SCOPRIRE UNA LUOGO DI CUI VERNE DISSE CHE VI E’ CUSTODITO IL MIGLIOR SEGRETO DI CAPITAN NEMO! UNA CITTA’ DELLA SPAGNA FACENTE PARTE DELLA COMUNITA’ GALIZIANA, IN CUI NON TROVERETE FLAMENCO E PAELLA, MA LE SUE TIPICHE RIAS CHE SI ADDENTRANO NELLA COSTA COME FIORDI, OLTRE A SCOPRIRE IL SUO DELIZIOSO CENTRO STORICO E LA PARTE MODERNA, SENZA TRALASCIARE IL COINVOLGENTE SUONO DELLE CORNAMUSE CHE VI ACCOLGONO IN SEGNO DI BENVENUTO QUANDO SBARCATE E CHE FA DA SOTTOFONDO A QUELLO DEL VENTO CHE SI SPOSA CON LA VOCE DEL MARE IN SIMBIOSI AL PIGOLIO DEGLI STUPENDI GABBIANI. – 4 Giugno 2017 – Eccomi a raccontarvi la prima tappa di una altra meravigliosa crociera a bordo della nave più grande mai costruita da un Armatore Europeo, pensate la seconda classe di navi più grandi al mondo e anche la più grande ad entrare in servizio nel 2017.
Si tratta della MSC Meraviglia battezzata il 3 Giugno scorso a Le Havre da una madrina di tutto rilievo, Sophia Loren, una cerimonia alla quale ho presenziato e che mi ha lasciato un segno indelebile e che mi ha emozionato non poco davvero. Riguardo il reportage specifico, vi rimando ad un altro mio articolo, dove potrete scoprire tutte le fasi nel Reportage del Christening, descritte dettagliatamente da noi Team di MSC Fans invitati alla cerimonia. Dopo questa premessa inizio con il descrivervi un altra meravigliosa crociera, il pomeriggio del 4 giugno scorso dunque lasciamo Le Havre, la crociera inaugurale ha inizio, il porto di destinazione dopo un giorno di navigazione sarà Vigo, città spagnola appartenente al Comune della Galizia. Curiosità: il nome della città ha origine romana e precisamente dal latino Vicus, in quanto nel primo secolo questo popolo vi si insediò e per ben 600 anni vi rimase.
Sistemazione veloce dei bagagli in cabina, visto il cambio da quella assegnata per i giorni della cerimonia, una scorsa al Daily Program e la nostra giornata in nave comincia. L’arredo delle cabine su Meraviglia è simile alle sorelle delle altre classi ma secondo me molto più funzionale, un innovazione è anche un comodo gommino presente sul letto, che consente di poggiare i bagagli preservandolo igienicamente e ancora si nota nel blocco prese, cosa che sarà presente su tutte le navi di questa classe, che è stata aggiunta anche un’entrata mini scart, comoda per la ricarica di smartphone, videocamere, PC ecc. i cavetti possono essere inseriti direttamente senza l’ausilio della comune spina a due poli.
Svolte le operazioni preliminari e di rito una volta re-imbarcati, ci rechiamo ai ponti esterni, precisamente dal deck sopra le piscine godiamo della partenza che è sempre un momento emozionante e in special modo questo di Meraviglia che lascia il porto per la sua crociera inaugurale e poi via di corsa a zonzo in nave. Come da mia abitudine, inizio subito con il partecipare a tutte le attività che propone il validissimo team dell’animazione e tra un gioco e un ballo, una foto ricordo e saluti ai cari amici che lavorano a bordo, si fa presto ora di cena. Cambio d’abito e ci rechiamo al Waves il nostro ristorante assegnato per il secondo turno, la serata proseguirà a teatro, dove assisteremmo a spettacoli inediti e coinvolgenti come mai e si concluderà al Lounge Meraviglia con altri giochi e balli e poi all’Horizon Pool Area & Anphitheatre, usufruendo di altra ottima con musica e dance, infine consueta puntatina al Casinò Imperiale per tentare la fortuna alle slot machine! 😉 Credetemi anche il giorno di navigazione volerà in un baleno tra attività di bordo e mondanità serale.
Dopo aver lasciato Le Havre, la nave ha dunque attraversato la Manica e si è diretta a ovest verso la costa settentrionale della Francia e all’altezza dell’Isola di Ouessant per poi puntare al Golfo di Biscaglia. La rotta è proseguita scendendo verso sud, dopo 732 miglia nautiche e dopo essere entrata nel Canal De Norte e imbarcato intorno alle 7.30 il pilota a Cabo De Home, alle 9.00 puntuale ha attraccato a Vigo, il comune più popoloso della Galizia ma anche collocato in una delle zone definite più piovose d’Europa. In effetti il tempo non è dei migliori, nuvoloni minacciosi incombono in cielo e qualche gocciolina di pioggia ci saluta, ma noi non ci scoraggiamo e in attesa di sbarcare, mentre facciamo la nostra consueta lauta colazione al buffet, osserviamo dall’alto attraverso la vetrata della location le manovre d’attracco e i pullman già posizionati pronti ad accogliere gli escursionisti. Attira il nostro sguardo il nome della nave apposto sulla recinzione del molo, ma che bel benvenuto non avevo visto nulla di simile in altri porti!
Sbarchiamo intorno alle 10.00 e veniamo accolti con un benvenuto a suon di cornamuse, che spettacolo! Pensate la cornamusa è lo strumento nazionale della Galizia, terra che ha una una cultura particolare e un ampia tradizione folkloristica, le sue popolazioni discendono dalle tribù celtiche di cui ne conservano ancora la lingua, ecco il perché della presenza di questo strumento, esso è il simbolo tradizionale della musica celtica. Chiamata in gergo locale Gaita, la cornamusa emette note vibranti tipicamente ancestrali e galiziane, tant’è che proprio questa parte di costa verde spagnola, per via delle lingue gaeliche e i suonatori di cornamusa e delle sue affinità con alcuni degli altri paesi celtici dell’europa nord occidentale, per alcuni versi è più simile alla Scozia che al resto del paese. Infatti la Galizia è legata per la medesima origine all’Irlanda, alla Scozia, al Galles, alla Cornovaglia, alla Bretagna francese e a una parte dell’Asturia. Prima di iniziare a descrivervi la nostra visita in città, vi informo che se non volete scoprirla girovagando a piedi, dal 15 giugno al 15 settembre dalle 10.00 alle 18.00, potrete usufruire anche dei Bus turistici, sul genere degli hop on hop off, il ticket ha un costo di circa €. 7.50 a persona ed è valido per tutta la giornata, il tour che vi offrono è della durata di circa un ora. Lasciamo il piazzale antistante la Estacion Maritima de Vigo e scavalcando tutta la parte marittima, imbocchiamo la strada sopraelevata del centro Commercial A Laxe che ci porterà direttamente nel cuore della città vecchia.
Arriviamo così direttamente in Plaza de A Pedra, denominata tale per via della sua pavimentazione acciottolata, siamo già nella Cidade Vella, la piazza è il luogo dove nel Medioevo si incontravano le Corporazioni o Regiori per prendere le decisioni importanti e dove in seguito è divenuta l’area del mercato con ambulanti che vendevano mercanzia di ogni genere, dal tabacco americano alle lingerie più audaci, il mercato in rivisitazione contemporanea e sopratutto come meta turistica è presente tutt’oggi! Ancora pochi metri e siamo in Plaza De La Iglesia, dove si impone la facciata della bellissima Chiesta Colleggiata di Santa Maria che rappresenta l’edificio religioso più importante della città. Dall’impronta neoclassica galiziana pur nella sua semplicità di linee attira parecchio l’osservatore, al suo interno è ricca di mosaici ed è divisa in tre navate. L’edificio religioso è meta di molti turisti oltre che per la sua rilevanza, anche perché vi è custodito il più importante emblema sacro di Vigo, il Cristo de la Victoria che costituisce l’immagine più venerata dai residenti. Sempre nella stessa piazza diversi bar e negozietti di souvenir animano l’atmosfera semplice che sa di antico e come sempre io mi ci perdo dentro in acquisti!
Lasciamo la Cattedrale e proseguiamo verso destra su Rua Real, ci soffermiamo ad ammirare Plaza De Almeida dal nome del tenente Luso Almeida personaggio che ha aiutato Vigo a conquistare la città. Sono presenti alcune gallerie d’arte ma aguzziamo lo sguardo nel cercare un edificio storico, in quanto apprendiamo dalla nostra fedele guida cartacea, che la piazza è famosa sopratutto per la Casa De Ceta, la individuiamo per via del suo balconcino dalla forma particolare e scopriamo leggendo che è l’edificio più antico di questa zona storica e che risale al XV secolo, la casa oggi ha cambiato destinazione d’uso ed è sede dell’istituto Camoes della lingua portoghese. Salendo su per Rua Mendez Nunez, ci fermiamo stupiti davanti ad un palazzotto residenziale dai colori accesi e dalle forme geometriche asimmetriche, lo immortaliamo ovviamente in foto. Nonostante le mie ricerche una volta rientrata a casa non son riuscita a scoprire come mai quell’architettura strana e quale bizzarro architetto abbia potuto progettarla. Tuttavia nell’osservare il contesto, devo dire che mi ha sorpreso tantissimo la miscellanea tra antico e contemporaneo presente nella città vecchia, in ogni caso rilevo che nonostante la diversità enorme di stile, non cozzano nel contesto ambientale ma sicuramente ognuna si distingue e spicca.
Proseguiamo svoltando a destra in Rua Sembreiros e siamo in Plaza De la Constitution. Il palazzo del vecchio Municipio è l’edificio più importante dell’area, adesso non svolge più la vecchia funzione ma ospita la sede della Casa Galega da Cultura, un centro che accomuna più discipline fra attività artistiche e letterarie e che custodisce parecchi documenti sulla storia della Galizia, la costruzione è in stile eclettico. La piazza ha un susseguirsi di altri palazzotti ottocenteschi con bellissimi portici. sotto i quali potrete girovagare fra le botteghe degli artigiani, ma anche tanti localini dove poter sedersi e bere qualcosa in assoluto relax. Una curiosità: Il lampione al centro della piazza è il più antico esistente in città, fu il primo ad aver dato luce al sito con l’avvento della moderna energia elettrica.
Prendiamo la prima viuzza sulla destra dopo il bar ed eccoci in Plaza Puerta Do Sol. E’ la parte più moderna di Vigo e si trova nel triangolo formato dalla Puerta, da Colon e da Urzaiz quartieri limitrofi, anche se non c’è una vera e propria porta, si chiama così perché un tempo era uno dei sette ingressi della vecchia cinta muraria. Oltre una scultura verde di un dinosauro che incombe nell’area in cui giungiamo, mi attrae parecchio quella in fondo alla via principale sospesa su una specie di obelisco, si tratta del O Sireno, un opera artistica imponente di Francisco Leiro. Il messaggio che vuole lanciare l’artista con questa scultura è l’unione fra i residenti del luogo e il mare, infatti la raffigurazione è un ibrido fra un uomo e un pesce, nella sua posizione è rivolta appunto verso la zona marina, una scultura che è un vero e proprio emblema per la città. Lungo la via ci sono altri due edifici importanti, il Centro Cultural Garcia Barbon e la Casa Das Artes di Romualdo De Madariaga.
Passeggiando andiamo avanti ed entriamo in un area pedonale rinomata, Rua Do Principe, una via commerciale con negozi eleganti che espongono merce delle maggiori e più conosciute griffe, in sostanza si tratta della via dello shopping per eccellenza e della moda galiziana. Di fatto si snodano lungo il percorso da entrambi i lati, numerosi negozi di abbigliamento ma anche diverse antiche gioiellerie, praticamente storiche perché son proprio quelle che rifornivano un tempo la Casa Real, il tratto di questa nota via è lungo tre isolati. E’ stupefacente notare anche qui come l’antico delle costruzioni si mescola al contemporaneo, edifici ottocenteschi affiancati da altri di ultima generazione, sembra si siano messi d’accordo per una pacifica convivenza ambientale.
Continuando arriviamo al Museo di Arte Moderna Marco che ci troviamo alla nostra destra, un edificio dell’ottocento progettato dall’Architetto Jose Ortiz, le sale delle mostre occupano la sede che era dell’ex Palacio De Justicia e i locali dell’Antigua Carcel, la vecchia prigione in Vigo. Ha una collezione permanente di arte contemporanea, ma a rotazione offre anche un programma di mostre temporaneo delle più svariate opere di produzione artistica creativa, ha anche al suo interno un ricco laboratorio per bambini con una serie di workshop didattici, operativo sopratutto in estate per il loro intrattenimento durante le vacanze scolastiche. Le celle sono state eliminate e trasformate in quattro cortili aperti, mentre gli ambienti del tribunale son diventati location espositivi di cui vi spiego su, vi informo che è chiuso il lunedì mentre gli altri giorni è aperto dalle 11.00 alle 14,30 e dalle 17.00 alle 21, eccetto la domenica che è fruibile solo di mattina, l’ingresso è gratuito, mentre le visite guidate hanno il costo irrisorio di un euro a testa e per quelle di gruppo, solo due euro per il totale delle persone, in ogni caso verificate sempre se volete andare in visita che non siano cambiati i parametri dal giorno in cui ci sono stata io.
Percorriamo fino in fondo questa via principale e entriamo in Rua Urzaiz, intanto il sole va e viene ma confidiamo nel meteo affinché non piova. Siamo diretti verso una zona specifica perché l’intento è di ammirare da vicino il Monumento al Trabajo, che si trova all’incrocio fra la via che abbiamo percorso e la Gran Via. Una volta giunta rimango rapita davanti a questo complesso scultoreo possente, uomini rappresentati nel loro legame con il mare ma anche con il duro lavoro dei pescatori. Il suo autore è Ramon Conde, devo dire che mi hanno sorpreso parecchio quei sette marinai dalla muscolatura spiccata che quasi ci fa percepire la tensione dei muscoli pulsanti, nello sforzo che compiono nell’issare la rete da pesca. Una realizzazione in bronzo su un basamento marmoreo circondato da una fontana, che appunto sta a identificare il mare, tutto il complesso è lungo ben otto metri…che dire di monumenti ne ho visti tanti ma questo è davvero impressionante!
Camminiamo già da un bel po di tempo per cui è il caso di fare una piccola pausa, quindi con mappa alla mano per orientarci, cerchiamo una piazza tranquilla e con panchine per accomodarci e rilassarci un attimo. Decidiamo di ritornare verso la marina e quindi scegliamo Plaza Do Compostela come luogo di pausa, intanto il sole fa capolino e ci bea con i suoi raggi. Una volta raggiunta ci sediamo a chiacchierare all’ombra degli alberi, questa piazza viene definita il parco urbano più elegante e piccolo della città, con una bella fontana centrale è circondata da aiuole ben curate e fiorite. Si narra che questi giardini furono creati alla fine del XIX secolo come isola verde più prossima al mare, anche qui tutt’intorno non mancano gli edifici storici dalle facciate ricche di fregi, presenti sempre in mezzo a quelli di costruzione più contemporanea.
Ci rimettiamo in cammino dopo una mezz’oretta e iniziamo a ridiscendere verso il Mercado da Pedra, la via che ha tantissimi negozietti di souvenir e anche negozietti che vantano la vendita di abiti di griffe apparentemente note a prezzi accessibili, attenzione dico “apparentemente” perché sono perfette imitazioni e non originali, quindi fidatevi poco 😉 Ma la caratteristica di questa zona sono sopratutto i ristorantini dove poter gustare le famosissime ostriche di Vigo, la zona è tutta pedonale ed è proprio vicino al porto con appunto oltre i ristoranti, tanti banchetti dove assaggiare anche in piedi, questo mollusco tipico della Galizia appena pescato, aperto e pulito sotto i vostri occhi. Verificate sempre i prezzi perché sono ballerini da locale a locale, comunque tenete presente che quelli meno esosi vi danno un piatto con sei ostriche al costo di circa 10 euro. Una zona decisamente allegra e vivace molto popolata dai turisti, visto che i localini del cibo hanno preso il posto del mercato di un tempo e quindi zona vera e propria della pescheria, sicuramente un altra delle maggiori attrazioni turistiche di Vigo.
Il tempo a nostra disposizione comincia a finire per cui è ora di rientrare giù al porto, ma prima percorrendo un giro più largo, facciamo un passaggio da Plaza Da Estrela. Uno spazio assolutamente contemporaneo che ospita oltre un polmone verde, anche l’edificio della Giunta del Governo Galiziano e quello dell’Autoritade Portuaria de Vigo. Campeggia in un lato della piazza un enorme scultura, si tratta di El Nadador, la parte superiore di un corpo umano che emerge letteralmente dal cemento e continua a testimoniare il legame di questa città con il mare, il suo autore è Francisco Leiro ed è realizzata in bronzo. Lasciamo la piazza e andiamo verso il terminal croceristico ormai è ora di rientrare, ma prima un paio di scatti del nostro mini gruppo in crociera con lo sfondo del porticciolo, avvicinandoci al molo non possiamo esimerci dal fare anche una bellissima foto alla nostra lussuosa dimora galleggiante, ecco in tutta la sua maestosità MSC Meraviglia!
Lungo il tragitto che ci riporta in nave ci soffermiamo ad ammirare una statua simbolo anch’essa di Vigo. Si tratta della gigantesca scultura rappresentante Giulio Verne, colui che dedicò un capitolo alla baia di Vigo nel romanzo Ventimila leghe sotto i mari, uno dei romanzi anticipatori della fantascienza più conosciuto di questo scrittore. Sempre nella città galiziana, Verne ha alimentato e sostenuto anche la leggenda del tesoro di Rande e dopo aver scritto il romanzo è stato in visita a Vigo, così in suo onore al centenario dalla morte, l’associazione delle donne imprenditrici di Pontevedra hanno commissionato la scultura ad un artista locale, Jose Molarese che ne ha fatto donazione alla città. La sua interpretazione fantasiosa lo ha visto seduto su una piovra gigante dai lunghi tentacoli. Proseguendo il nostro percorso di rientro, ci imbattiamo in un altra scultura mastodontica sempre opera di Francisco Leiro, anche questa rappresentante un nuotatore come quella di piazza Estrela. Eccoci arrivati, i suonatori di cornamuse non ci son più e noi “salutiamo” il nostro emigrante che sta ben fermo davanti all’ingresso del terminal, un altra significativa statua presente nell’area portuale e saliamo a bordo. il nostro tour in Vigo ha termine.
Come sempre una volta a bordo, dritti al buffet per rifocillarci con un tè e dei dolcetti e poi di corsa in cabina a cambiarsi per dare inizio alla mondanità on board, stasera tutti in abbigliamento verde a tema con la serata mediterranea. Si va a teatro ad assistere a performance sempre più accattivanti e si ride di cuore con il comico in scena e poi a cena.
La serata si conclude come sempre tardissimo intrattenendoci prima al Lounge Meraviglia e poi nell’area di poppa con la discoteca a cielo aperto, un passaggio per una puntatina al Casinò e via a nanna, intanto son già come al solito le tre di mattina! Occorre necessariamente riposare qualche ora, domani ci aspetta un altra meravigliosa tappa, attraccheremo a Lisbona altra città interessantissima da scoprire.
Anche quest’altra tappa si è conclusa, ovviamente non vi ho illustrato tutto quello che ho visto, per lasciarvi almeno il gusto di scoprire autonomamente cos’altro c’è vedere, in ogni caso Vigo è sicuramente una perla della Galizia con un anima legata al mare, visitatela ha davvero tanto da regalare per cultura e tradizione. Vivendola anche se per poche ore, come sempre si assapora storia antica e fascino e chi lo sa se veramente sotto le Ria di Vigo ci sono decine di Galeoni affondati e ricchi dell’oro delle Americhe, come sosteneva Verne!
Ciao e alla prossima tappa con MSC Crociere, domani attraccheremo a Lisbona…se vuoi scoprire quest’altra città allora stay tuned!
E la nave va… 😉
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