MSC Crociere e mete! Fuerteventura Puerto del Rosario.

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ALLA SCOPERTA DELLE ISOLE CANARIE – FUERTEVENTURA – MSC ARMONIA ATTRACCA A PUERTO DEL ROSARIO! –  Dicembre 2014 – Oggi vi racconto la seconda tappa della nostra crociera a bordo di MSC Armonia! Ore 9.00 la nave è arrivata a Puerto del Rosario, un piccolo comune capoluogo. con un porto sia commerciale che turistico, principale punto di riferimento delle navi da crociera e dei collegamento via mare con le altre isole delle Canarie, direi che l’attuale nome è molto più bello dell’antico nome, ossia, Puerto de las Cabras, Porto delle Capre. Questa cittadina ha rinomate e belle spiagge, sia sul lato est sia su quello ovest e tra queste, quella più famosa è Playa Blanca, una sua caratteristica interessante e curiosa, sono le statue sparse nelle piazze e nelle sue vie, una sorta di museo a cielo aperto, infine quest’isola è molto amata da surfisti e windsurfisti, per il vento che spira costante, sulle sue coste. Appena scesi dalla nave notiamo con grande piacere che la temperatura qui è molto più calda, rispetto a Las Palmas (porto in cui ci siamo imbarcati), non visiteremo Puerto ma decideremo per mete alternative.

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Superata la poppa della nave, abbiamo notato dei casotti che pubblicizzavano itinerari turistici molto interessanti, escursioni in bus, noleggio scooter, quad o autovetture, noi puntiamo a quello dei bus turistici! Lo gestisce una simpaticissima signora marocchina, che parla perfettamente oltre la lingua del luogo anche l’inglese e che ci fornisce gentilmente una mappa illustrandoci i posti che visiteremo e tutto il tragitto del tour in bus. Così per un costo di 20€. a testa, vi informo che potrete fare la nostra stessa escursione, alla scoperta di quasi mezza isola, il giro tocca tre luoghi molto interessanti, l’arrivo del pullman è previsto per le 12.00 e nell’attesa, inganniamo il tempo, con scatti fotografici della nave e del circondario.

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Il nostro mezzo di trasporto arriva, prendiamo posto e lasciamo il porto alla volta della prima meta da scoprire, le Dune di Corralejo, nella zona nord dell’isola, un area di sabbia desertica che termina sulla spiaggia. Passare con il pullman in mezzo a questo pre deserto, fa davvero un certo effetto, uno spettacolo della natura incontaminata che si estende tra cielo e mare. questo parco naturale è senza  dubbio il fiore all’occhiello dell’isola di Fuerteventura. In passato la località di Corralejo era un semplice villaggio di pescatori, oggi le sue bellezze naturali l’hanno trasformata in una delle mete turistiche più ambite delle Canarie. inoltre qui “dicono” si possono incontrare varie specie di volatili, roditori e rettili e anche cammelli, ma sinceramente non ne abbiamo visto nemmeno uno…li avremo forse spaventati? Boh può essere!

Il pullman si ferma nel clou dell’area, tira un vento freddissimo aiuto! Pensate proprio su queste dune, si disputa ogni anno, una gara podistica, immagino che fatica, perchè so bene, che camminare sulla sabbia a passo svelto è davvero pesante. Sono 2670 ettari che ci catapultano in un contesto da sogno, che tanto ricorda la magnificenza del famoso deserto del Sahara, un area bianco perla per la sua sabbia finissima, attraversata soltanto da una lingua di asfalto nero, che spicca sulla distesa lambita dalle acque turchesi dell’oceano Atlantico.

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Notiamo sullo sfondo un mega albergo, su cui campeggiano e volteggiano aquiloni giganteschi, la strada è poco trafficata, ma fate attenzione, le due tre macchine che la percorrono ogni tanto, sfrecciano come saette e a proposito delle strade, oltre i cartelli che avvisano della possibile presenza di sabbia sulla carreggiata, devo dare atto che in queste isole sono perfette, non una buca, un manto immacolato. Che dire, mi sento al centro…non dell’universo ma del deserto!

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Lasciamo le dune di Corralejo e riprendiamo il bus per la seconda tappa! Mentre saliamo in cima fra tornanti da paura vertiginosi e adrenalici, in mezzo alle vallate, ogni tanto fanno capolino piccoli insediamenti abitativi, spiccano fra le cime vulcaniche e le piccole oasi di verde. Questi paesini, dalle case dipinte a calce, tipiche di impronta spagnola, ora dai colori vivacissimi o dal bianco accecante davvero scenografico, animano questo paesaggio lunare! Cerco di immaginare la loro vita in questi siti, amo scoprire i luoghi, le culture, gli usi e costumi, amo anche sentire gli odori delle terre straniere in cui metto piede, si imprimono nella mia mente e arricchiscono l’animo.

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Raggiungiamo il Mirador Morro Veloso a 610 metri dal livello del mare! Ad un tratto vengo attirata da qualcosa, mi levo gli occhiali da sole e mi stropiccio gli occhi…oh my God…ma hanno trasferito i bronzi di Riace qui? No amici! Sono alte ben 3 metri e non sono i guerrieri greci di Calabria, ma sono le statue di Ayose e Guize, i mitologici antichi re che si spartirono pacificamente l’isola di Fuerteventura, che meraviglia di sculture, ai loro piedi mi sento piccolissima! Il Morro è uno dei punti più alti dell’isola, da qui si possono ammirare i panorami più spettacolari e affascinanti di tutta Fuerteventura, un belvedere unico, dotato anche di un edificio con terrazze panoramiche, con al suo interno, un bar ristorante i cui prezzi son davvero modici, un caffè e una bottiglietta d’acqua pochi cent oltre un euro!

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Riprendiamo la salita diretti a Betancuria, l’antica capitale di Fuerteventura, situata proprio nella parte centrale dell’isola sul litorale ovest e che è stata fondata nel 1404 da Juan De Bethencourt, da cui quindi prese il nome. La ospita una favolosa valle, che un tempo era attraversata da un torrente, ubicazione antica per  strategia, al fine di proteggersi da eventuali attacchi. Fino al 1835 fu capitale amministrativa dell’isola di Fuerteventura per poi passare il testimone a Puerto del Rosario. Il villaggio che troviamo è carinissimo e caratteristico, finemente curato e di un pulito eccezionale, il suo monumento più importante è la caratteristica Catedral de Santa Maria, in cui quel giorno, vi era ospitata una mostra di arte sacra. Costruita nello stesso anno in cui la città fu fondata ossia nel 1404, della costruzione originaria sono rimaste soltanto la torre campanaria e la base. Nel 1593 venne distrutta dal pirata Xaban Arraez e la sua flotta, che la rasero al suolo e solo nel 1620 venne ricostruita con elementi interessanti quali, il retablo, il coro e la fonte battesimale.

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Continuiamo la scoperta di questo sito, addentrandoci nelle  viuzze rigogliose che si snodano lungo la piccola vallata, con le sue case bianche, strette le une alle altre, tutte adorne di buganvillee dai fiori fucsia, che le incorniciano magnificamente. Giungiamo al Pozo de La Calle. Con un sistema per il prelevamento dell’acqua chiamato noria, che significa ruota idraulica, è stato operativo e quindi funzionante fino al XX secolo, il sistema idraulico del pozzo è dotato di braccio che pompa l’acqua per farla venire in superficie. Ha una barra a mo’ di sella che veniva agganciata sul dorso di un mulo, che girando intorno alla circonferenza del pozzo, azionava così il meccanismo della pompa, veniva ovviamente usato dagli abitanti del luogo, per l’approvvigionamento dell’acqua.

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Betancuria è davvero un luogo tranquillo e rilassante e per fortuna è ancora preservato dal turismo di massa, pochi turisti si contano giornalmente e durante l’arco dell’anno, in visita a questa piccola bomboniera nella valle! Lungo il tragitto esplorativo, catturo con l’obiettivo, anche due anziane signore intente a ricamare dei pizzi stupendi, udiamo il clacson del pullman che ci richiama all’ordine e concludiamo la visita in questo delizioso paesino, che spicca nel giallo arido cratere in cui è costruito. Ma rubiamo altri cinque minuti al tempo, deliziando anche il nostro palato, non potevamo non fermarci alla Casa del Queso per gustare formaggi tipici e cerveza!

 

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La visita a Betancuria è terminata, saliamo sul pullman e iniziamo a scendere giù a valle ripercorrendo i tortuosi tornanti, ed ecco si presenta uno spettacolo unico per i miei occhi, uno scenario della vallata che gioca a ombre con le nuvole, è meraviglioso, mi lascia di stucco, sembra quasi di sorvolarlo con un aereo!  Giungiamo all’ultima nostra tappa, che prevede una sosta alla fabbrica di prodotti a base di Aloe, una distesa a cielo aperto grandissima, che è la principale coltivazione dell’isola di Fuerteventura. Un simpatico dipendente dell’azienda di origine italiana, ci spiega anche in maniera verbale abbastanza colorita, tanto da suscitare la nostra ilarità, le proprietà benefiche di questa pianta, seguirà un giro all’interno del capannone, dove vi erano esposti e in vendita, tutti i prodotti a base del benefico e prodigioso vegetale.

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La nostra escursione alternativa è finita, direi che è stata davvero interessante, il pullman ci riporta a Puerto del Rosario dove ci attende MSC Armonia, una volta sottobordo, mi soffermo ad ammirarla! Qualche scatto in esterno e poi si entra in nave, fotografo anche il delizioso Spry Park e una parte del deck piscine, puntatina consueta al buffet per un tè e un dolcetto e di corsa in cabina a cambiarci per la serata. Ma una volta entrati sorpesa…wow! Troviamo sullo scrittoio, con un gentilissimo biglietto di accompagnamento a nome del Comandante, frutta, fragole con cioccolato e prosecco, ma grazie MSC, ci coccoli sempre! Di li a poco riprenderemo la navigazione e scortati dalla pilotina locale, fin fuori l’ansa portuale, ci avvieremo alla volta della prossima terra da scoprire, prevista dall’itinerario in crociera, l’Isola di Madeira. Catturo con l’obiettivo, la bellissima scia di poppa fra i terrazzamenti di Armonia!

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Teatro Time! Annunciata dal professionale Alessandro Molinaro Cruise Director, assistiamo alla presentazione degli ufficiali e dello staff di bordo, in primo piano da sinistra i miei carissimi amici, Alessandro Di Costanzo Guest Relation Menager e la dolcissima Elisabetta del point MSC Club, conclude il tutto, l’intervento del Comandante Raffaele Iaccarino, che saluta gli ospiti a bordo e augura un felice proseguo di crociera. Lo spettacolo ha inizio, il tema sarà Italian Journey, un susseguirsi di balletti sulle note delle più popolari nostre canzoni italiane, eseguite dalla meravigliosa cantante Maria, note ben conosciute e accattivanti che inducono a partecipare con battito di mani…canta Napoli con le le sue melodie e con le maschere più popolari!

A seguire cena al nostro ristorante, il Marco Polo, ovviamente con pietanze a tema serata italiana e quindi rigorosamente con i tavoli vestiti di tricolore, divertentissima e consueta cantata di rito…Catarì..di tutti gli avventori del ristorante roteando a ritmo  i tovaglioli in aria!

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La serata per noi si concluderà come sempre intorno alle due di notte, tra Lounge, Discoteca e Casinò, poi a nanna in cabina!

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E la nave…va!

The End e arrivederci alla prossima meta in crociera! 😉

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