FUGA D’INVERNO DALL’ALTRA PARTE DELL’ATLANTICO ALLA SCOPERTA DI TERRE INCONTAMINATE PARTENDO DA CUBA, POSIZIONE STRATEGICA E PUNTO DOVE CONVERGONO LE TRE AMERICHE! – 17 Dicembre 2016 – Parte terza: Isole Cayman Georgetown – Stingray City. Eccomi a raccontarvi la terza meta della mia scorsa meravigliosa crociera, abbiamo raggiunto l’arcipelago delle tre Isole Cayman che si trovano a Sud di Cuba e a nord ovest della Jamaica: la Gran Cayman con il suo capoluogo Georgetown e dove appunto attracchiamo, la Little Cayman e la Cayman Brac, Isole scoperte da Colombo che le chiamò Tortugas per via delle numerose tartarughe presenti in mare e poi rinominate Caymanes per la presenza di tantissime Iguane, precisamente le cosiddette Iguana Blu. Furono terre di corsari e pirati, prima di passare sotto la giurisdizione dei territori britannici d’oltremare e acquisire il nome definitivo di Cayman, queste isole sono considerate un paradiso fiscale e quindi rappresentano uno dei principali off shore del mondo, pensate hanno migliaia di banche, assicurazioni e fondi d’investimento e sono abitate da circa cinquantacinquemila abitanti.
Quindi come già detto arriveremo a Gran Cayman e rimarremo alla fonda davanti a Georgetown, che è il principale porto d’approdo per le crociere, in quanto è quello più turistico e ricco di Hotel. Ha lunghissime spiagge di sabbia bianco candido tra cui la famosissima Seven Mile Beach e per gli amanti dello snorkeling offre diversi diving center, che consentono di ammirare i fondali più belli del mondo. Anche alle Cayman la vita scorre lenta e all’insegna del relax a 360 gradi, questa isola trabocca di turisti tra Dicembre e Aprile, periodo clou dell’afflusso e noterete un atmosfera molto americana, ma non disorientatevi sarà divertente girare in città fra gli eleganti negozi di souvenir, le tante gioiellerie dove ammirare diamanti da svariati carati, orologi delle marche più famose e in auge, cristallo inglese o comprare abiti delle griffe più rinomate, ma attenzione i prezzi sono abbastanza alti! Curiosità: nonostante sia un luogo molto turistico e all’avanguardia, il topless è vietato ed è vietato stare in costume al di fuori delle spiagge, è vietato anche raccogliere coralli, conchiglie o spugne dai fondali marini, le leggi sono severe e le sanzioni altrettanto alte, fino ad arrivare anche alla prigione…quindi occhio! Per la loro etica religiosa e per il legame con l’Inghilterra, sono apprezzate ed è buon costume lasciare le mance, in più i residenti apprezzano la modestia e la gentilezza…ricordate ciò! 😉
Per questa isola, abbiamo prenotato un escursione guidata targata MSC Crociere e denominata: “incontro con le razze”, ci affidiamo sempre a loro quando i tempi son ristretti e si devono raggiungere mete distanti dal porto. Vi do una dritta! Sul sito ufficiale trovate ovviamente le escursioni per località e crociera, ma ovviamente ci sono elencate quelle più salienti, vi consiglio di scegliere e prenotare un escursione, una volta a bordo nave, perché sul Tour Magazine che vi lasceranno in cabina, ma che potete trovare anche in reception richiedendolo, ve ne sono elencate con prezzi relativi molte di più. Come vi anticipavo e come potete evincere dall’immagine sotto, noi abbiamo scelto quindi l’avventura con le meravigliose creature marine, nelle informazioni su questa uscita, lo stampato evidenzia che non è adatta a chi ha problemi motori e signore in attesa oltre il quinto mese. Si va ovviamente indossando il costume sotto gli abiti ed è necessario portare una protezione solare e il telo mare, da dire che il tour, ma d’altronde come tutti, potrebbe essere cancellato per il sopraggiungere di improvvise condizioni meteo avverse, mettetelo in conto quindi e state tranquilli che in tal caso vi verrà rimborsato il costo. Infine gli organizzatori hanno sulla barca un gran numero di maschere subacquee, di cui potrete usufruirne gratuitamente per fare lo snorkeling, inutile portarvene una vostra al seguito.
MSC Opera si ancora alla fonda e i tender iniziano a fare la spola verso terra per condurre i passeggeri al molo di Georgetown, Il tempo è stupendo e c’è un sole caldissimo. La nave inizia velocemente a svuotarsi mentre noi finiamo di fare colazione con calma, abbiamo il ticket priority quindi niente fila in caso ci fosse, terminiamo di pasteggiare e ci avviamo senza fretta al deck di sbarco. Son carica di adrenalina mi entusiasma parecchio il poter nuotare con questa specie marina, amo davvero stare a diretto contatto con i leggiadri abitanti del fondo oceanico, non avrei mai pensato di poter provare nella mia vita, anche questa emozione esclusiva.
Sbarchiamo scendendo la gangway appesa alla fiancata della nave e entriamo aiutati dai gentili addetti nel tender. Al posto di comando per governare l’imbarcazione c’è il bravissimo e professionale Giovanni Luiso, ci scambiamo un sorriso in segno di saluto ed io prendo posto come sempre in una posizione che mi consente al meglio di far foto e si va verso il molo della capitale di queste isole. Si va dunque a Georgetown che conta circa 21.000 abitanti ed è sede dell’aeroporto principale, l’Owen Robert, unico per poter raggiungere oltre Gran Cayman una volta atterrati, anche le altre isole tramite mezzi di mare appunto che partono da questa cittadina.
Arriviamo al molo, con noi c’è a capo la dolcissima e brava Serena Colluto, MSC responsabile per la conduzione del gruppo in escursione, apro una parentesi consentitemelo, devo fare un applauso a questi ragazzi che lavorano a bordo sono davvero eccezionali, lo meritano proprio…grandi! Paletta identificativa MSC in mano a Serena e in alto ben visibile, ci riunisce in una parte della piazzetta antistante il molo di Georgetown, in attesa che tutti i partecipanti arrivino ed io nel mentre osservo il circondario. La città è affollatissima di turisti ed altri croceristi che sono sbarcatati da una altra nave da crociera, noto anche la miriade di negozi duty free e mi accorgo che questa cittadina conserva intatto lo stile coloniale nei suoi edifici, tutte costruzioni colorate ma eleganti e molto simili fra loro, ordinata e con strade dritte, lineari e noto anche molto pulita. Intanto il gruppo si è formato ed è completo di tutti i partecipanti, formiamo una fila ordinata e capitanati in testa sempre da Serena, ci avviamo al pullman che ci porterà a destinazione.
Vi avverto che è un escursione in lingua inglese, per cui anche il driver del pulmino che vi spiega quello che vedrete durante il tragitto lo fa in lingua anglofona, Troverete comunque specificato nel foglio di prenotazione, che questa escursione non è in lingua italiana, sappiate che anche i proprietari dell’imbarcazione parleranno e si relazioneranno con voi in inglese. Per quanto mi riguarda comprendendo la lingua e per me nessun problema, ma ovviamente voi regolatevi in caso non comprendete l’inglese, tuttavia vi assicuro comunque che vale la pena farla, in quanto quello che ascolterete in inglese è minima cosa, c’è più da vedere e sensazioni da provare, piuttosto che ascoltare e poi c’è sempre qualcuno nel gruppo che comprende e può tradurvi cosa dicono compreso Serena di MSC. Dopo circa venti minuti di viaggio in transfer giungiamo a Morgan Harbour dove ci attende una grossa motobarca equipaggiata per lo snorkeling e che ci porterà alla secca di Stingray City. Morgan Harbour è un piccolo porto turistico che si trova a West Bay, scorgiamo ai vari moli ancorate in attesa di altri escursionisti, diverse imbarcazioni come la nostra, è un località in prevalenza frequentata per vacanza che ha numerosi Hotel, ristoranti e locali notturni, molto carina davvero.
Cosa importante che mi son dimenticata di dirvi, portatevi una custodia impermeabile per la vostra fotocamera e lo smartphone, per poter fare le spettacolari foto subacquee o a pelo d’acqua, In ogni caso vi informo che i proprietari della barca provvedono anche a questo, ma per una foto chiedono 20 dollari e poi ve la mandano via email. Facciamo conoscenza con i simpatici possessori del natante che sono mamma e due figli e vediamo che a bordo avremo anche acqua e succhi a volontà compresi nell’escursione. Si parte così alla volta di Stingray City, un bancale di sabbia in pieno Oceano profondo più o meno un metro e mezzo, con l’acqua che vi arriverà un po più su della cintola compatibilmente con la vostra altezza, tanto da poggiare tranquillamente con i piedi sul fondale. In questa baia avremo la possibilità di nuotare e accarezzare delle meravigliose creature marine gigantesche, le Razze della specie Pastinaca dal nome Dasyatidae e che addirittura possono raggiungere anche i tre metri di apertura alare! Sole splendente su noi e navighiamo cavalcando allegramente le onde che spesso ci bagnano con i loro schizzi, quando la prua le fende.
Ammiriamo durante la navigazione lo sconfinato Oceano e facciamo anche tante foto, una è di rito con la bella e dolce Serena di MSC, così la traversata trascorre veloce tra scatti e ammirazione del mare che ci avvolge con il suo odore forte di salsedine e ci ritroviamo quasi a destinazione, anche questa volta ho una gioia pari ad una bimba per l’esperienza che andrò a vivere! In prossimità del sito subito noto con mio grande stupore, che la zona pullula di barche simili alla nostra, stracolme di persone e a tutta manetta quasi facciamo una gara a chi arriva primo in prossimità della secca, navigando veloci affiancate…vi assicuro divertente da morire! Ci avviciniamo dunque alla più grande laguna costituita da acqua salata e vicina ad una barriera corallina che crea una distesa di mare calmo, chiaro e cristallino e appunto acqua poco profonda. Si narra che in questa zona i pescatori pulivano il pesce pescato e buttavano in mare le parti scartate e le razze sentendo l’odore degli avanzi di pesce attratte arrivavano a flotte per nutrirsi, con molta facilità dunque avevano di che sfamarsi senza dover andare a caccia nei fondali. Per cui ogni qualvolta sentivano il rumore del motore delle barche lo associavano al cibo e si radunavano in questo specchio di mare, hanno imparato così a non aver paura dell’uomo e da allora fino a tutt’oggi stazionano sempre in questa baia considerandolo il loro habitat migliore. L’attrazione viene mantenuta anche grazie ai proprietari dei natanti che continuano a portare cibo alle razze, sovente li si vede con secchi pieni di gamberi e altro pesce, che gettano in mare per nutrire questi meravigliosi esemplari facendoli così permanere sempre in questa zona.
Questa secca in mezzo all’Oceano è stata appunto chiamata Stingray, dal nome originario del gruppo di appartenenza dei pesci cartilaginei come queste Razze bellissime. Eccoci arrivati, ci siamo ma che meraviglia il luogo è affollatissimo! Ci ancoriamo dopo essere entrati nella circonferenza di un cerchio formato da altre barche ferme e già intravedo nell’acqua trasparente e cristallina i primi esemplari spettacolari, che emozione poterli fotografare mentre nuotano! I proprietari della barca ci danno iniziali indicazioni indispensabili prima di farci entrare in acqua e così dopo aver appreso le informazioni, preleviamo dalla cassa ognuno di noi una delle numerose maschere subacquee e assieme agli altri scendiamo in mare dalla comoda scaletta di poppa. Si è alzata una lieve onda, ma non importa è assolutamente divertente…l’acqua è davvero caldissima che spettacolo, mi immergo ed ecco che alcune eleganti razze quasi come a volare sotto il pelo dell’acqua agitando le loro parti alari laterali, mi si avvicinano e iniziano a girarmi intorno sembra vogliano farsi notare, un modo di porsi simile ai nostri cagnolini domestici…sono davvero enormi aiuto, che sensazione ed emozione visiva unica!
La cosa che faccio subito e prima che arrivino gli altri del gruppo e sopratutto perché anche la custodia impermeabile in cui ho lo smartphone è ancora nitida e pulita, è quella di immortalarle sott’acqua, ci riesco e loro quasi come modelle nuotano stazionando sul posto senza allontanarsi, come abituate a farsi fotografare tanto da mettersi in posa ferme, davvero non so descrivere cosa ho provato è pazzesco ammirarle! Ben presto diventiamo numerosi, tutto il gruppo che era in barca si è riunito e siamo in ammollo, le guide esperte ci danno le altre indicazioni comportamentali verso queste creature e ci dicono di disporci in cerchio, la proprietaria della barca in inglese ci spiega cosa fare e cosa non fare nei confronti delle Razze, ovviamente anche se non sono aggressive, vanno rispettate e non vanno trattate come giocattoli. Spiega di non sollevarle troppo fuori dall’acqua, ma di mettere le mani sotto le ali delicatamente e portarle non più in alto del pelo d’acqua e ci raccomanda sopratutto di non toccare la coda che ha gli aculei retrattili, ma state tranquilli voi non fatelo ma comunque la razza se non rileva di essere in pericolo è assolutamente innocua, attenzione anche a non pestarle se nuotano radendo la sabbia.
Ed eccoci finalmente a contatto diretto, tocchiamo con le mani questa specie marina meravigliosa, accarezzarle e sollevarle leggermente da la sensazione al tatto di un qualcosa di velluto morbidissimo! Mi fa tanta tenerezza essere guardata da quegli occhioni dolci che ha sul dorso, realizzo che sono davvero tranquille e contrariamente a quanto si dice di questa specie, almeno queste non sono aggressive ma assolutamente docili e felici di farsi accarezzare, prova ne è il loro spontaneo avvicinarsi. E’ stupendo amici, si vede chiaramente che si trovano a proprio agio al nostro contatto, sempre aiutati dalle guide esperte che le conoscono bene facciamo amicizia e le osserviamo, ma gli diamo anche un bacio sull’apparato boccale che si trova sulla parte inferiore del loro corpo, infatti questa specie non vede cosa mangia, ma ha un olfatto spiccato che le guida, peccato davvero che mio figlio non abbia fatto in tempo ad immortalare questo kiss fuori dal comune, in quel preciso momento in cui avveniva. Ovviamente sappiate anche che conviene fare movimenti lenti in loro presenza e non agitati, se adottate questa pratica vedrete che come gattini che fanno le fusa si strusceranno sul vostro corpo per fare amicizia, ma anche fiduciose mangeranno un gambero proprio dalle vostre mani, così come fa un animaletto domestico.
Curiosità: questa specie quando rileva un pericolo si insabbia per nascondersi, un altro motivo per cui bisogna fare molta attenzione a dove si mettono i piedi, onde evitare di pestarle, La proprietaria della barca ci spiega anche come distinguere le femmine dai maschi, le Razze più grandi sono le femmine mentre quelle di misura leggermente inferiore sono i maschi, ma abbiamo visto anche i piccoli. Continua dicendoci che questi bellissimi esemplari marini vivono fino a circa 20 anni in tutto, la specie è ovviamente protetta, infatti i residenti del luogo le preservano in maniera ferrea oltre ad amarle, da tenere presente che per loro sono una fonte economica, in quanto rappresentano un importante attrazione turistica per chi è in visita sull’isola, ecco perché tengono particolarmente a queste leggiadre creature e alla conservazione della specie.
Vi faccio presente che questa è un escursione davvero molto ambita un must e siccome anche il costo non è elevato, vi consiglio di prenotarla subito una volta a bordo e appena saliti a inizio crociera, per non rischiare di rimanere senza posto. Va a ruba e affermo che ne vale assolutamente la pena se amate questo genere di avventura. per me è stata dopo le Mayfield Falls un altra esperienza che mai avrei immaginato alla mia età di provare…unica ed eccezionale! Come eccezionale è stato ritrovarsi in uno specchio d’acqua sconfinato ma al contempo reso circoscritto da un cerchio di persone e barche che lo delimitavano e affollavano, credo che le foto all’interno di questo mio reportage possano farvene rendere conto, sembrava di stare non in mezzo all’Oceano, di fatti dalla secca non si vede terra se non lontanissima, ma sembrava appunto di stare sul corso principale di una città nel giorno di festa! Sono gli ultimi minuti in questa baia stupenda e ci condediamo anche schizzi giocosi fra noi in acqua e foto, smossi a tratti da onde che ci travolgono e giù tante risate! 😀
E il tempo come sempre nelle cose piacevoli è volato e si fa ora, purtroppo bisogna rientrare al porto di Georgetown. Risaliamo sulla barca e dopo esserci dissetati, asciugati e rivestiti, ripartiamo alla volta di Morgan Harbour, avremo circa 40 minuti di navigazione prima di arrivare al piccolo porto dove ci lascerà la barca, porto in cui troveremo sempre il pulmino ad aspettarci che ci ricondurrà al molo della città caymana e dove alla fonda è attraccata MSC Opera. Durante la navigazione la proprietaria dell’imbarcazione equipaggiata di PC portatile, scaricherà le foto da lei fatte con la sua fotocamera durante la nuotata nella baia con le Razze e le farà vedere agli interessati, prenderà anche eventuali accordi e nominativi con relativi indirizzi email per chi vorrà comprarle. Non so dirvi se fa un forfait di costo se prenoterete più di una foto, ma so per certo che le vendeva a 20 dollari ciascuna. ne so dirvi con sicurezza se le riceverete tramite la posta elettronica dopo averle pagate in anticipo sull’imbarcazione, in quanto io non ne ho usufruito. Tuttavia visto che questo servizio viene offerto dai proprietari della barca da diverso tempo, credo sicuramente che sono affidabili e assolveranno all’impegno, magari per sicurezza informatevi da qualcuno che le ha già acquistate con questo sistema, basta cercare su internet e con tutta probabilità troverete info.
Arrivati a Morgan Harbour saliamo sul nostro transfer che ci riporta a Georgetown e ci lascia al punto di riunione iniziale. Siccome abbiamo ancora un po di tempo fino all’ultima corsa del tender per rientrare in nave, facciamo un giro per una breve e veloce scoperta di questa cittadina. La si può visitare tranquillamente in autonomia e a piedi perché non è molto grande e le zone più attrattive sono una di fianco all’altra, in prevalenza troverete molti negozi di lusso come vi ho già anticipato all’inizio racconto e tantissime banche, assicurazioni e gioiellerie. Per chi invece ha molto più tempo, può visitare le rovine di Fort George, un antica fortezza eretta per difendere l’isola dagli attacchi dei pirati, un enorme maniero caraibico del 700, oppure visitare il Cayman Island National Museum, che si trova nell’edificio più antico della città, oppure ancora il Cayman Maritime Treasure Museum con una vasta esposizione di tesori marini, infine se preferite il mare, potete recarvi in direzione di West bay e godere della lunghissima e bianca Seven Mile Beach.
Bene…occhio all’orologio ed è ora di avviarci, il tender è li ad aspettarci e ci mettiamo in fila, superiamo i controlli ed ecco che siamo a bordo del mezzo che ci condurrà in nave, al timone sempre il bravo Giovanni che si presta anche per una foto ricordo e un saluto, gas al motore e si parte, mare calmissimo e sole sempre splendente.
Brevissima traversata marina ed eccoci a bordo! Spuntino consueto al buffet, un caffè ottimo un attimo di relax e poi via in cabina a cambiarsi per la serata…e si ricomincia a godere della vita di bordo, teatro time e foto con il simpatico bravo e professionale Cruise Director Javier Mora, cocktail di benvenuto con il Comandante e gli Ufficiali e cena di gala!
E proprio in occasione del cocktail mi intrattengo con gli amici Ufficiali e il Comandante, persone stupende è un piacere davvero interagire con loro, non posso ovviamente fare a meno oltre che discutere di crociere, di aggiungere foto in loro compagnia alla mia collezione di immagini ricordo sulle crociere. Inizio con la dolcissima Angela, Guest Event Manager che ha coordinato tutte le mie interviste on board, proseguo con l’altrettanto dolcissima Sara, Guest Relation Manager che mi ha coadiuvato in tutto e proseguo in Discoteca con l’eccezionale Comandante Raffaele Iaccarino, con il Deputy Elio Schiano e Deputy Attilio, con l’affettuosissimo amico Giuseppe D’ambrosio Cruise Director Assistant…
…con il professionale e attento Michele Bellino Hotel Cruise Director, con la bravissima Cruise Escursion Consultant e gli eccezionali ballerini cubani. Mi scuso ma davvero in questo momento mi sfuggono i nomi di quest’ultimi, non me ne vogliano alla mia età la memoria ogni tanto fa cilecca, persone altrettanto dolcissime e bellissime! Conclude il tutto con un saluto, un brindisi bene augurante da parte del Comandante e di tutti gli ufficiali…prosit e viva…viva…MSC Crociere!
Dopo il cocktail si va a cena…foto ricordo omaggio per la classe di merito a cui apparteniamo, si gustano delle ottime pietanze e poi ci tuffiamo come sempre nel by night dei Lounge on board e il mio Gran Capo Augh approfitta tra un ballo e l’altro…per avere un paio di foto ricordo con la bellissima insegnate di ballo cubana! La notte è lunga e si prosegue con il divertimento fino all’alba.
The end del racconto e del reportage fotografico di questa terza tappa. Questa escursione in un altra isola meravigliosa meta della mia bellissima crociera è giunta al termine. Vi do appuntamento alla quarta tappa, vi porterò in Messico la prossima volta e precisamente a Cozumel.
Stay tuned…e la nave va! 😉
2 Responses
Serena Passaponti
Questa escursione è davvero fantastica, noi l’abbiamo fatta quando siamo stati sulla Divina. Mio figlio aveva 10 anni e all’inizio era un po’ intimorito dalle razze ma poi è riuscito a scendere e a fare il bagno anche lui. Come dicevi noi abbiamo usufruito del servizio delle foto a pagamento. Ne abbiamo prese diverse, non ricordo il prezzo, erano care ma ci ha fatto un prezzo forfait e non 20 $ a foto… Ho lasciato l’email e lei ha effettuato l’invio davanti a me alla email che le ho dato, quindi ero sicura che lo avesse fatto. Comunque mi aveva lasciato il bigliettino con tutti i loro contatti se ci fossero stati problemi e non ci sono stati. Di sicuro rifaremo questa escursione con Opera il prossimo Natale!!! Ciao e grazie ancora dell’utilissimo reportage.
Rita Cosentino
Ciao serena 🙂 si concordo il bagno con le razze è un esperienza unica davvero! Meglio così allora per la questione foto 😉 Grazie a te per aver letto il mio fotoracconto!