino anche a dormire sulla calda sabbia per poi svegliarsi all’alba in questo fantastico scenario!

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Quinto e ultimo giorno in questa meravigliosa isola! Per finire in bellezza, merita la visita l’affascinante Baia di Sorgeto, in località Panza di Forio, pensate ha una sorgente termale direttamente a mare. Lasciamo L’Hotel dopo aver espletato il checkout e via verso la baia da scoprire. Sorgeto è una bellissima insenatura nella parte sud dell’isola, ed è raggiungibile sia da terra in auto, al termine di una strada di circa un Km, che da mare, con il servizio taxiboat da Sant’Angelo. Questa seconda opzione sicuramente avrebbe fatto meglio al caso mio, perchè una volta parcheggiata la nostra auto, con mio stupore mi sono accorta, che mi aspettavano “soltanto” 250 scalini…aiuto..non è tanto la discesa che mi preoccupa, ma la risalita poi! Ok ormai sono in ballo e ballo! Andiamo giù, una volta arrivati, il lido sulla spiaggia di sassi è carinissimo, scorgo anche il famoso taxi marino, che con sei euro a persona ci avrebbe portati e ripresi, va beh sorvolo…meglio, senza pensare alla risalita dei 250 gradini!

Mi fermo a contemplare, il mio stupore è a mille! Una meraviglia, un vero e proprio parco termale all’aperto e per giunta gratuito, in questa insenatura comprensiva di lido con ombrelloni sdraio e ristorantino, per niente esoso. La zona immersione terapica, è composta da vasche di pietra dove affiora e si mescola a quella marina, l’acqua termale che sgorga dal sottosuolo ad una temperatura di ben 90°C, vi giuro che nell’immergermi, urli Fantozziani, sono usciti dalle mie corde vocali, suscitando l’ilarità dei presenti, all’arrivo dei fiotti caldissimi sulla pelle, tanto che in alcuni momenti ho pensato davvero di ustionarmi! Per fortuna spostandomi, c’erano dei punti meno bollenti, per via delle correnti marine fredde che miscelavano, comunque sempre un luogo ideale per me, che amo il caldo e ideale sopratutto per godere della balneoterapia. Pensate le persone del luogo, ma anche i turisti ci vanno anche nelle stagioni fredde, in inverno ci si può tranquillamente immergere per via dell’acqua caldissima, vi avviso infine, di fare molta attenzione a non camminare a piedi nudi sugli scogli, vicino alle vasche termali. alcuni infatti dopo essermi seduta…e non vi scrivo cosa ho urlato per decenza, ho constatato che erano quasi incandescenti!

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Ma oltre all’acqua salubre, per chi è amante delle maschere di bellezza, qui se prendete un sassolino nelle polle di acqua calda vicino agli scogli e vi strofinate, produrrà un fango argilloso, ottimo per la pulizia naturale del viso. A tal proposito un personaggio appartenente al lido è il Pirata dei fanghi, per 5€ vi spalma con l’ausilio di un pennello, il décolleté e il viso, con una poltiglia di argilla all’Aloe, da lui definita “miracolosa” per la pelle, mi sottopongo alla pratica e divento in 5 minuti l’incredibile Hulk…mamma quanto son brutta tutta verde! Lascio asciugare lo strato di argilla sulla mia pelle finché tira e poi mi riimmergo nell’acqua bollente per rilassarmi e ripulirmi dal composto, vi confesso che dopo, la pelle era davvero morbidissima, decido così di comprare uno dei vasetti della mistura, che il pirata vendeva!

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La giornata volge al termine, alle 18.00 abbiamo il traghetto, per cui a malincuore ci rivestiamo e si va via! Ohio…gli scalini mi aspettano! Con incontabili pause, ci son riuscita, sono arrivata viva in cima, senza così scomodare il 118, recuperiamo la macchina, ovviamente più bollente dell’acqua marina visto che era parcheggiata sotto il sole e mentre facciamo anche una sauna gratuita, in attesa che il clima la raffreddi, ci avviamo al porto per imbarcarci. Che dire, con questo paradiso termale abbiamo davvero, chiuso in bellezza una vacanza stupenda, in un isola che fu una delle prime colonie della Magna Grecia. lontana ancora dai circuiti del turismo di massa e quindi con ambiti e paesini incontaminati e non ancora invasi da migliaia di persone in vacanza. Dove anche il mito racconta le proprietà del benefico calore, delle acque ischitane, narrando che servì a Tifeo incatenato sotto l’Epomeo dopo essersi ribellato a Giove, quando Venere commossa dal dolore del gigante per le ustioni dell’acqua, scese dall’Olimpo per confortarlo con il suo amore, concedendogli che i suoi patimenti sarebbero andati a beneficio dell’umanità dolorante! Che dire amici, un altro compleanno non plus ultra, un altro meraviglioso regalo del mio Gran Capo Augh…grazie…I love you!

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Direzione porto e arrivati, non posso non farmi fotografare vicino ad uno dei caratteristici taxi di Ischia! Olè…imbarcati dopo una breve attesa in coda, il traghetto parte e passa attraverso un imboccatura bellissima, una costa verde incantata cinge lo specchio d’acqua portuale, meraviglia delle meraviglie!

I fedeli compagni di viaggio aerei, pronti e presenti all’appello, i miei amati gabbiani, che come sempre mangiano i crackers dopo averli beccati dalle mie mani! Anche al ritorno quindi, così come all’andata, ci seguiranno per tutta la traversata fino a Pozzuoli. La mia gioia verso questi esseri è incontenibile, nonostante la mia veneranda età, son felice come una bimba nell’approcciarmi a questi meravigliosi volatili!

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Regina d’un trono stupendo, fiabesco, incantato,
che regni nel verde più verde che affaccia sul mare,
sognante e monella tu vegli e vegliando fai luce
al palpito d’onde, che bacia la spiaggia
con labbra d’amanti, sapore d’immenso
sei forse universo?
Conosco il tuo mondo ch’è tanto diverso,
da quello vissuto lontano nei giorni d’affanno,
però tutti sanno sei storia, cultura, bellezza, natura,
sei cielo, sei mare, sei vento, sei vanto,
tu isola eterna tu faro che accendi le splendide perle,
nel ventre flessuoso dei ricchi fondali.
Non sei solo un nome sei limpida pace, sei bella e procace,
sei madre, sei fata, energica e dolce,
vestita di luna certezza, fortuna,
sei unica: Ischia!

(Luciano Somma).

Ciao Ischia, anzi arrivederci mi sei rimasta nel cuore!

Ciao…e al prossimo tour! 😉

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