MSC Crociere e mete! Meravigliosa Santorini.

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CON MSC FANTASIA ALLA SCOPERTA DI UN ISOLA DELLE CICLADI – LA CALDERA DI SANTORINI SPLENDIDA BAIA A MEZZALUNA DA AMMIRARE! – Ottobre 2013 – Oggi andiamo alla scoperta di una delle più belle isole, un escursione che mi è rimasta nel cuore, luogo davvero unico al mondo e di una bellezza disarmante…Santorini! La sua Caldera fa parte delle Cicladi, ma è completamente diversa da tutte le altre isole di questo arcipelago e dell’intera Grecia, per la sua conformazione vulcanica, che le fa assumere un aspetto paesaggistico di una spettacolarità eccezionale. Con i suoi piccoli insediamenti abitativi, dalle case di colore bianco e i tetti di un blu acceso e i villaggi arroccati sui bordi del cratere appartenente all’antico vulcano. Santorini è davvero unica. Ha come capoluogo Thira comunemente detta Fira e a seguire senza soluzione di continuità, ci sono: il villaggio di Imerovigli, di Firostefani e Oia, che è la punta Nord estrema dell’isola, tutte su una lingua di terra arida e rocciosa, che da 260 metri di altezza, offre panorami mozzafiato dai fantastici tramonti e con le sue spiagge rosse e nere.

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Il nostro ingresso nella caldera, avviene intorno alle 9.00, rimarremo sull’isola fino alle 16.00. Al balcone della mia cabina, affascinata e rapita, mi son goduta uno scenario indescrivibile, fin dall’inizio dell’entrata della nave, nello specchio d’acqua vulcanico e man mano che si avanzava verso il porticciolo, la visione diventava talmente suggestiva da essere spettacolare! Non è mancato anche il saluto in plancia agli ufficiali, che controllavano le manovre e che mi hanno contraccambiato con cenno di mano, la mia cabina era in posizione privilegiata, proprio sotto la sporgenza dell’area comando. Appena la nave termina le sue manovre di sosta in rada, ci rechiamo al buffet per una abbondante colazione e di seguito scendiamo al deck dedicato allo sbarco. L’isola non possiede un porto adeguato per le navi da crociera e dunque queste, sono forzate a sostare nella grande caldera del vulcano, è molto interessante notare come non potendo gettare l’ancora a causa della grande profondità del fondale, riescono a rimanere ferme o quasi, utilizzando per l’intera durata della sosta, i trusters di prua e poppa, raggiungeremo la terra o con i tender o con le motonavi locali.

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Durante la breve traversata, diamo un occhiata alla mappa, per organizzare e decidere quali zone esplorare, c’è tanto da vedere, ma ahimè il tempo è poco, quindi bisogna scegliere bene, opteremo per i luoghi più salienti. Thira e Oia sono le principali mete, raggiungibili dal vecchio porto, una volta messo piede a terra, noto che l’area della marina è carinissima, negozietti di souvenir, bar e ristorantini, anticipano la vera e propria visita che avverrà su, nel clou di questa meravigliosa isola, il cui il nome Santorini fu dato dai Veneziani in onore di Santa Irene, patrona dell’isola. Decidiamo di visitare bene Thira, le possibilità per raggiungerla son tre: la funivia al costo di 5€.a tratta per gli adulti e euro 2,50 per i ragazzi, o a piedi percorrendo i famosi 600 scalini della rampa tradizionale a zig zag, o infine l’asinello per il medesimo costo della Funivia ossia 5€. con annessa foto ricordo finale, al costo di circa 6€. ma non obbligatoria, vi avverto che troverete fila sia per la funivia che per gli asinelli, tuttavia è scorrevole.

 

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Consentitemi una precisazione, questa pratica adottata o attrazione turistica come viene chiamata in loco degli asinelli, sicuramente è caratteristica e simbolica, perchè richiama l’unico mezzo usato in passato per muoversi sull’isola. Però permettetemi di fare un appunto personale! In base a quello che ho visto, ritengo che chi ha in gestione la salita con l’ausilio di quel povero animale, non lo ami e ne lo tratti bene, nonostante gli procuri l’argent. Anche se sono animali abituati alla fatica, da una mia attenta osservazione, vuoi per il caldo, vuoi per il peso delle persone sulla loro groppa, vuoi per le frustatine dei proprietari ad incitarli a salire, avevano davvero uno sguardo sofferente e sfinito, che ha suscitato in me una pena terribile, volutamente per i suddetti motivi non ho fatto alcuna foto! Senza considerare che  quando si incrociano con i loro simili, che ridiscendono e sono davvero tanti, si rischia lo scontro e il pericolo di cadere, dovuto anche agli escrementi sparsi in quantità notevole per tutto il tragitto, che lo rendono scivoloso! Senza tralasciare l’ovvio permanere, dell’odore nauseante, acuito dal caldo e il rischio di altrettante cadute, anche per coloro che salgono a piedi o addirittura un impatto, trovandosene uno addosso…ma questa è soltanto una mia opinione personale, quindi prendetela come tale! Noi assolutamente optiamo per la funivia, senza ombra di dubbio, la soluzione migliore.

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Acquistiamo un ticket A/R e a fila terminata, direi anche veloce, entriamo in questa specie di uovo gigantesco, che porta sei persone per cabina, un po’ di adrenalina per la paura vi confesso che c’era, ma lo spettacolo del circondario durante la salita, ripaga e non vi fa pentire di aver preso questo mezzo sospeso ad un filo, per raggiungere Thira…bellissimo! Dopo qualche minuto di viaggio panoramico, con innumerevoli scatti ad opera delle nostre fotocamere, arriviamo nel vero e proprio cuore di Thira. Non so descrivervi cosa ho provato nel guardare giù la nostra nave, che sembrava piccola, piccola, nonostante la sua stazza gigantesca e nell’ammirare tutto il circondario di un bianco accecante, con il blu dei tetti che si confondeva con il cielo e i meravigliosi fiori dai colori lussureggianti, le Buganvillee spiccavano e incorniciavano il tutto come in un quadro d’autore!

Iniziamo così la scoperta del bellissimo candido sito, vi informo che l’isola è piccola  ed è facile da esplorare anche tutta, considerando e calcolando ovviamente, il tempo che si ha a disposizione. Se non volete visitare Thira, si può raggiungere Imerovigli o Oia, son ben servite dagli autobus, molto economici e con la prerogativa di un percorso panoramico, questo mezzo di spostamento, vi da la possibilità di vedere tutti e due i lati dell’isola. Le corse praticamente sono tante, ve ne è una ogni mezz’ora, con inizio alle 7 e l’ultima alle 24, il bus si può prendere nella piazza centrale di Thira. Le tratte avevano un costo che era compreso tra 1,50 e 3€. ma ovviamente cambiano spesso, quindi vi conviene sempre informarvi sul posto. E’ anche possibile noleggiare un auto, una moto o un quad, quest’ultimo per soli 15/20€, tutta la giornata, potrete così attraversare l’isola da Nord a Sud, ma fate molta attenzione perchè ha una strada ripida a serpentina. Anche i taxi sull’isola offrono un servizio di tour turistico, oppure infine giù al porto, ci sono barche e barconi, che danno l’alternativa della visita via mare, ma sinceramente i prezzi variano secondo le dimensioni dell’imbarcazione e la durata, quindi non ve lo scrivo, perchè l’elenco sarebbe lungo!

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Foto di Kevin De Lorenzo

Che meraviglia, più cammino e più scopro come è talmente a picco sul mare, con la sua splendida visuale di tutta la baia…un scenario che mi lascia letteralmente a bocca aperta! Inizio a fotografare le sue case di un bianco abbagliante, candide come mai viste, di forma cubica tali da sembrare zollette di zucchero, addossate l’une alle altre e con i suoi  tipici tetti a cupola, dipinti di azzurro che si fondono con i colori del cielo. La scelta del bianco ha un significato, è un colore che assorbe meno il calore e in Grecia si sa, che si può arrivare in estate, anche ad una temperatura 45°, con questa soluzione l’interno delle abitazioni rimane più fresco, mentre per i tetti, il colore è stato scelto a rappresentazione e continuità del mare che circonda la caldera. Gli scorci che questa isola mi consente di catturare con l’obiettivo della fotocamera, hanno un sapore raro e mai visto in altre isole, una cartolina reale con uno scenario pazzesco, le altre isole della Grecia che ho visitato, avevano sempre qualcosa di unico, ma Santorini per me è la più  straordinaria di tutte!

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Foto di Kevin De Lorenzo
Foto di Kevin De Lorenzo

Iniziamo ad entrare in quelle viuzze strette e ricche di vita, fra deliziosi negozietti di souvenir e mescolandoci ad una moltitudine di turisti. Il greco è una lingua difficile, ma in previsione di questa visita, ho memorizzato tre parole dal vocabolario: kalimera (buon giorno), “antio” (arrivederci) e “efharisto, (grazie), accompagnate da un nostro sorriso, rendono l’accoglienza già cordiale degli abitanti ancora più disponibile e sono gradite! Stare in questo villaggio, mi da l’idea più che di una attrazione turistica, di un vero e proprio luogo da vivere, con tutta la sua poesia dell’antico, i bar, i ristoranti, i club alla moda, gli abitanti di una cortesia squisita, mi inducono a pensare di ritornarci per una vacanza estiva, mi attira parecchio l’idea, anche se a onor del vero i prezzi, però non sono così bassi, infatti in prossimità di Thira e Oia, sono notevolmente più alti che in ogni altro punto dell’isola e della stessa Grecia.

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Tuttavia da notizie dei locali che ci informano, in alcuni negozi o Hotel o ristoranti, meno affacciati sul mare e negli altri villaggi minori, i prezzi sono abbastanza abbordabili. Per esempio riguardo al ristorante: a Thira un piatto medio di un secondo, costa dai 12 ai15€, mentre nel Sud dell’isola scende a 6/8€ e anche meno. La specialità locale è il Polipo Grigliato, oltre ad altri piatti tipici greci come: Mussaka, Pastitsio, Tzatziki, Taramosalata, Eggplant sauce e il famoso Yoghurt greco con miele. Sappiate che molte pietanze abbondano di aglio, ma se non disdegnate questo aroma, il fastidio dell’odore sparisce e vi ripaga con il gusto che il vostro palato assaporerà! Continuando la nostra passeggiata raggiungiamo la strada più esterna, che affianca ville con piscine a picco sul mare, non mi attirano molto, fare un bagno al loro interno con il precipizio subito dopo lo sfioro del bordo, mi intimorisce parecchio! Superiamo alberghi, sempre rigorosamente dal caratteristico colore bianco, impreziosito dagli inserti blu degli infissi e da qui notiamo, che è la visuale migliore sulla grande caldera, si vedono per intero e nettamente i piccoli isolotti di Nea e Palea Kameni.

La passeggiata esplorativa prosegue, un altra costruzione caratteristica del luogo ma anche della Grecia stessa, attira il mio interesse, un mulino a vento, pensate al loro interno è anche possibile pernottare, se sceglierete questa località per fare una vacanza lunga. Molti dei più famosi di Santorini, sono stati adibiti ad Hotel ed è possibile soggiornare in queste splendide strutture con vista mare. al loro interno vi sembrerà di vivere fuori dalla realtà come in un sogno fantastico e sono inoltre dotati di tutti i più moderni comfort. Come i fari anche i mulini a vento mi hanno sempre attratto e affascinato, adoro sentire il vento che soffia impetuoso e muove le sue pale silenziose, che lasciano spazio soltanto ai rumori della natura, il frinio estivo delle cicale e il blu del cielo che si fonde con il mare e che fa da cornice preziosa al bianco accecante della calce in questo meraviglioso villaggio, cosi’ come la luce di un faro illumina la distesa stupenda di un mare!

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Foto By Kevin De Lorenzo.

Mi rendo decisamente conto meravigliata, che Santorini offre ai suoi visitatori innumerevoli luoghi da vedere e imprimere nella mente, ma per renderli indelebili, avventurandoci nelle stradine, gli scorci bellissimi di Thira, Oia, ma diciamo pure di Santorini in generale, vanno fotografati, assieme a mio figlio avremo fatto almeno 600 scatti, non a caso è anche meta preferita, dagli amanti della fotografia! A questo punto decidiamo di visitare uno dei pezzi forti di Thira, la chiesa Cattolica di San Giovanni Battista, per arrivarci si percorrono diversi metri in salita…ohioi povera me…seguiamo le indicazioni lungo le viuzze, che ci porteranno direttamente alla chiesa cattolica…ok ci sono arrivata viva!

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La Cattedrale è situata nel centro del villaggio, nel quartiere cattolico, è stata costruita nel 1823 e ricostruita nel 1970 recuperando con restauro il rimanente, dopo il terremoto di origine vulcanica ovviamente, del 1956. Ha uno stile barocco dai colori  grigio, azzurro e crema, ma dove il bianco predomina sempre, ed ha un campanile che svetta nell’azzurro cielo limpido, è bellissimo vedere il contrasto dei raggi di sole, che lo attraversano e si riflettono sulla facciata della chiesa, giochi di luce e ombre particolari. Entriamo al suo interno e ci sediamo in ammirazione, i colori tenui ma al contempo decisi degli arredi sacri, creano a mio avviso un cromatismo unico, molti  ritratti religiosi occupano le pareti della navata e noto anche il particolare confessionale vicino alla porta. Usciti dalla chiesa puntiamo al Museo Archeologico adiacente, sapevamo che al suo interno, si custodiva una bella collezione di vasi e anfore di ceramica risalenti al periodo ellenistico e provenienti dall’antica Thira, oltre affreschi di pregio notevole, molto allettanti per il nostro interesse da estimatori d’arte.

Vi informo che è aperto tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 8.30 del mattino fino alle 15.00, il ticket d’entrata è di 3€ a persona. Fu costruito nel 1960 dal ministero dei lavori pubblici ellenico in sostituzione del vecchio, crollato durante il terremoto provocato dall’eruzione vulcanica, In questi luoghi meravigliosi davvero il tempo vola e le ore diventano una manciata quasi di minuti, tanto da non accorgersi del suo scorrere e visti i tempi stretti, si avvicinava l’ora del tutti a bordo, usciamo quindi dal Museo e lasciamo quella zona. Cominciamo a ridiscendere dal punto più alto e per tornare alla funivia, scegliamo il percorso più interno, passando per la viuzza commerciale, ricca di negozi e particolarità locali, ed io che faccio? Mi ci perdo come sempre!

Dal mio giro per negozi, ho appurato che i prodotti tipici dell’isola sono: i capperi, ma anche le foglie della pianta del cappero che usano in insalata, i cucunci, frutti sempre prodotti dal cappero, utilizzati e conservati alla stessa maniera dei cetrioli sottaceto, delle strane palline gialle simili al mais, essiccate e chiamate fava, che si cucinano a mo di passata di ceci, i pomodorini di Santorini, secchi o freschi e i vini bianchi e rossi. Localmente si producono anche due tipi di birra, la Volcano e la Donkey, mentre tutto il resto che si trova esposto, non è di produzione a Santorini, per esempio l’olio e le olive, ma anche altro, provengono da Creta o dalla Grecia Continentale. Ci siamo! Raggiunta la stazione della funicolare, entriamo di nuovo in quelle uova gigantesche e oscillanti, che ci porteranno alla marina, diamo il via di nuovo a numerosi scatti del circondario, con una luce e colori diversi rispetto quelli della mattina.

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Eccoci giù! Un bevanda per dissetarci al gazebo gentilmente allestito da MSC, per i suoi passeggeri e un giro anche per i negozietti del porto non può mancare, ho fatto incetta di magneti, abitini e regali da portare agli amici! MSC Fantasia fa capolino con il suo bel musone pruoso e mentre, se da su sembrava piccolissima, adesso è davvero un gigante maestoso, intanto il nostro tender che ci riporterà a bordo arriva e saliamo, stanchi ma davvero soddisfatti, di aver visto una delle meraviglie uniche del nostro bellissimo Mediterraneo!

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Solchiamo il mare direzione sottobordo e più mi avvicino e più mi sembra enorme il mio albergo lussuosissimo e galleggiante, il mio Gran Capo Augh, in piedi fotografa MSC Fantasia in tutta la sua imponenza, ma si prenderà un monito dal pilota, perchè la pratica in quella posizione in piedi era proibita, per motivi di sicurezza!

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Consueta puntatina al buffet per pizza, tè e dolcini e poi in cabina, a goderci la partenza sul balcone, baciati da un ultimo bellissimo sole tiepido, ultimo sole della giornata, che di li a poco si sarebbe coricato dolcemente sullo skyline dell’orizzonte marino, fino a sparire. I tramonti intensi e infuocati di Santorini sono unici e la rendono famosa anche per questo, amo i tramonti in particolare, perchè ci regalano uno dei momenti che preferisco quando sono al mare, infondono quiete e serenità! Ma nonostante ne abbia visti numerosi, davvero quello di quest’isola dell’Egeo è stato imparagonabile ad altri, per la bellezza del suo calar! Colori intensi che gradatamente dall’arancione tenue diventano rosso fuoco, uno spettacolo che è impossibile non godere almeno una volta nella vita!

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Foto By Kevin De Lorenzo.

Teatro time! Cambio d’abito e via ad assistervi, stasera ci sarà  Pirates, la storia di Billy Bones, pronta accomodata rigorosamente in prima fila come sempre, oltre che deliziare gli occhi ho la possibilità di fotografare da vicinissimo, i bravissimi professionisti nelle performance di questo accattivante spettacolo! Seguirà la cena al nostro ristorante dedicato, quattro salti e giochi al Lounge, per poi chiudere in bellezza come di consueto, scatenandoci in discoteca!

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Ore 3,30 si va a nanna nella nostra confortevole cabina, con il letto pronto e le risvolte preparate ad arte in maniera unica, come sempre, dal solerte e gentilissimo cabinista, ma prima una rapida lettura al Daily che ci fornirà informazioni sulla prossima tappa, le news e le promozioni, oltre il programma d’intrattenimento on board per l’indomani!

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E la nave va!

The End…arrivederci alla prossima meta in crociera! 😉

 

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3 Responses

  1. loredana
    | Rispondi

    Si è vero è un’isola molto bella e meriterebbe di stare di più ,dal momento che ogni volta che sono andata in visita circa 6 volte alle ore 14 si doveva essere a bordo.Quindi eri costretta come capita spesso di non poter vedere qualche altro angolo del luogo, anche per il fatto che sono presenti nella rada anche altre navi e quindi si trovano file di persone alla funicolare sia in salita che in discesa . Pensa che a Giugno 2012 in rada c’erano ben 5 navi compresi noi con la Musica. Voi siete stati fortunati ad andare via alle 16. Anche l’esperienza fatta scendendo a piedi per la strada degli asinelli è stata simpatica . Ricordo mia figlia allora piccola che arrivata alla fine della strada non voleva passare tra tutti quegli asinelli fermi in attesa 😉

    • Rita Cosentino
      | Rispondi

      Ciao Loredana 🙂
      Si concordo il tempo è risicato, anche se per quella crociera noi ne abbiamo avuto più di te, assolutamente un isola in cui ritornarci e stare almeno un fine settimana!
      Grazie per il commento 😉

  2. […] potrete trovare info e narrazione al link seguente che tratta di un mio precedente articolo su  Santorini. Dunque visto che la maggior parte fra cui me già conoscevano il capoluogo, decidiamo di […]

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