(Foto reportage in fase di correzione per un aggiornamento di word press che ha scombinato testo e foto, mi scuso per gli errori e il momentaneo disagio). UN ISOLA GIARDINO IN MEZZO ALL’OCEANO! ALLA SCOPERTA DI MADEIRA TRA FORESTE, VETTE VULCANICHE E DELIZIOSI VILLAGGI CON MSC ARMONIA. – Dicembre 2014 – Eccomi a raccontarvi la seconda meta della nostra crociera, che abbiamo chiamato: viaggio tra le isole e che ha avuto inizio da Las Palmas De Gran Canaria, dove ci siamo imbarcati. MSC Armonia ormeggia intorno alle 20.00 al porto di Funchal che è il capoluogo dell’Isola portoghese, faremo in questa città un over night.
Il suo nome deriva dalla parola funcho, che in lingua locale significa finocchio, una pianta abbondantemente coltivata qui. Nel XVI secolo Funchal fu un importante punto di approdo per le navi, che andavano verso le Indie e il nuovo mondo, ed era conosciuta per la ricchezza dei suoi mercanti, ma famosa inoltre, per essere l’unico porto dove poter approvvigionarsi, del vino e dello zucchero tipico di questa terra. Nota storica, vi morì Carlo I d’Austria nel 1922.

Dopo cena scendiamo dalla nave per fermare con l’obiettivo le bellissime luminarie di Natale, che decorano il Paseo do Mar, ma dopo pochi metri appena uscita dal porto, un vento non caldo mi avvolge, il mio abbigliamento era decisamente leggero, per cui rabbrividisco, decido quindi di rientrare a bordo, per me troppo freddo. Rimando al giorno seguente la scoperta di nuovi ambiti di questa isola, visto che il centro lo avevo visitato già, essendoci stata in occasione di un altra crociera.
Secondo giorno, ore 9.00, facciamo la consueta abbondante colazione al buffet e sbarchiamo alla scoperta di mete alternative, dato che Funchal era già di nostra conoscenza. Questa cittadina è ben nota come giardino galleggiante o più conosciuta come la Perla dell’Atlantico, perché ha sempre avuto un clima mite e primaverile anche d’Inverno, quando la visitai anni addietro, era Novembre e faceva decisamente caldo.
A distanza di tempo, ho constatato che il clima è mutato, stessa cosa per Las Palmas, infatti, stranamente era freddino e il sole si faceva desiderare, quindi situazione analoga alla sera prima, ma stavolta ero ben coperta e quindi ho sopportato la temperatura non proprio piacevole.

Il nostro obiettivo è noleggiare una auto e avventurarci alla scoperta di posti incontaminati dell’isola, ci siamo documentati prima di partire e abbiamo appreso, che nell’entroterra si può godere della vista di alte vette che circondano vallate e villaggi, in cui è presente una lussureggiante vegetazione, con anche innumerevoli corsi d’acqua che formando scenografiche cascate. Mappa alla mano, percorriamo il grande viale Avenida Do Infante, adorno di rigogliose e fiorite piante e raggiungiamo il Rent a Car prescelto.

Dopo essere entrati in diversi autonoleggi, era l’unico della cittadina, che dava la possibilità di prendere autovetture, senza alcuna strisciata di carta di credito, senza deposito cauzionale, compreso navigatore e con full insurance. E’ gestito da deliziose fanciulle molto gentili e disponibili, ve lo consiglio se volete fare la nostra stessa esperienza, si chiama Rent a Car Fututro Il costo dell’uso di un Opel Corsa per una giornata intera, è di 50€, più 10 per il navigatore e si paga anticipatamente, la vettura ci viene consegnata con il pieno di carburante e bisogna ovviamente riportarla a fine viaggio, con il serbatoio colmo.
Praticamente vedremo una diversità di panorami, spostandoci lungo la costa dell’isola, che cambia repentinamente e le vette lasciano il posto, a ripide scogliere, mare sconfinato e una sensazionale flora. La costa meridionale tuttavia, è la più riparata dalle prevalenti brezze è la più calma, mentre quella settentrionale è uno spettacolo di blu, verde e bianco, con l’affascinante e indomabile Oceano.Espletiamo le procedure e prese le chiavi…voilà ecco a voi la nostra fuori serie, nuova e fiammante di sicuro, ma presto ci renderemo conto che il motore era talmente lento, senza alcuna ripresa in salita, che anche un bradipo se avessimo fatto una corsa, avrebbe vinto!
Un promontorio portoghese situato in una delle più alte falesie europee! Sulla costa meridionale di Madeira, a due chilometri dalla città Camara de Lobos e a circa 17 da Funchal, è anche facilmente raggiungibile per mezzo degli autobus locali, a questo link potrete reperire informazioni, sia per quelli comuni di linea, che per quelli turistici con itinerario più ampio. Da tenere presente che nello stesso luogo poco distante, c’è la Cappella della Madonna di Fatima che è una delle mete di pellegrinaggio più importanti dell’isola.
Driver mio figlio Kevin e copilota il nostro carissimo amico Antonello, partiamo alla volta della nostra prima meta, che sarà Cabo Girao, Il belvedere è conosciuto per la sua scogliera a picco sul mare, con un altezza di ben 580 metri, viene definito come il secondo strapiombo più alto in Europa, ed ha una vista panoramica spettacolare. Ai piedi del promontorio potrete ammirare anche le celebri Fajas de Cabo Girao, si tratta di terreni utilizzati per la coltivazione di viti e altre piante, che nonostante la loro posizione poco pratica, discendente e a gradoni, fruttano ugualmente, con una crescita di piante ortolane rigogliosa. Il picco è anche frequentato dagli amanti del parapendio e del Base Jumping, la visita al ponte panoramico è gratuita…non perdetevela, ne vale davvero la pena!

Parcheggiamo il nostro “bolide”, che si è fatto subito riconoscere per la sua “grinta” in salita e ci avviamo verso il picco, Arrivata su questo terrazzamento sbalzato dalla parete rocciosa e direttamente affacciato sul mare, come un balcone gigantesco, vi assicuro che mi è mancato per un attimo il respiro…un tuffo al cuore, una sensazione stranissima che non so descrivervi bene! Uno strapiombo da paura che anche a raccontarvelo dettagliatamente, non rende l’idea, bisogna andarci fisicamente, il belvedere è stato creato per sottolineare e valorizzare la bellezza scenica del luogo, la piattaforma in vetro sospesa sul vuoto è chiamata Skywalk. Vi assicuro che la vista attraverso il vetro sotto i miei piedi, sulle acque cristalline dell’Oceano Atlantico e sulla baia di Câmara de Lobos e l’infrangersi delle onde contro la scogliera. da quella altezza, mi ha lasciata basita!
E’ uno dei punti più frequentati dai turisti, quel giorno eravamo in molti a camminarci su e le vibrazioni della piattaforma sollecitate dal calpestio, si sentivano nettamente…aiuto! Dopo essermi fatta fotografare dal lato del pavimento in cemento, ritorno sui miei passi per riprovare quella strana sensazione iniziale, pur facendomi paura, non so perché mi attirava parecchio! Nel sito c’è anche un giardino curatissimo, un caratteristico negozio di souvenir e un bar, quindi se siete alla ricerca di un brivido adrenalinico andateci, Cabo Girao è il posto giusto per voi!
Lasciamo Cabo Girao e ci rimettiamo in macchina, per dirigerci verso il nord dell’interno dell’isola! Percorriamo tornanti e stradine a picco sul mare, attraversiamo montagne all’interno di spettacolari gallerie, scavate nella roccia e lasciate al naturale, che offrono giochi di luci particolari, per via delle illuminazioni gialle, che rifrangendosi sulle pareti, al passaggio danno il senso di essere nelle viscere della terra, hanno suscitando in noi emozioni uniche.
Ogni tanto lungo la strada facciamo una breve sosta, per catturare con l’obiettivo, questi scorci sul mare, sono splendidi terrazzamenti sempre a gradoni, sul costone naturale della roccia, in cui spiccano incastonate le abitazioni residenziali, davvero molto caratteristiche, sopratutto perché lambite dal mare nervoso di quel giorno!

Ci siamo quasi, la nostra metà stavolta è Sao Vicente! Un caratteristico villaggio, in una delle più belle vallate di Madeira, che è diventato popolare, in quanto la sua appendice sul mare, è meta ambita da i surfisti di tutta Europa, che vengono a cavalcare le onde. La parte alta del villaggio è situata in una conca verdissima, a nord di Madeira e anche se è in prossimità costiera, si ha ugualmente la sensazione di trovarsi in un paesino di montagna, circondato felicemente da una natura incontaminata. Parcheggiamo la nostra “fuori serie”, che ha arrancato non poco sulle salite…non dovevamo fare le corse di sicuro…ma andare su per le ripide ascese tra le montagne, quasi sempre in prima marcia, perché non aveva ripresa, è stato davvero assurdo, siamo morti dal ridere, tanto che sovente ho chiesto:” scendo a spingere?”.
L’Hinterland davanti ai nostri occhi è magnifico, ha un so che di romantico e pacifico al tempo stesso, una vera oasi di tranquillità, dove si ode solo il cinguettio degli uccelli e lo sciabordio dell’oceano che ci giunge dalla marina! Il nome deriva dal santo, perché si narra che sia apparso alla foce del fiume che scorre di fianco al villaggio. In centro, nel paese le strade sono interdette al traffico, quindi ci danno la possibilità di una piacevole e rilassante passeggiata esplorativa. Oltre a godere della vista delle caratteristiche viuzze antiche, ci si può deliziare con un drink o uno spuntino, seduti nei caratteristici bar e attorniati da specie di begonie, che vi giuro non ho mai visto prima e altri fiori dai colori vivissimi.
La stragrande maggioranza delle abitazioni presenti risalgono al XVIII secolo, compresa la chiesa di Sao Vicente, quest’ultima spicca subito nel suo bianco candido, al centro dell’abitato. Dedicata quindi a San Vincenzo, oltre l’esterno che attira per la chiara colorazione e i suoi tipici intarsi in pietra lavica, al suo interno ha stupendi dipinti sul soffitto, in uno dei quali è raffigurato San Vincenzo, che dà la benedizione al paesino…rimango con il naso all’insù per parecchi minuti ad ammirarli! Attira la mia attenzione anche un bellissimo organo ligneo a canne e le pareti della navata centrale e laterali, rivestite da uno zoccolo di piastrelle, con decori di pura impronta portoghese, ops sorry, però quel blu acceso stonava parecchio, con il resto dei colori nel contesto!
Usciamo dalla chiesa madre e proseguiamo il tour lungo le stradine in bugnato lavico, scendendo verso la spiaggia, la voce di un mare agitato riempe il silenzio e fa da sfondo alle nostre foto, lo amo particolarmente, sopratutto quando è nervoso, mi ricorda il mio bel mare di Calabria! Il litorale è ghiaioso non ha sabbia e proprio qui, con eccellenti condizioni di vento, i windsurfisti si distinguono per le loro performance e i surfisti cavalcano le onde con destrezza spettacolare! Per quest’ultimi è un paradiso, la migliore destinazione come meta delle loro vacanze, tanto da raggiungerla, da ogni parte del mondo!
Attira la mia attenzione un ponte dalla struttura di protezione alquanto futuristica, a mio avviso stona un attimo con il contesto dello scenario, ruoto ancora su me stessa per ammirare cosa mi circonda e dal lato del villaggio sulla sinistra, alzando lo sguardo, sulla collina, si staglia la sagoma di un campanile altissimo, scopriremo sulla guida, che si tratta di quello appartenente alla cappella Pico da Cova, ci era sfuggito…peccato! Scorgo anche, proprio adiacente al ponte una piccola nicchia, con un crocifisso, fu costruita nel 1694 proprio sul punto in cui si narra, che San Vincenzo sia apparso, (come vi accennavo all’inizio), molto suggestiva! Da cenni storici del luogo, apprendiamo sempre dalla nostra fedele Lonely Planet, che li vicino vi erano le Grotte di Sao Vicente, testimonianza di una eruzione che si verificò circa 400.000 anni fa, ma il tempo che abbiamo a disposizione, ahimè non è sufficiente per visitarle, va beh…un buon motivo per ritornarci, per cui faccio le ultime foto e riprendiamo la nostra “Ferrari” alla volta del prossimo luogo da visitare.
Siamo di nuovo nelle tortuose strade in salita e a picco sul mare, sempre attraversando trasversalmente l’isola, verso una delle zone turistiche più emblematiche di Madeira, un altro altopiano nel nord dell’isola. Riserva di molte attrattive per i visitatori. anche la nostra prossima tappa, sarà un paesaggio di montagna con un verde lussureggiante a simbolo distintivo, dove si possono fare anche affascinanti sentieri escursionistici, nella rigogliosa foresta Laurissilva, la foresta di Lauri. Per le sue ricchezze naturali, il paesino che andremo a scoprire, è stato classificato, riserva della biosfera mondiale dall’UNESCO.
Ebbene…eccovi svelata la nostra prossima meta, è Santana! Luogo che vive essenzialmente di agricoltura e artigianato e che ci consente di fare un tuffo in una parte dell’isola, dove la tradizione è ancora viva e immutata, richiamando in maniera contemporanea, la cultura del passato, con le tracce evidenti impresse nei suoi luoghi. Santana offre un patrimonio naturale davvero da fiaba, come ad esempio: il suo parco tematico, il museo del vino e della vite e le famose “case di Santana”, graziose, piccole e tradizionali, con i tetti di paglia.
Ci colpisce subito questa attrattiva principale, piccolissime dimore a forma di piramide, deliziosissime dai colori vivaci, con i tetti tutti in paglia e le ortensie che abbondano rigogliose e curatissime nei giardinetti intorno al loro perimetro. Questo fiabesco villaggio, sembra che sia uno di quelli venuti fuori dalle pagine di un libro di novelle infantili, davvero mi sento come nel racconto di Pollicino! E’ possibile entrare e visitarle, gli abitanti sono molto ben disposti e cordiali, anche perché poche, se non una o due al massimo, che sono ancora abitate da persone anziane, conservano la loro destinazione d’uso originaria, vale a dire dimora di vita, la maggior parte rimanente ha ingresso assolutamente libero, perché è stata convertita in piccoli negozi di souvenir. Mi avvicino per curiosare e la proprietaria che staziona sull’uscio, mi viene incontro, mi accoglie e si premura subito, nel mettermi il loro caratteristico copricapo, prontissima e contenta di farsi fotografare. Con un sorriso smagliante si posiziona di fianco a me, clic et voilà foto di rito…wow bella, ovviamente lascerò qualcosa in danaro nel suo cesto, messo su una sedia ad hoc! Mi son “persa” in seguito come sempre, all’interno di quelle minuscole abitazioni, fra i gadget tipici, i magneti e altre minuterie accattivanti!
Curiosità: a Santana si svolge ogni anno, uno dei più grandi Festival di Folklore tradizionale e precisamente nel mese di luglio, dove molti gruppi di ballerini provenienti da tutta l’isola vi partecipano, pensate…le danze vanno avanti per ben 48 ore! Lasciamo le casette e ci spostiamo sul lato sinistro della piazza, dove campeggia sempre di un bianco candido, l’edificio del Comune. lateralmente annesso ha un bel chiostro, con al centro una fontana quadrilobata, cinta in terra, da massi dipinti artisticamente, uscendo dal portico attira la nostra attenzione, un presepe carinissimo, allestito sempre con materiali che madre natura offre!
Finiamo l’escursione con le foto al centro della piazzetta, risaltano gli orci in terra cotta, che avrei portato volentieri a casa, una composizione veramente originale, mista a pietre laviche! La piazza è stata inaugurata e intitolata, dal presidente regionale di Madeira nel 2001, come la targa presente lo ricorda.
Ok si va è ora…rientro alla base, direzione Funchal! Scesi dalla montagna, lasciati i tornanti a picco sull’Oceano, imbocchiamo la strada a scorrimento veloce, che costeggia dall’alto il mare e che ci condurrà fino al terminal crociere. Non posso non notare sopra noi, anzi ci passiamo sotto, la pista dell’aeroporto di Funchal, me ne duole per chi ha paura, ma è annoverato tra gli aeroporti più pericolosi al mondo! Come potrete evincere dalle mie immagini, è realizzato su di una piattaforma di cemento armato sorretto da pilastri, ed ha una pista veramente molto corta, anche se di recente è stata allungata di alcune centinaia di metri, non aggiungo altro, le immagini sono abbastanza eloquenti! Non credo che sceglierò mai un aereo per ritornare a Funchal, semmai decidessi, opterò per un mezzo solo via mare, di sicuro!

In prossimità di Funchal un po di traffico rallenta il cammino, noi ne approfittiamo per una sosta direi anche obbligata…un panorama da paura e un tramonto, abbracciano la sagoma della nostra casa lussuosa galleggiante assieme ad un altra nave, non si può perdere, va fissato in una foto, di modo da ricordarcelo, quando il ricordo sbiadirà!
Man mano che ci avviciniamo al Paseo do Mar, MSC Armonia fa capolino, la immortalo attraverso il parabrezza e poi alzando lo sguardo, sgorgo la cabinovia che porta su a Madonna Do Monte, meta già vista in occasione di una precedente crociera! Ok ore 20.00…direzione Rent a Car per consegnare l’automobile e poi rientrare nella nostra bella dimora. acquatica.
Giunti al terminal, al suo interno fisso con la fotocamera i portantini e il loro Toboga! Il tipico cesto che un tempo serviva per trasportare la frutta, dal monte di Funchal a valle e che ora è diventata una attrazione turistica, in numero di due persone alla volta, vi ci fanno sedere dentro e poi vi spingono giù per la ripida discesa, fino quasi alla zona residenziale della città, governandoli soltanto con l’uso dei loro piedi a mo di freno e di cime per direzionarli! Aiuto…li ho visti in azione anni addietro, in occasione di un altra crociera…no…non ci salirei mai, son troppo fifona! Vi metto un paio di foto, che risalgono comunque alla mia crociera fatta tempo fa e non questa, per farvi un idea dello strano mezzo turistico,
Eccoci a bordo, viste dal sun deck di MSC Armonia le luci della costa sono uno scenario bellissimo, ci concediamo alcuni minuti per ammirarle e fotografarle, poi caffettino e sigaretta al casinò e di corsa in cabina per il consueto cambio d’abito, mise super elegante perché è la serata di gala…e si va al ristorante a cenare.
Dopo cena passeggiata nei vari saloni dei deck, scambi di chiacchiere e battute con amici on board del mio gruppo ma anche del crew, compreso il carissimo Luigi Tronfo I° Commissario di bordo, Ci fermiamo dopo al Lounge, partecipando ai giochi e allo spettacolo, infine scatenamento consueto in discoteca! La giornata volge alla fine, attendiamo la partenza che avverrà intorno alle tre di mattina, qualche foto e poi a ninna.
E la nave va!
The End…arrivederci alla prossima meta in crociera! 😉
(Foto reportage in fase di correzione per un aggiornamento di word press che ha scombinato testo e foto, mi scuso per gli errori e il momentaneo disagio).
2 Responses
loredana
complimenti sempre belle e utili le tue recensioni ed esperienze accompagnate da altrettanto foto.
Rita Cosentino
Grazie Loredana…bontà tua…felice che ti sia piaciuto il racconto! 🙂