ALLA SCOPERTA DI UNA CITTÀ COLONIALE DICHIARATA PATRIMONIO STORICO E ARTISTICO, APPARTENETE AD UNA DELLE MERAVIGLIOSE ISOLE FACENTI PARTE DELL’ARCIPELAGO DELLE CANARIE! – Dicembre 2014 MSC Armonia – Il quinto giorno di crociera lo trascorriamo navigando sotto un bel sole e un mare calmo e assaporando tutta la vita di bordo, con la sua animazione gli spettacoli meravigliosi e il cocktail Soci Club con il bravissimo Comandante Iaccarino. Giungeremo l’indomani a La Palma, quest’ultima è un isola che viene denominata Isola Bella, Isla Bonita, perchè è la più verde delle Canarie, una sorta di oasi naturale che è stata dichiarata Riserva della Biosfera dell’UNESCO, il nome originario di quest’isola era Benahoare tradotto: la mia terra e i primi ritrovamenti risalirebbero addirittura al V secolo avanti Cristo, noi attraccheremo nel suo capoluogo. ossia Santa Cruz De La Palma.
Il giorno seguente in perfetto orario MSC Armonia attracca al Puerto de Santa Cruz De La Palma, una interessante città dalla tradizionale architettura canaria, piccola ma graziosissima e dall’aspetto tipico marinaro. Il tempo è nuvolo ma per fortuna non piove, ci consoliamo perché un tiepido sole fa capolino a tratti. quindi anche se la temperatura non è caldissima, si sta bene ugualmente con un giubbettino leggero. Questo comune spagnolo che anche se è parte della provincia di Santa Cruz de Tenerife, come vi anticipavo è ugualmente capoluogo della stessa isola ed è una città sul versante orientale all’interno del bordo della caldera vulcanica, possiede un ricco patrimonio artistico con edifici in stile Rinascimentale, Barocco e Neoclassico, tutti facenti parte del centro storico che si snoda all’interno della cittadina.
Sbarchiamo dopo la consueta lauta colazione al buffet e una volta a terra, veniamo accolti con un saluto di benvenuto da due ragazzi deliziosi in costume folkloristico locale, ci omaggiano di una mappa di Santa Cruz e di un garofano bianco, Un occhiata quindi alla cartina e stabiliamo il tour da fare per scoprire questa città, una volta usciti dal porto, superiamo le due rotatorie e sulla destra imbocchiamo l’Avenida Marittima, la nostra prima meta sarà Il Castillo de Santa Catalina, a 10 minuti di cammino a piedi dal porto e che si trova proprio davanti la barriera di massi frangiflutti sulla spiaggia.
Durante il percorso ci soffermiamo per qualche foto con lo sfondo delle stradine lastricate che conducono al centro storico e che visiteremo in ultimo, come a cornice adorne dei bei palazzi ognuno di un colore diverso e tipicamente spagnoli, con le facciate su cui spiccano gli affascinanti balconi in legno, ricchi di fregi anch’essi verniciati con colori brillanti e che hanno conservato l’antico splendore intatto. Questa cittadina ha circa 17.000 abitanti ma oltre il suo bellissimo centro storico adagiato quasi sul mare, si estende verso la montagna fino a raggiungere un altitudine di 1800 metri, uno spettacolare anfiteatro montano che la racchiude quasi in un abbraccio e che per chi ha più tempo offre escursioni accattivanti.
Ed eccoci arrivati al Castillo, delle tante erette fra bastioni e mura per difendere Santa Cruz de la Palma dagli attacchi dal mare, è l’unica fortificazione di grandi dimensioni rimasta in città. L’ingresso è libero, attraversiamo la porta lignea ospitata in un arco facente parte del muro in pietra lavica, su cui è presente lo stemma con le armi reali e ci troviamo nell’ampio spazio interno. La pavimentazione è rigorosamente in pietra e la sua cinzione è un possente muro intervallato come in tutte le fortificazioni dagli spazi che alloggiano i cannoni, spazi da cui ammiriamo come in un quadro antico, in lontananza, la nostra lussuosa dimora galleggiante. Prima della sua distruzione dovuta agli attacchi ma anche alle devastazioni del mare, il Castillo aveva una forma ellittica con una torre circolare centrale, l’ultima ricostruzione ci mostra una forma quadrata delimitata da bastioni a punta di diamante. Il Castillo ha una prigione e un locale armi e dimora dei soldati, la proprietà apparteneva un tempo all’esercito e precisamente fino al 1950 e fino al 1808 ha ospitato un plotone di guardia composto da dodici soldati, tant’è che venne denominato: “sua maestà 12”, attualmente la fortezza è stata rilevata da privati.
Saluto alla militare dalla garitta in pietra e terminiamo la nostra visita al Santa Catalina, ne usciamo e proseguiamo per Calle Castillete verso un altra piccola fortificazione ma non per questo meno importante per santa Cruz. Attraversiamo l’Avenida la Nieves e ci inerpichiamo su per calle Questa Le Incarnacion, la nostra prossima meta sarà il Castillo de la Virgen risalente al sedicesimo secolo e il cui ingresso per la visita anche qui è libero. A differenza dell’altra fortezza in pietra viva, questa è stuccata di un bianco candido che mi ricorda tanto le case greche, è situata nell’omonimo quartiere dell’Incarnazione ed è un altra postazione difensiva della città, l’area è dotata di cannoni e un tempo aveva anche due locali che servivano alla manutenzione degli stessi. Ad oggi questi pezzi di artiglieria militare vengono messi in uso una volta ogni anno, per sparare due colpi di cannonate in segno di saluto in occasione dei festeggiamenti della Virgen. la fortezza è di proprietà del vescovato di Tenerife, però il Comune di questa cittadina è responsabile della sua manutenzione. Costituisce un punto di osservazione sul nord di Santa Cruz de la Palma davvero suggestivo, infatti è molto frequentato dai turisti per il belvedere da cui si gode una meravigliosa vista del circondario, anche da qui colgo con lo sguardo e immortalo con il mio obiettivo MSC Armonia. Ma nello scrutare verso il basso, dall’alto scorgiamo un qualcosa di veramente storico e originale, proprio nel bel mezzo della via che discende verso il mare…c’è un galeone! Mi faccio immortalare nella garitta…ops mi attirano particolarmente…e ci avviamo per scendere in piazza Alameda e scoprire el barco!
Ridiscendiamo da calle Questa Le Incarnacion soffermandoci a fotografare queste vie davvero colorate per le loro costruzioni variopinte e dallo stile coloniale…vi assicuro non una dello stesso colore dell’altra! Quindi entriamo nel vero e proprio centro storico de la ciudad andando da nord verso sud, devo dire che questa cittadina è molto tranquilla, anche perché ancora non ha un turismo di massa che la affolla, è conosciuta a pochi come poche Compagnie croceristiche la inseriscono negli itinerari, quindi visitabile in tutta tranquillità senza caos. Curiosità: da golosa di dolci vi informo che la pasticceria di Santa Cruz de la Palma è unica, se vi soffermate nei suoi negozi di dolci, potrete gustare le famose marquesote, si tratta di pasticcini a forma di diamante che sono a base di miele e mandorle, senza tralasciare le ciambelline ai fichi altrettanto gustosissime, vere delizie per il palato e di sicuro bombe caloriche che sono un attentato alla linea!
Arrivati in plaza, imponente ecco a voi el barco de la Virgen! Una replica della Santa Maria di Colombo, perfettamente costruita fedele all’originale ma che apparentemente può sembrare tutta in legno ed invece ne è soltanto rivestita all’esterno, in sostanza è stata realizzata in cemento. La costruzione della caravella risale al 1940 e gioca un ruolo fondamentale nella festa della Bajada de la Virgen, il più grande e importante evento che si tiene sull’isola di Palma, infatti la nave è strettamente correlata e costituisce un legame con la fortezza omonima su in alto da dove la osservavamo prima. Ospita al suo interno il Museo Naval, che è aperto tutti i giorni da Lunedì a Venerdì dalle 10.00 alle 17.00, il sabato e la domenica o i giorni festivi dalle 10.00 alle 14.00, il costo di entrata è davvero irrisorio 2€.
Alla sua realizzazione hanno contribuito oltre i costruttori, anche i discendenti dei marinai di allora e i collezionisti di oggetti marittimi dell’epoca, una volta entrati abbiamo ammirato tante mappe d’epoca, quadri di scene marittime svolte nei Caraibi o nel Golfo del Messico, modellini di navi che risalgono al XIX secolo e costruite nei cantieri navali della città. Negli ultimi anni con l’avvento del turismo, costituisce il Museo più visitato di Santa Cruz, che dire trovarsi al suo interno mi fa sentire una Cristoforo Colombo in gonnella, infatti provo anche ad instaurare un “tacito” discorso con lui ma ahimè non riesco ad attirare la sua attenzione! Scherzi a parte vi assicuro che è da non tralasciare questa visita, la riproduzione in scala reale della caravella merita sicuramente, ogni particolare è stato costruito fedele all’originale compreso fregi intagliati, bompresso, scotte, cime, albero maestro, alberi, biscaccine, arredi delle cabine e tutto quello che allora era su un veliero come questo…non perdetevelo!
Finita la visita nella pancia della Santa Maria ci ritroviamo nella bella Plaza de la Alameda, un ampio spazio cinto da alberi di alloro indiano, palme e araucaria. Al centro campeggia un chiosco dall’impronta moresca e una croce di legno, eretta nel 1893 per l’anniversario dei 400 anni e che appunto ha dato alla città il nome di Santa Croce, Santa Cruz de la Palma. Ma il personaggio che mi incuriosisce di più e che ho visto spesso raffigurato sui muri o nelle vetrine dei negozi presenti in questa cittadina, è el nano di Santa Cruz, una scultura bronzea posta nel mezzo della fontana. Raffigura appunto un nano, ed ho scoperto leggendo sulla guida, che è molto amato dai residenti del luogo, oltre ad essere l’elemento di spicco nella festa della Bajada, l’autore della scultura è proprio un palmense, Luis Morena. Nel corso della festa questi personaggi danzano freneticamente una polka e a detta degli abitanti di Santa Cruz è davvero emozionante assistervi oltre che molto sentita, pensate un po, si commuovono nel momento in cui i ballerini si trasformano in nani. Un folk di questa isola del tutto particolare, vi confesso che ho cercato notizie sull’origine di questa figura simil Napoleone Bonaparte, ma sinceramente non ho trovato nulla di concreto, a dire il vero anche facendo domande in un negozio, il proprietario mi è sembrato reticente!
Prendiamo Calle san Francisco e proseguiamo nel cuore del centro storico che racchiude davvero meraviglie sorprendenti, arte, cultura, storia, tutto ciò che vediamo ci racconta il passato dii questa città! Fra il bianco candido di alcune facciate, spiccano quelle dai colori accessi e dai balconi così decorati da sembrare quasi merletti, elaborate finemente, queste particolari realizzazioni risalgono all’epoca degli immigrati spagnoli peninsulari e si possono ammirare in due stili diversi ma entrambi sotto l’influenza portoghese e sono: uno stile europeo appartenetene al nord della Spagna e uno stile musulmano portato dagli immigrati andalusi, ma tutti risalenti al XVI secolo. Una particolarità è che quelli coperti da persiane vengono denominati balcon de ajimeces, dall’arabo ajimeces significa due aperture. Facciamo qualche acquisto di souvenir del luogo e proseguiamo la nostra visita nel centro storico.
Eccoci arrivati nella storica Plaza San Francisco dalla forma trapezoidale, si affacciano su essa la chiesa e il convento dell’Immacolata Concezione, ogni 4 ottobre l’area si anima e affolla di gente, per la ricorrenza di San Francesco d’Assisi. Il convento ospita una scuola di musica e canto ed è inoltre anche museo insulare delle belle arti, ma il pezzo forte vi assicuro è la chiesa. E’ in stile rinascimentale, con uno stupendo soffitto a cassettoni, custodisce fra l’altro un gruppo scultoreo di tutto prestigio in arte fiamminga, Sant’Anna con la Madonna e il Bambinello, oltre la scultura del Signore che risale al XVIII secolo. Curiosità: i frati francescani sono stati i primi a mettere le fondamenta del convento, che in origine doveva essere un monastero e dopo aver vissuto per anni in capanne di paglia, iniziarono la costruzione pensandola come loro dimora futura.
Continuiamo la nostra passeggiata esplorativa e giungiamo in Plaza de Espana, la vera agorà della città, il centro religioso e sociale, con il palazzo del Comune e la Chiesa di San Salvador che è quella più importante per Santa Cruz. Anche questa in stile rinascimentale e anche qui annesso convento, quello di santo Domingo. Nella stessa piazza ammiriamo Casa Monteverde costruita per i ricchi signorotti omonimi e che ora è utilizzata per mostre e sede dell’Università UNED. Una fontana con lo stemma di Jeronimo De Salazar segna il centro dell’area, costui fu il governatore della città intorno al sedicesimo secolo, infine sempre in prossimità del centro sito, vi è la statua di Manuelk Hernandez Diaz, un politico importante risalente alla metà dell’ottocento, che diede l’apporto significativo alla cultura e all’istruzione degli abitanti di Santa Cruz De la Palma.
La nostra escursione giunge quasi al termine, ma non possiamo non soffermarci davanti al negozio de El nano, collocato sulla via principale si chiama il Nano E, qui potrete acquistare statuette di questo personaggio dal cappellone alla Napoleone Bonaparte in tutte le sue varianti, oltre che ammirare alle pareti foto che lo raffigurano e schede con spiegazioni sulla danza de los enanos, quest’ultima, come vi ho già scritto, è una sorta di polka dal ritmo veloce. Durante la manifestazione festiva, le figure iconiche escono in fila da una porta scenica e nonostante il pesante costume e il cappellone, volteggiano e saltellano agilmente a ritmo della musica, ho cercato incuriosita un video e su You Tube una volta trovato, l’ho guardato con interesse. Vi lascio il link è molto divertente, almeno per me da non profana e con tutto il rispetto per questa tradizione molto sentita dagli abitanti di santa Cruz De La Palma: danza de los enanos de la Palma.
Il tempo a nostra disposizione è terminato, si rientra a bordo! Ringraziamo il meteo che è stato clemente con noi, pur essendo nuvolo ci ha risparmiato la pioggia, si sale la gangway e entriamo in nave! Siamo a metà Dicembre inoltrato e la nave quindi è già deliziosamente addobbata per le feste natalizie, qualche scatto quindi qua e là on board e anche qualcuno panoramico dai deck all’esterno e mentre MSC Armonia molla gli ormeggi, in attesa della cena facciamo la nostra consueta capatina al buffet per un tè caldo e dei dolcini, l’ora è idonea. Due squilli di horn e la nostra dimora lussuosa e galleggiante salutando con la sua voce possente, lascia il porto di santa Cruz De La Palma.
La serata prosegue mentre si naviga verso nuove mete! Ore 20.00 cambio d’abito e pronti per il teatro, assisteremo a Nature…un tripudio di costumi e ballerini dalle performance eccezionali, senza sottovalutare gli altrettanto bravi cantanti della serata. La nave l’indomani attraccherà a Tenerife e molti sbarcheranno quindi consueti saluti finali, devo ammettere che è sempre davvero emozionante questo particolare momento quando sulle note del con te partirò, interpretata dai singer del cast teatrale, esplode un tripudio di coriandoli e stelle filanti con la conseguente standing ovation del pubblico.
La serata procederà con cena di gala e sfilata di torte flambè che ovviamente poi assaggeremo e si concluderà al Lounge con il karaoke time, presentato dalla bellissima e brava Teresa Lamberti capo animatrice di tutto prestigio. Aiuto mi son buttata nella mischia con una performance canterina…mi astengo dal commentare oltre in merito! 😉
Anche quest’altra meta di viaggio è stata bellissima e interessante, un grazie di cuore a MSC Crociere che ci da la possibilità di esplorare in poco tempo più angoli del globo terrestre e ammirare ogni giorno un panorama diverso, affacciati al balcone della nostra cabina, con Santa Cruz De La Palma un altro pezzettino di mondo si è aggiunto alla mia cultura geografica.
The end…ciao e alla prossima tappa! 😉
Lascia una risposta