Meravigliosa crociera degli MSC Fans! Parte prima – Italia – Venezia e Brindisi.

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PRIMA CROCIERA DEGLI MSC FANS! 22/29 Aprile 2018 Capitolo 1  Italia – Venezia e Brindisi  Foto Copyright By © Rita Cosentino, Mauro, Carmelo, Saverio, Salvatore L, Antonio P, Antonio C, Kevin, Filomena, Agnese, Claudia, Anna Rita, Paola, Letizia –  Agenzia di viaggio partner Bluvacanze La Romanina Eccomi a raccontarvi di una bellissima crociera targata MSC Fans, per l’esattezza la PRIMA CROCIERA DEGLI MSC FANS con una ciurma splendida composta da nostri followers che ha fatto si che il viaggio fosse qualcosa di indimenticabile per luoghi visitati, allegria, aggregazione amichevole e tanto divertimento a bordo. In questa prima parte vi narrerò delle due città iniziali previste nell’itinerario: Venezia e Brindisi per via dell’imbarco avvenuto in entrambe, in quanto la maggior parte di tutti i cari amici facenti parte del meraviglioso gruppo, ha iniziato la crociera nel primo porto e altri con le loro rispettive famiglie nel secondo d’attracco che ha effettuato  MSC Musica. Personalmente con la mia famiglia e una coppia di amiche abbiamo raggiunto Venezia in treno, il resto della bella ciurma lo ha fatto con mezzi propri o in aereo. Come da immagini seguenti abbiamo toccato i più rinomati porti del Mediterraneo orientale e in prevalenza posti incantevoli appartenenti alla Grecia con una chicca finale rappresentata dall’unico fiordo esistente in questo specchio di mare e che abbiamo ammirato fin dall’entrata nelle Bocche di Cattaro, per concludere infine la navigazione con l’approdo nell’incantevole montenegrino borgo medievale di Kotor.

Sotto un sole splendente e un caldo decisamente estivo per nostra fortuna, siamo arrivati perfettamente in orario alla stazione Santa Lucia della Serenissima, salutiamo il Canale della Giudecca che ci appare appena usciti da quest’ultima e ci avviamo verso il Ponte di Calatrava che sbarca in prossimità di Piazzale Roma, dopo aver superato il fatidico cavalca laguna con estrema fatica a causa dei trolley al seguito, visto che sulla rampa non esiste uno scivolo, prendiamo il People Mover il cui costo del ticket per una corsa semplice è di €. 1.50 e che in due minuti esatti scendendo alla prima fermata, la Marittima, ci lascia vicino al terminal crociere raggiungibile dopo circa 400 metri di percorso piedi. Una volta all’ingresso, al varco doganale dopo un primo controllo dei nostri biglietti crociera, ci aspetta un transfer gratuito della MSC Crociere che ci porterà sotto bordo alla nave. Una parte dei componenti gruppo dopo aver superato il check-in ci aspetta ed è già nella sala d’attesa, effettuiamo assieme ai miei compagni di viaggio le medesime procedure e ci riuniamo a loro. Finalmente con gioia calchiamo la gangway che ci introduce in quello che sarà per otto giorni il nostro stupendo Hotel extra lusso galleggiante, prendiamo possesso delle nostre cabine, depositiamo i bagagli, diamo una veloce lettura al’odierno consueto Daily Program e poi si va tutti allegramente e felici per essere insieme, al buffet per rifocillarci!

Una volta riavuti dalla stanchezza del viaggio e aver ben pasteggiato tutte le leccornie a nostra disposizione al buffet, ci godiamo la sempre emozionante partenza da questa stupenda città lagunare e di cui potrete visionare le dirette connettendovi a MSC Fans Community Group e inoltre se vorrete scoprire una Serenissima non di massa da visitare, a quest’altro link trovate un mio   reportage dettagliato in merito, con info e chicche. 😉 Il giorno dell’imbarco di solito durante il pomeriggio non c’è animazione, perché fin la partenza della nave, i ragazzi dello staff sono impegnati nell’accoglienza e dislocati nei vari punti del terminal a disposizione dei passeggeri che arrivano. Per cui una volta preso il largo, dopo aver goduto della suggestiva navigazione nel Canal Grande, letteralmente bivacchiamo, rilassandoci al deck piscine e iniziamo a goderci i primi piacevolissimi momenti di aggregazione con i componenti della fantastica ciurma   MSC Fans on board!

Il primo giorno di crociera scorre sempre veloce e in una beatitudine del dolce far nulla, intorno alle 19.00 si ritorna in cabina per il cambio d’abito e poi si va a teatro. lo spettacolo verrà preceduto dalla presentazione ad opera del fantastico Cruise Director Luigi, di alcuni componenti staff addetti alla sezione soci club MSC e alle escursioni, proseguirà poi con meravigliose performance dei bravissimi ballerini e degli eccezionali cantanti Anya e Luca sul tema Cuore italiano, ci delizieranno con un potpourri dei più famosi brani evergreen appartenenti alla storia della canzone del nostro “stivale geografico”. Un innovazione presente stavolta su MSC Musica è stata la combinazione dei cantanti, dei dancers e le esibizioni degli artisti acrobati, uniti in un tutt’uno a tema della serata offerta al Teatro La Scala, l’ho trovata geniale e gradevolissima, gli scenografi, i costumisti e il direttore artistico, son riusciti a creare una simbiosi perfetta tra le varie esibizioni che hanno dato nell’insieme una visone di spettacolo di alta classe. La nostra serata proseguirà al Crystal Lounge con il Tropical Party dove ci scateneremo in balli prettamente latini assieme agli eccezionali animatori, danzando sulle note prodotte dalla professionale Synergy Band per poi continuare in disco, alla Q32 con il DJ Fabio, intorno alle due andremo stanchi ma felici a ninna!

Secondo giorno della nostra meravigliosa crociera degli  MSC Fans. Dopo avere lambito la costa croata durante la navigazione notturna, ci siamo addentrati nel centro del Mare Adriatico facendo rotta sud-est verso un delizioso porto salentino. Conclusa una lauta colazione di buon mattino ci godiamo la visione di una parte delle coste, visto che MSC Musica attraccherà intorno alle 13.30 in un lembo di terra definita dai più la “Porta d’Oriente” e capoluogo dell’omonima provincia pugliese, precisamente a Brindisi. Nome dato a questa città da un antica popolazione che vi si insediò e che identificò per la particolare forma del suo porto ad una parte del corpo di un nobile animale, nello specifico la testa di un cervo con tanto di corna, infatti in messapico, Brention vuol dire proprio testa di cervo. Purtroppo a causa di un altra nave che ci ha preceduti la nostra non attracca al molo principale in centro città, ma molla le ancore nel porto industriale poco distante, per cui una volta riunita sotto bordo tutta la mia meravigliosa ciurma e fatto l’appello, ci avvaliamo del bus navetta messo a disposizione da MSC Crociere, per questioni di sicurezza non è consentito percorrere a piedi l’area marittima. In pochi minuti raggiungiamo il centro città in prossimità del bellissimo lungomare Viale Regina Margherita, il mezzo ci lascia davanti al Palazzo dell’Autorità Portuale e sempre da li a fine escursione riprenderemo lo stesso bus per far rientro a bordo. Ad attenderci la mia amicuzza carissima Anna Maria e la sua deliziosa figliuola Carla, con mia grande gioia consolido nel reale un amicizia bellissima nata nel virtuale sempre accomunate dalla stessa passione per i viaggi in crociera, saranno per tutta la giornata le nostre guide perfette, gentili e impagabile aiuto prezioso per la nostra visita nella loro storica e importante città pugliese.

Prima di iniziare a descrivervi tutto ciò che di interessante ci ha fatto visitare e scoprire la meravigliosa Anna Maria, mi consta fare una premessa importante! Sovente sul social nell’ambito crocieristico mi è accaduto di leggere esternazioni di utenti che addirittura sconsigliavano chi aveva questa tappa nell’itinerario del viaggio, di scendere a Brindisi ma rimanere in nave oppure scegliere escursioni fuori città in quanto la stessa è brutta non offre nulla e molte altre esternazioni a dir poco scandalose e che denotano un ignoranza, (perdonatemi l’esasperazione del giudizio) tipica del turista spicciolo e non del viaggiatore che ha voglia di scoprire cultura, storia, usi e costumi appartenenti ad ognuno dei luoghi del nostro globo. State certi che non esiste un punto terrestre che non ne abbia e non valga la pena conoscere, ognuno ha contribuito alla storia del mondo, non aggiungo altro ma li commisero ridendomela fra me e me…poveretti davvero coloro che si ergono a recensori del bello o del brutto, concetto per altro molto superficiale e aggettivi consoni esclusivamente a cose materiali di uso comune e non a luoghi detentori di storia e di cultura che si può apprendere visitando una tal città e che secondo tali soggetti, son tutte cose inesistenti, senza averla ne vista o letto un rigo di notizia sul luogo in cui dovranno approdare. Dunque amici crocieristi e viaggiatori, non date ascolto a becere e ignoranti opinioni di tal persone ma VISITATE BRINDISI CITTÀ D’ARTE E CULTURA CON MILLENNI DI STORIA ALLE SPALLE! 😉  Perdonate questa incisa parentesi ma sinceramente vado in bestia quando leggo tali stupide esternazioni, va beh stendiamo un velo pietoso e passiamo al racconto…meglio va! 😀 E allora con una parte della mia bella ciurma capitanata da Anna Maria e Carla, sotto un sole caldo eccezionalmente estivo, inizio a percorrere questo elegante lungomare adorno di palme, panchine, numerosi locali tipici, eleganti ristoranti e che costeggia sul suo lato sinistro l’interessante borgo antico che si espande verso la zona alta.

Dopo un centinaio di metri del bel Viale Margherita, la nostra deliziosa amica brindisina ci suggerisce la visita al Museo Faldetta, accettiamo con interesse ed entriamo. L’ingresso vi informo che è libero e suggerisco a voi di fare questa prima scoperta, perché comincerete proprio da questo luogo ad apprendere quanto di storico possiede Brindisi. Intitolato alla “Fondazione Salvatore Faldetta” ci ha dato l’opportunità di ammirare un importante collezione privata donata dall’omonima famiglia alla collettività, reperti archeologici che rappresentano fondamentali testimonianze del territorio che ci proiettano da subito, anche grazie al racconto dell’archeologo che ci ha guidato nella visita dei due locali sui due piani, nel mondo degli antenati di terra d’Otranto, così tra miti e leggende ed eroi narrati da Omero ed Eschilo, attraverso l’osservazione dei numerosi oggetti d’uso quotidiani risalenti a migliaia di anni fa, ritroviamo comunque similitudini in quelli d’uso contemporanei. Come ad esempio l’Alabastrum, un particolare coccio fra il vasellame vario esposto nelle teche, che veniva usato come contenitore per l’olio tenuto legato al polso con una cordicella, dai giovani di quell’era prima di recarsi in palestra, medesima pratica dei culturisti odierni che si cospargono il corpo di olio prima di ogni esibizione, ebbene anche nell’antichità avveniva ciò. Ma il museo ci offre anche chicche derivanti dalla cultura di origine indiana, rappresentata da statuine e piccoli volti scolpiti nella pietra e molto altro ancora che non vi svelo, per lasciarvi il gusto di scoprirlo da voi se vi ci recherete, che dire un ouverture di escursione perfetta che ha iniziato a calarci nel mondo arcaico, Miceneo, Corinzio, nello stile Gnathia e nella ceramica tipica Italiota, tutte testimonianze di un era vissuta in questa città.

Conclusa la visita al museo Faldetta ne usciamo ringraziando per l’interessante spiegazione l’archeologo e ci soffermiamo sul lungomare per alcuni scatti di gruppo e foto al panorama prospiciente lo specchio di mare antistante, un landscape che ci mostra tutta l’area del porto turistico e del porto esterno comprensivo dell’ansa di Bocca di Seno tra l’isola di S.Andrea e il Castello di Forte a Mare. Guidati dalla gentilissima Anna Maria proseguiamo il tour della città percorrendo una famosa scalinata di Brindisi, quella di Virgilio, area intitolata al sommo poeta in quanto vi era la sua residenza e ove morì nel 19 a.c. Fino ai primi del 900 tale manufatto era la metà delle dimensioni attuali ma fu ampliata nel 1933 per darle un aspetto più imponente e valorizzare i reperti monumentali presenti in cima. Infatti al suo culmine dopo aver calpestato circa 60 scalini ci troviamo davanti a testimonianze di epoca Romana, con il naso all’insù osserviamo maestosa su noi, un unica colonna superstite delle due costruite nel II secolo, entrambe indicavano la fine della famosa Via Appia. Simbolo per eccellenza della città salentina è alta 19 metri ed è stata realizzata in un marmo fatto provenire dalla Turchia, in origine entrambe le colonne erano collegate da una trave in bronzo che si inseriva fra i due capitelli, con al centro un enorme fanale che aveva il compito di segnalare ai naviganti l’ingresso del porto. La colonna che si presenta alla nostra ammirazione si erge con otto rocchi marmorei per finire in un elegante capitello Corinzio, adorno di belle foglie di Acanto, otto tritoni e teste di divinità.

Dopo le foto di rito e averla ammirata, lasciamo questa area archeologica piccola ma di notevole rilievo e valore storico e ci incamminiamo sul lato sinistro imboccando la Via delle Colonne, Anna Maria ci condurrà nel luogo di culto religioso più importante della città. Così dopo circa 200 metri percorsi in una via carica di antiche dimore che raccontano storie di quel tempo solo ad ammirare le facciate, transitiamo nell’ogiva di un bellissimo arco posto proprio sotto il campanile di chiara impronta barocca e appartenente all’edificio sacro, ritrovandoci così una volta aldilà in una stupenda oltre che la più antica piazza di Brindisi, Piazza Duomo, davanti a noi svetta imponente nel cielo la facciata della Basilica Pontificia di San Giovanni, si tratta della Cattedrale posta praticamente nel cuore della città vecchia. Questa area ritenuta la più prestigiosa di Brindisi, nel 700 presentava tra il Duomo e le Colonne Romane il Tempio di Apollo e Diana. La chiesa è in ex stile romanico rimaneggiato e ricostruito dopo la distruzione del terremoto del 1743, mantiene tuttavia attualmente solo in planimetria e nella facciata elementi del vecchio stile. Entriamo e resto rapita dalle tre enormi e possenti navate costituenti un impianto a croce latina, un abside che ci riporta al romanico e oltre le cappellette votive e le tele di famosi artisti, nel volgere lo sguardo dietro me e in alto, mi colpisce come sempre un qualcosa che mi attira in ogni edificio religioso, uno stupendo organo a canne.

Usciamo dal luogo sacro e ci soffermiamo ad ammirare ciò che è presente nella storica piazza, oltre la Cattedrale e dopo la facciata dell’Episcopio e del Palazzo del Seminario vengo attratta dalla Loggia Balsamo, un manufatto risalente al XIX secolo rimasto come unico pezzo reperto di un grande edificio preesistente e che occupava l’intero isolato, in epoca ospitava al suo interno la Zecca Angioina. Il nome appartiene alla famiglia proprietaria dello stabile nell’800, dell’intero palazzotto mi attira in special modo la loggia da cui appunto prende la denominazione, ossia il balcone costituente la parte più antica e che si trova al di sopra di due arcate ogivali sorretto da nove mensole e adorno di figure bizzarre, animali surreali, praticamente temi allegorici, mitologici e numerologia medievale. Oggi è una residenza privata e quindi non visitabile, che dire, unica nel suo genere mi ha ricordato i balconi finemente impreziositi di sculture e volute di Noto, famosa località siciliana in cui ci son stata diversi anni fa. Posso affermare con certezza dunque che Brindisi mi offre un altra rara testimonianza di fasti architettonici dei secoli trascorsi e ancora presenti in questa interessante città salentina.

Lasciamo Piazza Duomo costeggiando sul lato destro Palazzo Balsamo scendendo giù per Via Montenegro e proseguendo su Via Annibale De Leo, arriviamo davanti alla barocca Chiesa di Santa Teresa prospiciente l’omonima bella piazza, purtroppo era chiusa per cui non abbiamo potuto visitarla, ma ammiriamo ugualmente la sua facciata realizzata in blocchetti di tufo Carparo, le sue nicchie, i pinnacoli e le volute che ne fanno nella sua semplicità un esempio di rilievo architettonico ricercato e accattivante. La Piazza ha il monumento ai caduti in prossimità dell’affaccio sul porticciolo mentre al centro della pavimentazione, lo stemma rappresentativo di Brindisi fa bella mostra di se. La parte semicircolare del belvedere, ci offre la visione di un ansa del mare che si incastona nella città e di tutte le imbarcazioni turistiche assieme a quelle dei pescatori ancorate in fila perfetta al parapetto a picco sull’acqua. A questo punto dopo aver camminato un bel po, approfittiamo di questa sosta  per fare una pausa così ci fermiamo in un bar per riposarci un attimo e bere un buon caffè.

Una volta dissetati dato il gran caldo e bevuto il caffè ci rimettiamo in cammino per proseguire il tour sempre capitanati dalle deliziose Anna Maria e Carla, camminiamo per altri 200 metri circa e arriviamo in un altra piazzetta dove visitiamo un altro storico pezzo forte di questa bella città pugliese, si tratta del Tempio di San Giovanni al Sepolcro, una chiesa probabilmente templare e in stile romanico, è chiusa al culto ma fruibile come luogo antico da visitare. Il tempio che ha una pianta esterna circolare e una interna a forma di ferro di cavallo, fu edificato in età Normanna intorno all’XI secolo, prima di entrare mi soffermo ad ammirare il portale molto particolare, ha un architrave marmorea sormontata da un protiro con una cuspide e il tutto è sorretto da due colonne poggianti su due leoni. L’interno lascia stupiti nel vedere il doppio cerchio formato da otto colonne che corrono lungo tutta la circonferenza e culminano in capitelli corinzi, che a loro volta fanno da basamento alle architravature d’appoggio di un originalissimo tetto ligneo, sulle pareti sono presenti affreschi rappresentativi di scene religiose risalenti al ‘300. Scorgo alla mia destra il portale secondario aperto e incuriosita ne esco, con mio grande stupore scopro che la ex chiesa celava in esterno un orto-giardino, una piccola area verde incastonata dunque fra le mura di questo tempio e il delizioso centro storico. Circa 500 mq. costituenti uno spazio bonificato e recuperato per offrire la visione di più ispirazioni tematiche che vanno dal roseto all’orto aromatico, dai rampicanti profumati che coprono le vecchie pareti all’orto vero e proprio con le verdure coltivate con metodi antichi, credetemi ammirare tutto ciò in un fazzoletto di terreno dietro l’edificio mi ha lasciato piacevolmente stupita!

Il tempo è davvero volato nella full immersion delle tante testimonianze storiche che offre Brindisi per cui affrettiamo il passo e sempre guidati dalla preziosa  Anna Maria, facciamo un passaggio veloce davanti al nuovo Teatro Verdi inaugurato nel 2006 e che ha sostituito l’antico preesistente, distrutto dalle bombe e definitivamente demolito nel 1959. E’ strutturato su due piani e al primo c’è una parte di pavimentazione in vetro che lascia vedere il fondo ricco di reperti di epoca romana, infatti la scelta del Comune è stata quella di edificarlo proprio sulle rovine lasciandole fruibili dall’interno del nuovo edificio e una parte faccia vista con ciò che è rimasto in esterno, come zona archeologica proprio davanti al teatro. Di fronte nello stesso isolato e sempre sulle antiche vestigia romane, vi è anche Palazzo Granafei altro edificio di rilievo con una facciata tipicamente rinascimentale e con presenti anche accenni che anticipavano il barocco, il palazzo è adibito a mostre ed ha un portale con lo stemma della famiglia Granafei. Adiacente a quest’ultimo vi è il complesso dell’ex Corte D’Assise che custodisce in una sala appositamente creata, il capitello di una delle colonne romane che si trovavano alla fine della Scalinata Virgilio, precisamente quello appartenente alla colonna caduta. Diamo uno sguardo all’orario e ci rendiamo conto che è giunta l’ora di rientrare in nave, per cui si va decisamente verso la marina. Attraversiamo Piazza della Vittoria e passeggiando lungo il bel Corso Giuseppe Garibaldi ricco di negozi delle griffe più rinomate, giungiamo dopo circa 300 metri alla fermata del bus che ci riporterà al porto. A malincuore per il distacco salutiamo la splendida Anna Maria e la dolcissima Carla e con un applauso alla standing ovation le ringraziamo per la loro affettuosa disponibilità e per averci fatto visitare le parti più salienti della sua bella città. Di sicuro Brindisi non è solo quello che vi ho descritto e mostrato per immagini, ma a causa del tempo restrittivo non abbiamo avuto la possibilità di scoprire tutto, non importa per abitudine preferisco così, è un motivo per ritornarci molto volentieri. Anna Maria, Carla siete due GRANDI DONNE E AMICHE …impagabili…grazie…grazie…grazie di cuore!

Una volta in nave giusto il tempo per un cambio d’abito e di corsa in disco, dove si terrà il nostro evento di benvenuto a tutti i partecipanti alla PRIMA CROCIERA DEGLI MSC FANS visto che in questo porto la ciurma diventa al completo con l’imbarco delle altre famiglie. Sistemato il tutto coadiuvata dall’eccezionale Thomas Guest Event Manager, una persona davvero speciale nonché un amico caro a cui voglio un gran bene e che ringrazio dal profondo del mio cuore per essermi stato a fianco e disponibile nel dirigermi per i tre eventi pianificati, noi del Team attendiamo la bellissima ciurma agghindati con abiti fiorati in occasione del Flowers Glory Party previsto per la serata a tema, il gruppo quasi al completo si riunisce nella location e diamo inizio con un breve discorso di ringraziamento. Con mia grande felicità ci onora anche della sua presenza Stefania a capo e responsabile del crew di bordo e ringrazio anche lei con molto amore per essere stata presente e per le chiacchierate davanti ad una tazza di caffè durante i giorni della crociera, rivederla e riabbracciarla per me è sempre una gioia, un altra amica a cui tengo in special modo e voglio altrettanto un gran bene. Presentazione seguente al benvenuto di noi componenti dei canali social web a cui dedichiamo ore di lavoro con vera passione e si brinda a MSC Fans, al nostro viaggio e alla splendida ciurma, suggellando al contempo l’incontro con la consegna dei badge loggati e anche un gentile present ai partecipanti, una piccola targa a ricordo della crociera. Ovviamente le foto di rito si susseguiranno numerose per immortalare questo momento speciale.

Lasciata la location del nostro evento, la serata a bordo di  MSC Musica prosegue con il Teatro. Stasera Luigi il fantastico Cruise Director presenta: Grease! Gli MSC International Dancers e come sempre le belle voci dei bravissimi Luca e Anya ci tuffano in quelle che furono le scene di un film che mi è rimasto nel cuore, sopratutto oltre che per la trama per il periodo in cui è ambientato e la moda di quegli anni, li adoro. A seguire andremo a cena, poi come di consueto al Crystal Lounge per partecipare ai giochi e ai balli social proposti dagli animatori e infine tutti alla Q32 Disco, dove ci scateneremo come mai sulle note dei più svariati brani ’60, ’70, ’80 come figli dei fiori, tornando alla spensieratezza di quel tempo dove si viveva forse peggio, ma più sereni senza paura del terrorismo odierno di sicuro molto più diffuso e feroce di quello presente in quegli anni e dove la violenza aveva un peso assolutamente minore. Una serata talmente all’unisono nel divertirsi tanto da riuscire anche a coinvolgere e far ballare anche i più restii appartenenti alla nostra meravigliosa ciurma…una serata da paura che non dimenticheremo facilmente compreso l’urlo Sioux di Antonio C. un GRANDE! 😀

Rientreremo in cabina come di consueto intorno alle due del mattino e riposeremo cullati leggermente dalla nave, mentre scivola silenziosa sul mare lasciando dietro se la sua candida scia profumata di salsedine e schiumosa, con la bussola in plancia di comando orientata al prossimo porto che sarà in terra Greca.

Ciao e al prossimo approdo con la prima CROCIERA DEGLI MSC FANS e se vuoi scoprirlo stay tuned on

 Ricopennaselvaggia!

The end…e la nave va… 😉

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4 Responses

  1. […] DEGLI MSC FANS, oggi riprendendo dopo la prima parte riguardante i due porti italiani,   Venezia e Brindisi. che potrete leggere cliccando sui nomi in grassetto. Siamo al terzo giorno di crociera, con  MSC […]

  2. […] P, Antonio C, Kevin, Filomena, Agnese, Claudia, Anna Rita, Paola, Letizia. – Segue dalla  prima e seconda parte –  Quarto giorno di crociera, intorno alle 8.00 approdiamo in un altro […]

  3. Luigi Pignataro
    | Rispondi

    Grazie per aver descritto la realtà della mia città,.

    • Rita Cosentino
      | Rispondi

      Ciao Luigi! Grazie a te per aver apprezzato il mio reportage. 🙂

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