MSC Crociere e mete! Seconda tappa dell’itinerario del viaggio inaugurale di MSC Meraviglia, discovery Lisbona.

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PORTOGALLO, ALLA SCOPERTA DI UNA CAPITALE CHE SI ESTENDE SUL FIUME TAGO ED UNICA EUROPEA AD AFFACCIARSI SULL’OCEANO ATLANTICO, LISBONA CHE DA SECOLI INCANTA CON IL SUO MARE, I SUOI COLORI E IL SUO FASCINO! – 7 Giugno 2017 – Eccomi a raccontarvi la seconda tappa dell’itinerario della crociera inaugurale di MSC Meraviglia, la nave più grande che un armatore europeo abbia mai costruito. Dopo aver lasciato l’interessante galiziano Vigo di cui troverete reportage cliccando a questo  link, dopo una notte di navigazione, intorno alle 6.00 si iniziano ad intravedere le luci del Rio Tejo il fiume più lungo della penisola iberica, mezz’ora più tardi imbarcheremo il pilota speciale per le operazioni di ormeggio e così puntuale alle 8.00  MSC Meraviglia attracca a Lisbona. Uno dei suoi figli più illustri, Fernando Pessoa, disse di questa città: ” non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole!” In effetti dopo averla visitata non posso che essere d’accordo, ed ho anche capito perché i residenti del luogo la chiamano la città della luce, una miriade di colori dal mare alle case, alle azulejos si presentano ai nostri occhi stupiti!

Un sole splendente ci accoglie e dopo la consueta colazione al buffet, noi del  Team MSC Fans intorno alle 9.30 sbarchiamo e diamo inizio all’escursione, nell’uscire dal piazzale del molo passiamo davanti l’imponente prua di sua maestà  Meraviglia e ci incamminiamo andando verso sinistra su Avenida Infante Dom Henrique, dopo aver percorso un km scarso giungiamo davanti a Cais das Colunas o molo delle colonne. Questa mini spiaggetta ma sopratutto vecchio punto d’ormeggio, era un tempo l’entrata nobile di Lisbona, permetteva l’accesso ai battelli che portavano uomini illustri come Capi di Stato o personaggi di spicco, un esempio ne è stata la regina Elisabetta II. Quasi uno sbarco in pompa magna per le personalità che arrivavano a Lisbona, calcavano quei gradini di marmo per poi passare attraverso le due colonne, quest’ultime quasi sempre con in cima due gabbiani, che riservati ma attenti come due maggiordomi pareva volessero dare il benvenuto o rappresentare il simbolo di un entrata regale. Ma dulcis in fundu c’è una chicca che mi attira, sembra quasi che chi ha realizzato quella scultura di sabbia sapesse quanto amo gli “animalhouse” come li definisco io, che spettacolo un cane gigante assieme ad un altro cucciolo e due mici sono stati realizzati in sabbia da un artista da strada e stanno in bella mostra in un angolo dell’area, molto volentieri lascio un offerta.

Proprio di fronte a Cais Das Colunas c’è l’imponente e bella Praça Do Commercio. Questa piazza è l’agorà della Baixa un quartiere centrale di Lisbona, con il suo splendido affaccio sul Tago è una delle più grandi d’europa. La vecchia denominazione è stata Terrazza del Palazzo, perché uno degli edifici del suo perimetro era appunto il Palazzo Reale che purtroppo andò distrutto a causa del terremoto del 1755. Una volta ricostruita la piazza venne dato il nome attuale, la motivazione riguarda la nuova funzione a cui sarebbe stata destinata, ossia gli edifici nuovi divennero pubblici e si occuparono della gestione dei commerci con il porto vicino. Ed ecco che sotto tutte le arcate oggi permangono locali governativi, caffè di lusso e ristoranti di cui alcuni famosi in tutto il mondo come il Martinho da Arcada che vanta due secoli di storia. La Piazza del Commercio viene definita dai residenti la sala d’attesa di tutta Lisbona, perché da qui si accede a molti punti di interesse. Al centro dell’area su un monumentale piedistallo a sua volta decorato da sculture, vi è la statua equestre di Jose I, realizzata in bronzo da Joaquim Machado de Castro, viene rappresentata con il re a cavallo che calpesta i serpenti. Vi informo che è possibile ammirare tutta la piazza dall’alto salendo sull’Arco Da Rua Augusta, Arco Trionfale, vi si può accedere tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 e il costo è di di €. 2.50 a persona…non perdetevela!

Attraversiamo dunque l’Arco Trionfale con il naso all’insù ammirando le sue tre statue Gloria, Valur e Genius simboli anche dello stemma portoghese e le altre due rappresentanti il fiume Tago e il Douro. Questo gruppo scultoreo è un simbolo per eccellenza della città, in quanto rappresenta la forza di Lisbona rinata dopo la furia della terra. Ci lasciamo l’arco alle spalle e ci tuffiamo nella Baixa attraversando Rua Augusta, una zona pedonale risalente agli anni ’80 e che costituisce la via dello shopping. Cammino a testa bassa guardando la pavimentazione, chiamate Azulejos queste tipiche mattonelle portoghesi lucidissime bianche e nere, formano motivi geometri e decorativi. Se avrete modo di osservare la Rua dall’alto dell’arco, la visione dell’artistica pavimentazione risalterà molto di più ai vostri occhi per la sua bellezza, un vero e proprio mosaico, con ai lati oltre i gli shops di brand rinomati, antiche cafeterie e negozi di cibarie tipicamente portoghesi. Ne sono attratta come una bimba e inizio a curiosare, ma entrare in ognuno equivaleva a sottrarre come tempo mezza giornata, per cui i ragazzi mi staccano letteralmente dalle vetrine in cui incollo il naso e proseguiamo. Curiosità: ricordate il film I viaggi di Gulliver? Ebbene se lo avete visto rammenterete che i Lilliputiani hanno trasportato il corpo di Ted Danson proprio in questa via, facendolo passare sotto l’arco, ecco alcuni frame del film da cui ho fatto screen. 😉

Proseguiamo lungo la Baixa scrutando le traverse laterali in cerca di un qualcosa di specifico, ed ecco che finalmente spicca e la scorgiamo! Alla fine di una di queste arterie laterali e precisamente in Rua Santa Justa imponente svetta nel cielo blu l’Elevator De Santa Justa, collega tramite un paseo una volta arrivati in cima il quartiere Baixa con il Convento do Carmo. Si tratta di un ascensore panoramico all’interno di una torre in ferro battuto dallo stile neogotico, che offre da un altro punto di vista aereo uno spettacolare panorama della città, a detta di tutti perché io non ci son salita è una veduta che non ha eguali, da lassù si può scorgere tutto il corso del Tago e si coglie con un unico sguardo il comprensorio del Castello di Sao Jorge. Mi sono comunque documentata e ho letto sulla guida che usufruendone si sale e si scende in due eleganti cabine in legno dai fregi ottonati, la struttura è aperta dalle 7.00 alle 23.00 e i biglietti si possono acquistare nella via dietro l’elevatore, l’adiacente Rua Carmo, il costo è di euro 2.50 a persona.

Acquistiamo nella stessa via Santa Justa dei souvenir e delle magliette rappresentative di Lisbona e proseguiamo fino alla fine della Baixa dove inizia il Rossio, un altro quartiere rinomato per essere il vero e proprio centro nevralgico di Lisbona. Siamo così subito in Praça Rossio, un altra famosa Piazza di Lisbona e una delle principali fin dal Medioevo, Era in cui fu campo di rivolte, manifestazioni, celebrazioni popolari ma anche corride e purtroppo esecuzioni capitali. Molto frequentata dai residenti e meta gettonatissima dai turisti, ha due fontane gemelle e posta al centro di esse su una colonna, la statua di Re Pedro IV definito il ” Re soldato”. Lungo il perimetro dell’area oltre ai ristoranti e ai locali bar con i tavoli che attirano chi transita per una pausa dal tour, sul lato nord vi è il Teatro Nacional di Maria II e alla sua sinistra, quasi nascosta nella traversa che va verso su, c’è la particolare stazione ferroviaria. Particolare perché ha un imponente facciata ottocentesca e curiosi se non eccezionali ingressi sormontati da archi a forma di ferri di cavallo e decorati a rilievo così finemente da sembrare fregi in filigrana, se vi recate in questa piazza non dimenticate di andare ad ammirarli, son bellissimi davvero. Sul lato opposto vi è un noto locale, il Cafè Nicola, la cafeteria più famosa di Lisbona. Anche Praça Rossio ha una pavimentazione in Azulejos. che crea bei contrasti bicolore a mo di figure ondeggianti e concentriche.

Lasciamo Praça Rossio e andiamo sulla destra, dopo un altra piazzetta entriamo in Barrios Queiros, la percorriamo fino ad arrivare in Rua Palmas, li andiamo a sinistra e ci troviamo direttamente in Praça Martim Moniz, il cuore dello storico quartiere Mouraria, che da quartiere degradato è diventato il più vivace e dove noterete una miscellanea di etnie che stazionano nel sito. E’ l’area capolinea dei famosi tram di Lisbona tra cui il numero 28 che fa il giro della città, ha un aspetto molto variegato e nel fine settimana ospita un mercato che espone appunto merce multietnica. Mi attira la scultura di una fila di fontane, la cui acqua fuoriesce direttamente dalle mattonelle, dalla nostra fedele Lonely Planet apprendiamo che simboleggia il vecchio muro che saliva fino alla collina. Proprio da questa piazza iniziamo ad inerpicarci nel fitto groviglio di stradine e scalinate che ci porteranno verso la parte alta di Lisbona.

Così dopo le foto di rito ci muoviamo verso l’erto percorso…aiuto! Infatti dopo circa cento metri in Rua Poço Do Borratem, iniziano i dolori, l’ascesa ha inizio con la  prima vera scalinata, me la ritrovo svoltando in Beco Surradores e mi si presenta davanti con i suoi gradini minacciosi, riuscirò ad arrivare viva in cima? Non mollo stringo i denti e mi avventuro sfidando me stessa. Mentre salgo noto le case che sembrano arroccarsi una sull’altra e le facciate a mattonelle Azulejos entrano nel vivo dei più svariati colori e mi trasmettono il vero stile portoghese. Camminiamo nei vicoli strettissimi e avvertiamo la tipica atmosfera di vita intensa, a tratti le abitazioni sembrano abbandonate a loro stesse e invece contengono più vita di quanto ci si aspetti, voci dei residenti che risuonano nell’aria e odori delle pietanze provenienti dalle loro cucine. Mescolandosi in un tutt’uno, mi danno per un attimo quasi come la sensazione di essere in una Kasbah, piccole botteghe, negozietti di artigiani, taverne dove gustare cibi locali e bere allegramente un buon vino, la fanno da padrone assieme agli edifici residenziali. Si avverte nitidamente che siamo entrati proprio nel cuore del Barrio Alto, un quartiere che sprizza energia e più avanti si va e più in alto si sale e più caratteristica diventa questa zona, anche qui edifici anni ’80 convivono con case dal sapore più antico.

Finalmente e forse perché i ragazzi hanno visto i miei occhi supplichevoli, decidiamo di fermarci un attimo, sinceramente ho il fiatone dopo essermi inerpicata su per labirinti formati da umili dimore e vicoli. Nel sedermi un attimo, penso fra me e me e mi domando sempre come faccia mio figlio, nostra vitale guida, ad orientarsi nei grovigli di viuzze! Mentre riprendo fiato scatto qualche foto ricordo, ma sopratutto immortalo un albero con il tronco avvolto da una tipica copertina della nonna, curioso davvero di chi sarà l’opera di rivestimento, non so dirvelo non son riuscita a scoprirlo! Una volta riavuta dalla scalata ci rimettiamo in cammino e percorrendo altri vicoli in salita, attirano la nostra attenzione dei ritratti apposti sulle pareti delle case e in prossimità di ogni uscio.

Quest’altro quartiere abbiamo scoperto essere stato molto amato da una turista londinese con la passione per la fotografia, adesso vi svelo l’arcano delle gigantografie! La persona che le ha realizzate si chiama Camilla Watson, una turista in visita a Lisbona che dopo averla vissuta per poche ore, se ne innamorò a tal punto che decise di permanervi per un tempo più lungo. Il suo attaccamento a questa città fece si che questo vicolo diventasse la sua galleria d’arte fotografica a cielo aperto. Costruì il proprio atelier fotografico nel cuore del vecchio quartiere e quasi come una sorta di cantastorie visiva, attraverso i suoi scatti ha voluto raccontare scene di vita reali, realizzando delle gigantografie in cui in ognuna si racconta qualcosa di chi vive nella casa dove vi è apposta l’immagine. Che dire davvero interessante questa iniziativa, molto caratteristica. L’ultima foto di seguito sotto non è di certo opera della signora londinese 😀 ma comunque non ve la commento perché parla da sola, direi originalissimo il nome di quella cantina…vi confesso che abbiamo riso non poco!

E si sale, si sale, si sale…aiuto boccheggio peggio di un pesce fuor d’acqua ma non mollo, quasi una sfida fra me e il resto del team che mi guarda e sorride convinto che prima o poi io ceda, ma non sarà così! Arriviamo in un altro punto interessante ed io tiro un sospiro di sollievo in previsione di uno stop, dopo l’ennesima scalinata sbarchiamo adiacenti ad un terrazzamento, che scopro ha l’ingresso di un ascensore. Ebbene si tratta de L’Elevator Baixa, mi documento sulla guida e apprendo che è una sorta di stazione d’arrivo di un ascensore che parte dal quartiere Baixa, sinceramente non saprei se era in funzione non ho visto persone in attesa. Di certo so che probabilmente è poco sconosciuto, anche perché vi si accede per poterne usufruire dall’interno di un negozio di alimentari a Pingo Doce a Baixa, è gratuito e sale di sette livelli più in alto rispetto al centro città. Caratteristica interessante è che funziona ad energia solare, sbarca a fine corsa quindi sul terrazzamento che vedete in foto e che appartiene al ristorante Zambese a Calçada Marques De Tanços, la sua area offre un primo punto panoramico d’osservazione su Lisbona che è a dir poco eccezionale, se avrete occasione di recarvi in questa città provate a cercarlo, credo sia anche divertente salire in collina con questo elevatore! 😉

Ci siamo gli ultimi miei sforzi, perché gli altri son ben sereni e non hanno il fiatone e raggiungiamo la nostra meta, il Castelo De Sao Jorge, uno dei siti più significativi e visitati di Lisbona, da dove partirono i primi insediamenti abitativi e che fu l’ultimo rifugio sicuro durante le invasioni e le guerre che si sono succedute a quei tempi. Punto chiave per la difesa dagli attacchi data la sua posizione dominante e strategica, d’altronde come tutti i castelli arroccati in collina. Effettuando un giro totale con gli affacci dalle sua imponenti mura merlate, l’altura regala ovviamente una vista mozzafiato sull’intero estuario del Tago e su tutta Lisbona, è anche un luogo di totale relax immersi nella sua natura per via del bellissimo parco con giardini al suo interno. Gli orari di apertura sono: in inverno/autunno dalle 9.00 alle 18.00 e primavera/estate dalle 9.00 alle 21.00, il costo del biglietto d’ingresso è di euro 8.50 per gli adulti e 5 euro per studenti e minori, i bambini entrano gratis. Se non volete arrivare a piedi fin su come ho fatto io, ricordatevi che il tram numero 28 vi ci porta proprio in prossimità. Acquistiamo i ticket, diamo uno sguardo alla mappa del maniero ed entriamo.

Dopo aver fatto l’immancabile foto di gruppo iniziamo l’esplorazione, il castello è formato da tre nuclei principali, le mura esterne, una cittadella che ospitava il Palazzo Reale e una fortezza con undici torri che si trovano nella parte più alta. Attira subito la nostra attenzione il belvedere principale, che dire di tutti gli scenari che avevamo visto dagli altri affacci, questo sicuro è il più supremo ed ha battuto tutte le terrazze panoramiche di Lisbona. Un emozione unica davvero, carpire con un colpo d’occhio tutto quello che c’è sotto, distinguere i punti più salienti che avevamo già visto e scorgerli nitidamente fra mille tetti color mattone. La sua costruzione di fattura islamica risale ai Mori e all’XI secolo, e contrariamente a quanto si potrebbe supporre, in origine era una operativa guarnigione militare di raccolta delle truppe che tuttavia in stato di assedio, solo allora poteva dare protezione e ospitare il governatore e i nobili della città. A dir la verità come sempre inizio a immaginare con la mente quell’era, favorita anche dall’atmosfera ancestrale presente che ce la racconta tutta al solo guardare muri e anfratti. archi, passaggi stretti e segreti. gradoni in pietra e strette scalinate che portano ai torrini.

Credo davvero che se fossi vissuta a quei tempi mi sarei sentita a mio agio, adoro i borghi medievali e quindi di conseguenza anche i castelli per la stessa ragione! I giardini in stile arabeggiante presenti all’interno di Castelo De Sao Jorge li ho trovati molto romantici e ricchi di reperti archeologici, una piccola oasi culturale e verde incastonata nella collina di questa città, quasi un luogo da leggenda dove si narra aleggino le anime dei principi. E’ piacevolissimo sedersi su una panchina e ad ammirarli dopo la fatica della salita, immersi nelle diverse varietà arboree e alberi che li adornano: pini marittimi, carrube, ulivi e molte altre specie tipiche del Portogallo. Un consiglio: tenete presente che l’area del castello è molto vasta e la visita necessità di almeno due ore, per cui se vorrete scoprirlo una volta sbarcati dalla nave, regolatevi sul tempo che avrete a disposizione e sopratutto se lo raggiungerete a piedi, magari date la priorità a questo sito in quanto vi assicuro che la giornata vola via senza che ve ne accorgiate.

Il castello divenne meta ambita dai turisti soltanto dopo la ricostruzione di alcune aeree, che purtroppo andarono perse per il sisma che colpì Lisbona nel 1755, il restauro conseguente cominciò a dargli una destinazione d’uso più specifica e diversa e solo allora ebbe inizio la sua vera vita come monumento fruibile per coloro che si recavano nella cittadina portoghese. Nel maniero potrete combinare la visita anche o con un drink o con un pranzo a base di di specialità locali, visto che al suo interno son presenti il Cafè do Castelo per chi volesse bere qualcosa e la Casa da Leao per fare una pausa pranzo. Comunque vi informo che guardando i prezzi esposti in tabella, ho rilevato essere un attimo altini, però non so dirvi se la spesa vale la candela perché non ne ho usufruito, ho preso soltanto una bottiglietta d’acqua e un caffè. Dopo la nostra breve sosta al bar ci rimettiamo alla scoperta e fra scalette in pietra e passaggi strettissimi giungiamo sulla parte più alta del castello, che dire tra le mura merlate che congiungono le torri la visione del panorama sottostante ancora una volta ci ha lasciano stupiti, ma nel complesso d’insieme ha anche attirato la nostra attenzione un abitazione dai tre colori molto accesi, ovviamente gli scatti fotografici si susseguono numerosi!

Nel proseguo della nostra passeggiata all’interno di questo antico luogo, inizio ad udire come dei miagolii lamentosi, dispiaciuta rivolgendomi ai ragazzi dico: ma c’è un gattino che piange! Loro mi guardano sornioni e se la ridono prendendomi in giro, ebbene avevano ragione non erano mica gattini eeee 😀 all’interno dei giardini vive una colonia di pavoni allo stato libero, si aggirano fra i turisti come cagnolini domestici, ma addirittura con mio stupore, volano anche sui rami più alti degli alberi. In sostanza quel lamento in effetti era il loro paululare, praticamente il loro verso che sinceramente non avevo mai sentito, una sorta di allegre conversazioni fra loro simili, vi assicuro impressionanti e striduli e quasi lamentosi, se avrete occasione di andarci e ascoltarli oltre che vederli, mi darete sicuramente ragione! In ogni caso devo dire degli esemplari bellissimi e per la nostra gioia uno ci ha regalato anche la sua variopinta ruota, purtroppo non son riuscita a fotografarlo in quell’attimo. Che dire una visita che valeva proprio la pena fare, la fatica della salita è stata ampiamente ricompensata, il tempo comunque è volato in un baleno per cui è ora di far ritorno al porto, quindi ci avviamo all’uscita.

Questa volta il pensiero di ripercorrere il tragitto non mi spaventa perché sarà tutto in discesa! 😉 Ci avviamo giù per le viuzze dell’Alfama e notiamo una zona transennata con degli scavi, si tratta dei resti di un antico teatro romano. Si possono vistare gratuitamente e vale la pena vederli, rappresentano un ennesima testimonianza di questo popolo in terra portoghese, l’associazione teatrale di Lisbona li ha riportati alla luce restaurati e puliti e li ha resi fruibili alla visita. Mentre proseguiamo la discesa finalmente vediamo i famosi tram gialli, emblema per la maggiore di questa città, sferragliano nelle strette viuzze sui loro binari, non possiamo non affermare che una visita di Lisbona non è completa senza un giro in tram. Noi purtroppo non ne abbiamo avuto il tempo, in ogni caso nei miei viaggi lascio sempre qualcosa da vedere in un altra occasione, di modo che possa tornarci. Il numero 28 come vi ho già scritto è quello che fa il tour principale della città, ma sappiate che il percorso dell’altro tram è altrettanto interessante, perché collega il centro di Lisbona con il quartiere Belem, altra zona da vedere e che vi regala la visione della fantastica torre omonima che si affaccia sul mare, il costo del biglietto per andare su uno di questi tram storici è di euro 2.90.

Il ritorno con il tragitto in discesa è stato veloce e non faticoso, quindi in poco tempo siamo giù alla costa del Tago e ripercorriamo Avedida Infante Dom Henrique fino al molo dove è attraccata la nostra lussuosa dimora galleggiante. La via corre tutta lungo il fiume ed è lunga ben dodici km, la sua costruzione risale agli anni ’30 e attraversa anche tutta la vecchia zona industriale di Lisbona. Gli storici affermano che il porto di questa città abbia origini risalenti intorno al 1200 a.c. e che fungeva da luogo di scambio per i Fenici che vi approdavano con le loro merci. E’ annoverato che abbia comunque una lunga tradizione come scalo per ogni tipo di nave, ma data la sua lunghezza per la capienza ha aumentato la sua notorietà con l’attracco delle navi da crociera. Il sole picchia ma non mollo, tanto a breve sarò a bordo e al buffet come sempre ricaricherò le energie con una lauta merenda.

Arrivati! Gangway imboccata e siamo a bordo, dopo una veloce rifocillazione con cibarie e bevande presso il buffet, ci godiamo qualcosa di davvero spettacolare e che mai prima avevo visto ne provato come sensazione, oltre la sempre emozionante partenza della nave. Rimaniamo con il naso all’insù stupiti, nell’ammirare il passaggio di  MSC Meraviglia sotto il Ponte del 25 Aprile, originariamente chiamato Salazar perché commissionato dal famoso dittatore. Un imponente costruzione d’acciaio su due livelli lunga circa 2km, con autostrada a tre corsie superiormente e una via ferrata per i treni inferiormente, collega Lisbona sulla riva nord con i quartieri dei pendolari Alameda sulla riva sud. Questo enorme ponte sospeso sull’estuario del Tago mi ha letteralmente lasciata a bocca aperta e che impressione sentire il rumore delle sue vibrazioni al passaggio dei mezzi a motore e dei treni, davvero assordante, pazzesco, che emozione pura, solo vivendola si può capire, a tal fine vi faccio partecipi virtualmente cliccando su questo  link dove potrete constatarlo dal mio video in diretta. 😉 Superato questo spettacolo di ponte, scendo dall’ultimo deck in cui mi trovavo e mi tuffo nelle attività di intrattenimento che si svologno a bordo piscina ad opera del il bravissimo team d’animazione…divertimento a gò gò con giochi e premi!

Come sempre intorno alle 19.00 rientro in cabina, cambio d’abito per la serata, si va a cena e poi a teatro ad assistere alle meravigliose performance presentate dal bravissimo Cruise Director Marco Cimbari. Qualche scatto con amici ufficiali e una foto ricordo eccezionale, con due pilastri delle crociere, davvero due veterani con più di 280 crociere all’attivo, si tratta dei miei carissimi amici Giuliana e Roberto, eccezionali e affettuosissimi conosciuti in una precedente crociera e diventati subito legati a me dalla stessa passione. E’ serata di gala e ci attardiamo ancora di più nelle varie location da ballo e intrattenimento gustando ottimi cocktail, intorno alle 4.00 si andrà a ninna per riprendere le forze utili al giorno seguente, domani mattina ci aspetta una altra meta in cui approderà sua maestà  MSC Meraviglia. Il mio foto-reportage si conclude qui, vi ho raccontato solo una parte di quello che ho visto in questa interessante città portoghese e tralasciato altre, come mia abitudine rimando a voi il gusto di scoprire da soli il resto! 😉

Lisbona, metropoli sul Tago, città di naviganti e scopritori come Vasco De Gama che partì da qui alla scoperta del mondo, città dalla luce particolare, città dai mille colori, città dai suoni ora melanconici ora allegri dei quartieri antichi, città che mi hai lasciato davvero un segno indelebile nella memoria..tornerò a rivederti ne sono certa.

Ciao e alla prossima meta con  MSC Crociere, attraccheremo a Barcellona…se la vuoi scoprire attraverso il mio reportage, allora stay tuned!

E la nave va… 😉

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2 Responses

  1. Serena Passaponti
    | Rispondi

    Quante notizie interessanti… Mi sa che farò buon uso dell’ascensore di cui parli. Non vedo l’ora di partire e intanto prendo appunti. Grazie davvero!

    • Rita Cosentino
      | Rispondi

      Ok…grazie a te Serena per aver apprezzato il mio fotoreportage! Ciao 🙂

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