UNA SETTIMANA IN TOUR A CAVALLO DELL’ ULTIMO DELL’ ANNO E L’ INIZIO DEL NUOVO NELLA PIÙ ESTESA REGIONE ITALIANA. LA LOMBARDIA DAL FASCINO UNICO PER UNA MORFOLOGIA CHE OFFRE SCENARI PAESAGGISTICI DELIZIOSI CHE VANNO DALLE ALPI ALLE RINOMATE COLLINE, DALLE DISTESE PIANEGGIANTI AI SUOI LAGHI E DALLE STORICHE CITTÀ AGLI INCANTEVOLI BORGHI! 30 Dicembre 2018 – 6 Gennaio 2019 Segue dalla prima parte Cernusco e Monza , dalla seconda parte Cernusco e Como e dalla terza parte Bergamo Alta. Oggi vi porto virtualmente con me nella CityLife, la più grande area pedonale milanese e di notevole impatto per via dei suoi tre grattacieli.
Eccoci in movimento di prima mattina. Appena usciti dal Residence il freddo pungente ci saluta ma noi non demordiamo, ben imbacuccati attraversiamo il parco del Naviglio Martesana in Cernusco e andiamo alla stazione della Metro. Prenderemo la linea Verde M2 verso Abbiategrasso, per poi scendere alla stazione Garibaldi delle FS e usufruire della Lilla M5 verso San Siro con fermata alle Tre Torri, costo del biglietto per l’intero tragitto, in totale €.3 a persona. Una volta giunti ci ritroviamo direttamente proprio ai piedi degli altissimi grattacieli.
La prima immagine (non di mia proprietà) che segue, da’ la visione sul come sarà tutta l’area appena verrà ultimato il terzo grattacielo attualmente in costruzione. Il complesso sorge sulla vecchia area della Fiera Campionaria di Milano e riqualifica così il quartiere che la ospita, pensate un po’ la più grande d’Europa come zona di intervento urbanistico che si è sposata con servizi privati e pubblici. Inoltre un edilizia firmata da tre architetti di fama internazionale quali: Zaha Hadid, Daniel Libeskind e Arata Isozaki. I tre imponenti grattacieli son stati soprannominati: il Dritto, lo Storto e il Curvo.
Lo Storto che in sostanza si chiama realmente Torre Hadid dal nome dell’architetto anglo-irachena purtroppo morta tre anni fa, appartiene alle Generali. Dei tre per dimensioni è il secondo, ospita gli uffici dell’omonima società e ha ben 44 piani per una vertiginosa altezza compreso l’insegna, di 192 metri. Un edificio che può accogliere circa 3.200 persone con anche un parcheggio per 380 posti nel seminterrato. Rimango stupita nell’ammirarlo per la torsione che compie su se stesso, caratteristica per cui gli è stato dato l’appellativo di storto, una rotazione che si attenua man mano che si sale fino a diventare perfettamente verticale. Spettacolare davvero!
Il Dritto vale a dire Torre Isozaki omonima del progettista giapponese, appartiene alla Società Allianz. Si eleva per 207 metri con 50 piani e rappresenta l’edificio più alto in Italia ed è anche il più alto dei tre. Con rafforzi di quattro punte che si adagiano sulle due facciate in cristallo, ha una forma rigorosamente elegante e affusolata che gli ha fatto guadagnare l’appellativo. Al suo interno ha uffici luminosissimi con enormi spazi panoramici ed è direttamente collegato con la piazza centrale della CityLife. Curiosità: sulla sua sommità a simbolo della città è stata posta una copia della Madonnina, così come prevede per l’edificio più alto lo Statuto di Milano.
Infine ecco il Curvo, Torre Libeskind. Sempre dall’omonimo progettista di origine polacca, è ancora in costruzione e sarà il terzo edificio più alto di Milano, dopo quello di Allianz e dell’Unicredit presente in altra zona. Raggiunge i 175 metri con 31 piani e il sopranome è stato dato per la sua forma simile ad un C sbilanciata, a simboleggiare come un senso di protezione o anche riverenza, nell’atto del piegarsi quasi ad inchino verso Torre Hadid. Sarà ultimato intorno al 2020 con destinazione d’uso al PwC Italy, un azienda che offrirà servizi di revisione, consulenza legale e fiscale.
Che dire, davvero estasiata nell’ammirare queste tre altissime torri, ma sopratutto colpita nell’essere in una zona totalmente distaccata dai flussi dei veicoli e esclusivamente pedonale. Incredibilmente un immenso spazio sociale dove le persone lavorano, fanno shopping, sport e passeggiate, immerse in un verde che dalla primavera diventa rigogliosissimo. Tuttavia direi che nel complesso manca però un anima culturale, ma documentandomi ho scoperto che in una variante di progetto è prevista anche la realizzazione di un museo, se così fosse sarebbe davvero un completamento totale dell’interessante CityLife.
Lasciamo la piazza delle Tre Torri e andiamo alla scoperta di un altra location presente, il CityLife Shopping District. Il più grande distretto urbano italiano dedicato allo shopping e che è stato progettato con una particolare concezione dello spazio da dedicare al tempo libero e al lifestyle. Ma prima di visitare i suoi ambienti, dedico qualche scatto all’altrettanto interessante resto dell’area.
Mi attrae parecchio la copertura futurista e davvero originale del Mico, il Centro Congressi, continuando a scrutare la zona mi colpisce ancor di più una strana ma quanto mai originale, creazione colorata e mi ci avvicino per osservarla al meglio. Facente parte del progetto Artline è un opera di Pascale Marthine dal titolo Coloris, nella sua pavimentazione raffigura un planisfero da cui partono un centinaio di pali dalle tonalità pastello, culminanti ognuno in cima con un uovo di diverso colore. Chiaro accenno alle migrazioni e all’integrazione di culture differenti e messaggio di unione dei popoli.
Ci siamo eccoci davanti allo Shopping District, che visiterò non per far acquisti ma perché mi interessa la sua particolare architettura. Anche quest’aria di ben 32.000 metri quadri è stata disegnata da Zaha Hadid, ed è suddivisa in due parti, rappresenta una sorta di proseguo o possiamo anche definirla coda di Torre Hadid. In assoluto uno dei tasselli fondamentali che compongono la riqualificazione di quest’area milanese situata nel Quartiere Portello e che comprende anche il bellissimo parco che lo cinge.
Entriamo dunque e nuovamente rimango rapita, il suo interno ha un design eccezionale! Uno spazio grandissimo che si articola in tre aree unite comunque fra loro dal grande Mall centrale: quella della ristorazione al primo piano, quella centrale per eventi e quella commerciale con i negozi dalla moda agli accessori, sino ad uno spazio rivolto dalla salute e benessere alla cura della casa, per finire alla tecnologia. Completa il tutto persino un cinema con sette sale di proiezione, per una capienza di ben 1200 posti.
Osservo con particolare attenzione la sinuosità delle colonne che sorreggono il soffitto, quest’ultimo compreso, realizzati con un materiale che in tutto lo Shopping District la fa da padrone, il bambù! Per finire una vera chicca, un orso polare interamente realizzato in mattoncini Lego.
Pensate sono occorsi ben 150.000 pezzi Lego per un lavoro durato cinquanta ore e svolto da 40 persone, che hanno dato vita ad un candido esemplare del peso di 200 kg e in scala 1:1 ossia di dimensioni reali. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i bambini e le loro famiglie sulle minacce che mettono a rischio l’estinzione di questa specie che vive sulla banchisa artica, non potevo non condividere o esimermi dal fare una foto.
Lasciamo il complesso delle Tre Torri e ci avviamo lungo il parco che conduce alla fine fuori area CityLife. Ma prima di allontanarci non possiamo non ammirare l’insieme di edilizia residenziale facente parte sempre di questo innovativo e futurista quartiere. Edifici avveniristici scaturiti dalla progettazione sia di Zaha Hadid che di Daniel Libeskind, con altezze che variano dai 4 ai 13 piani per un totale di 380 abitazioni, che vanno dai bilocali ai grandi appartamenti fino a meravigliosi e lussuosissimi attici con anche due livelli.
Noto le ampie vetrate e deduco siano appartamenti luminosissimi, noto anche le particolari rifiniture sulla facciate, appositamente studiate con sistema modulare fisso o apribile, hanno cristalli al posto di ringhiere e pannelli in legno pregiato sulle superfici esterne oltre montanti e traversi in alluminio. Stupendi davvero, ma non oso neanche immaginare il costo anche del più piccolo bilocale!
Lasciamo il complesso residenziale e ci avviamo verso Piazza Giulio Cesare con la sua stupenda Fontana delle Quattro Stagioni che zampilla allegramente. Che dire se non…aiuto! Nonostante mi sia spostata di pochi metri dalla CityLife, stento quasi nel crederci, mi giro indietro e mi sembra di essere nel virtuale, mi rivolgo in avanti e sono in una realtà storica rappresentata da questa piazza in cui vi si affaccia anche il vecchio Palazzo dello Sport. Credetemi una sensazione stranissima ma al contempo piacevole che mi da la possibilità di raffrontare l’antico con l’evoluzione costruttiva, da provare assolutamente. Credo che l’ultima immagine ne sia una prova tangibile!
La nostra mattina è trascorsa interamente alla CityLife, così visto che è ora di pranzo, cerchiamo un localino per un pasto frugale, i languorini cominciano a bussare. Decidiamo di andare in centro a Milano, riprendiamo dunque la Metro Lilla verso Lotto e poi la Rossa con fermata al Duomo. In soli 20 minuti siamo nella famosa piazza con la sua stupenda cattedrale metropolita della Beata Vergine Maria. Dal meraviglioso stile Gotico, un simbolo di questo capoluogo lombardo e una delle più grandi d’Italia. Da secoli attrae oltre che per la sua affascinante storia, per l’impatto visivo delle sue innumerevoli cuspidi.
Decidiamo di riandare in un locale davvero eccezionale che avevamo scoperto anni addietro rientrando dall’Expo, dunque faremo un aperipranzo al Mozzarella Bar, la terrazza al settimo piano della Rinascente. Vi assicuro una location con una vista a dir poco suprema, una affaccio mozzafiato sul Duomo, non aggiungo altro credo le immagini lo confermino. Finito di consumare ridiscendiamo e facciamo anche una passeggiata all’interno della Galleria Vittorio Emanuele II. Un tempo noto ritrovo della borghesia della città, tanto da essere appunto definito il salotto di Milano.
In stile Rinascimentale è sempre una location che amo rivedere, addobbata per le feste natalizie con un albero gigantesco al centro, pullula costantemente di turisti e residenti. Quel giorno era presente una novità in cui mi sono cimentata, alla base del grande abete sponsorizzato Swarovski, vi erano degli schermi interattivi. Su un selfie wall che catturava la nostra immagine, aggiungendo virtualmente gioielli e altri accessori del brand con anche un cappellino natalizio, abbiamo interagito fra risatine e autoscatti, di sicuro non potevo lasciarmelo sfuggire, amo la tecnologia!
Concludiamo qui la nostra giornata nell’hinterland milanese lasciando la galleria con le ultime foto ricordo, fra cui una con alle spalle la gigantesca bottiglia di Chanel n.5 che campeggiava in Piazza della Scala. Installata per le festività celebrava una limited edition del profumo, dunque l’iconica maison francese si è tinta di rosso per inondare di luce natalizia l’area, diffondendola attraverso il maxi flacone rouge della celebre fragranza.
Lasciamo Milano e riprendiamo la Metro alla volta della prima periferia per far rientro a Cernusco. The end! La quarta tappa del mio tour a cavallo dell’ultimo dell’anno finisce qui, ma se vorrete scoprire la prossima ogni tanto date un occhiata al sito.
E allora ciao e vi do appuntamento alla quinta parte che redarrò presto, stay tuned on Ricopennaselvaggia… 😉
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