Un’altra meravigliosa crociera! Alla scoperta delle Capitali Baltiche – Ultima parte Estonia – Tallinn.

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ESTONIA TALLINN – CITTÀ REGINA DEL BALTICO DIVISA FRA L’AUSTERO MEDIOEVO E IL MODERNO CHE LA PROIETTA NEL FUTURO – VIAGGIO PRENOTATO CON CRUISETOPIC CRUISE TRAVEL AGENCY – 17 settembre 2019 – Quarta ed ultima parte di un’altra meravigliosa crociera con il suo altrettanto meraviglioso itinerario: segue dalla prima Copenaghen, dalla seconda Helsinki, dalla terza San Pietroburgo. Oggi siamo in Estonia, un tempo facente parte dell’Unione Sovietica e nel contemporaneo Stato Membro dell’Unione Europea, Tallinn ne è la sua capitale.  MSC Meraviglia puntuale attracca in porto alle ore 9.00, al buffet consumiamo la nostra colazione ammirando uno skyline della città, che ci appare davvero da fiaba e che quasi ci confonde sulla sua età, se volgiamo lo sguardo verso il lato del braccio moderno.

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Il porto di Tallinn costituisce la maggiore Autorità Marittima del Mar Baltico, gestisce il traffico sia turistico che mercantile e si trova non troppo distante dalla Old City. In sostanza il Vanasadam (porto vecchio), muove ogni anno oltre dieci milioni di passeggeri, fra cui dei quattro terminal, due hanno un afflusso di oltre mezzo milione di persone che sbarcano dalle navi da crociera. Comprende anche un porto turistico, per le imbarcazioni di piccole dimensioni. Quest’area è in espansione con un piano di sviluppo iniziato nel 2018, che vedrà entro il 2023 un ulteriore ampliamento per poter appunto accogliere il numero sempre più crescente di passeggeri. Sbarchiamo sotto un bel sole ma l’aria è abbastanza pungente, non possono mancare le prime foto ricordo.

Assieme agli ormai inseparabili amici Letizia e Fabrizio, lasciamo l’area del Terminal e andiamo verso il centro città. Dopo la rotatoria percorriamo la via Rumbi, siamo nella zona industriale, ma anche una zona con Hotel per i turisti di transito e sul lato opposto della strada un comodo e ampio parcheggio pubblico, tutte infrastrutture d’ausilio ai viaggiatori che si imbarcano dal vicino porto. Gli interventi edilizi che osserviamo hanno un design ultramoderno e dalle linee futuristiche, mi colpiscono in particolar modo le loro facciate, realizzate in pannelli di acciaio e vetro, rifrangono la luce naturale giocando con i suoi bagliori. Superiamo un sottopasso galleria e ci incamminiamo verso la direzione che ci porterà alla Old City.

Giunti alla fine di Rumbi svoltiamo a destra in Kursi, ci da il benvenuto un enorme ciminiera in mattoni rossi. Appartiene ad un centro ricreativo, il Kultuurikatel ubicato nella ex sede della centrale elettrica, un edificio totalmente rinnovato, divenuto oggi un luogo creativo con vari workshop, seminari, conferenze, festival e mostre. Attraversiamo l’incrocio e iniziamo a salire seguendo la Suuv Rannavarav, fino alla Porta adiacente Heesti Meremuuseum e raggiungiamo così la prima parte della città vecchia con il famoso Hobuveski. Un edificio a pianta circolare risalente al 1379 e realizzato in pietra calcarea, in origine era un mulino per la macina della farina che veniva azionato da otto cavalli, al suo interno una mostra ne spiega le fasi. Nel contemporaneo è un luogo multiuso e sovente si tengono spettacoli teatrali e serate medievali. Adiacente ad esso il muro di cinta con le sue belle torri, io ne approfitto per scattare una foto ricordo.

Torniamo indietro e imbocchiamo prima Tolli e poi Pikk Tanav, quest’ultima, è una via davvero costellata da affascinanti palazzotti, antichi e anche bizzarri caffè, negozi e gallerie d’Arte. E’ rinomata per essere uno dei luoghi più pittoreschi di Tallinn, ed è anche, la più lunga e importante arteria di questa cittadina estone, esiste da più di un millennio. Realizzata interamente in ciottoli, attraversa il centro storico e va dalla Collina di Toompea (Piazza del Municipio) fino alla Grande Porta Marittima. Mentre cammino mi guardo tutto attorno, mi rendo conto oltre che ricca di storia, anche come sia incantevole Tallinn, indubbiamente un’atmosfera che rimanda ai tempi che furono.  Curiosità: nel Medioevo avevano la loro dimora in questi caratteristici palazzotti chiamati Gilde, i mercanti più ricchi. La Grande Gilda in sostanza era una corporazione di artigiani, presente sin dal XIV secolo e persistente fino al 1920. Oggi ospita il Museo di Storia Estone.

Proseguiamo la visita ammirando sempre di più edifici dall’interessante facciata, fra cui la Mustpeade Maja o Blackheads, (Casa delle Teste Nere). Un alloggio di una confraternita omonima, formatosi nel 1400 e associata al patrono raffigurato nello stemma dell’Ordine, San Maurizio, le cui origini erano africane. Ospitava armatori, commercianti e gente straniera. E’ stato restaurato in stile Rinascimentale Olandese, ha un particolare portale in legno con motivi dipinti a mano, dalla metà del secolo scorso l’edificio viene utilizzato come centro culturale. Poco più avanti sul lato opposto, vi è un altro pezzo di notevole rilievo per stile, la Reichmanni Maja, ad opera dell’architetto Estone Jacques Rosenbaum, ritengo sia la più interessante, in quanto racchiude davvero diversi stili: dall’Art Deco alla Nouveau, dal Neorinascimentale Tedesco al Neomanierismo, pur mantenendo un armonioso equilibro architettonico in facciata. Ha rapito letteralmente il mio sguardo!

Lungo la Pikk, tantissimi gli edifici che si potrebbero descrivere e menzionare, ci vorrebbero decine di righe, tutti belli da ammirare e per non perdermene nemmeno uno, nell’osservarli, vi assicuro più volte ho rischiato di inciampare, visto che stavo sempre con il naso all’insù. La passeggiata esplorativa prosegue e arriviamo così in una piccola ma affollatissima piazzetta, con maggior parte delle persone davanti al portale di una chiesa. Stazionavamo in fila per visitare la Puha Vaimu Kogudus (Chiesa dello Spirito Santo).

Di religione Evangelica Luterana è la più piccola di Tallinn. Dopo l’orologio che è un pezzo rarissimo risalente al 1684, fregiato da incisioni in blu e oro, catturano la mia attenzione, la torre campanaria e il bel portale ogivale. La facciata severa e semplice, non rivela comunque la sorpresa del contenuto che vedrò al suo interno, con mio stupore in uno spazio davvero esiguo, vi erano antichi banchi realizzati in legno intagliato e risalenti al XVI secolo, soppalchi con modanature che sembravano merletti, un particolare pulpito in stile Barocco e una pala lignea. La chiesa ospita spesso concerti di musica classica.

Usciamo dalla chiesa e continuiamo il nostro tour, percorrendo altri 50 metri della Pikk e svoltando a sinistra in Mundi, eccoci nella grande Raekoja Plats. La piazza principale che si sviluppa attorno al quattrocentesco edificio medievale del Municipio, domina l’intera area assieme alla sua torre ottagonale, che culmina nella guglia con l’emblema della città, il segna vento del vecchio Thomas. La torre è alta 64 metri ed è visitabile, vi informo che si raggiunge l’affaccio da cui godere del panorama, dopo aver percorso 115 scalini di una rampa strettissima. In ogni caso come si evince dall’immagine sotto, la vista ripaga della fatica, il ticket ha il costo di 3 euro. Attorno alla piazza si susseguono negozietti con prodotti tipici, bar e ristoranti, indubbiamente un cuore pulsante della Old City.

Raekoja Plats viene anche utilizzata per festival e concerti, oltre un mercato settimanale con bancarelle di ogni genere fra cui quelle dei prodotti locali, in inverno diventa un magico mercatino di Natale, il cui fulcro è un altissimo abete addobbato. La tradizione di celebrare le feste natalizie risale al 1400, in concomitanza alla fratellanza del popolo Comedone, che fu il primo che eresse un albero natalizio del mondo. Infine nella zona nord della piazza vi è la farmacia, che risulta essere una delle più vecchie istituzioni di Tallinn, la più antica ancora attiva in Europa e che persiste dal 1442. Il sole tiepido invoglia a farne incetta, così con i cari amici Letizia e Fabrizio ne approfittiamo per incamerare raggi tiepidi, sedendoci su un originale panchina a forma di bassotto…fantastica! 😀

Lasciamo Raekoja Plats e imboccando una traversa adiacente, la Mundi, riprendiamo via Pikk e dopo aver fatto delle simpatiche foto ricordo, proseguiamo con il tour. Il susseguirsi di edifici tipici continua ma anche interessanti artisti da strada catturano la nostra attenzione. Con la Pikk jalg (Gamba Lunga) ossia un allungamento della strada principale, il percorso inizia ad essere in salita, la nostra meta sarà raggiungere la Collina Toompea, un altipiano di Tallinn, praticamente la zona da cui è nata e poi si è sviluppata tutta la città. L’altura nel medioevo fu sede del potere, i vescovi e i nobili feudali vi si stabilirono per dominare e controllare tutti i commercianti e gli artigiani della città bassa.  Curiosità: una leggenda narra che sulla collina, sottoterra vi siano i resti dell’eroico condottiero Kalev.

Iniziamo così a inerpichicarci su per una ripida stradina acciottolata, ogni tanto ci soffermiamo e incolliamo il naso alle vetrine dei negozi, dove sono esposti bellissimi gioielli creati con l’Ambra Baltica, notando anche prezzi svariati e assolutamente alla portata di tutti. La preziosa resina definita l’Oro del Baltico si estrae in questa nazione, e non vi è casa che non abbia almeno un oggetto di questo materiale, emblema dei popoli nordici. Proseguendo la “scalata” giungiamo davanti ad un cancello, il Luhikese Jala Varavatorn (Gamba Corta), più che altro una porta con adiacente la sua alta torre e parte del muro di cinta, che separa in sostanza due aree della città. La fortificazione muraria in origine aveva ben 46 torrini, attualmente ne son rimasti soltanto 26. Mentre i nostri uomini chiacchierano, io e Letizia ne approfittiamo per fare un paio di foto ricordo.

Attraversiamo il tunnel dall’arco ogivale e una volta sbucati dalla parte opposta, in cima già fa capolino una magnificenza indescrivibile di arte! Approdiamo dunque nella zona più distintiva del centro storico di Tallin, di sicuro siamo arrivati su con un po di fiatone, ma il sacrificio è stato ripagato abbondantemente, non ha prezzo osservare uno dei pezzi architettonici più belli di questa città. Si tratta della Cattedrale Aleksander Nevski dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, una testimonianza del XIX secolo, epoca in cui l’Estonia faceva parte dell’Impero Russo e che è stata costruita interamente con le donazioni della popolazione ortodossa. Curiosità: nel 1924 gli abitanti della zona ne chiesero la demolizione, perché veniva considerata un simbolo della dominazione russa, e perché le sue cupole architettonicamente parlando, non si adattavano a quelle della Lega Anseatica di Tallinn. Per fortuna la richiesta non andò in porto.

Eccoci al suo cospetto! Appare monumentale ai nostri occhi strabiliati e segna indubbiamente lo skyline di Tallinn alta, con un esplosione di bellissime cupole a cipolla dal colore vivo, culminanti in luccicanti croci dorate. Fu realizzata su progetto dell’accademico pietroburghese Michail Preobazenskj, durante il periodo di russificazione delle province baltiche. La scelta dello stile è legata allo Zar Alessandro III, che essendosi miracolosamente salvato da un incidente ferroviario, la volle per Grazia Ricevuta. In un impianto a croce greca centrale, il sapiente gioco cromatico rosso e il bianco delle modanature, sposate ad un bellissimo Gotico, caratterizzano la facciata impreziosita anche da mosaici. Di rilievo le undici campane, di cui una la più grande, del peso di ben 16 quintali. Per diversi minuti, rimango incantata ad ammirare tal manufatto!

Al suo interno un’esplosione di architettura Sacro Ortodossa è evidente! Tappeti, candelabri, tre iconostasi in legno intagliato di cui una dedicata al principe Vladimir, dipinte su lastre di zinco e realizzate a San Pietroburgo, spiccano ai lati della porta centrale. Nell’ammirare il tutto rimango quasi imbambolata. E’ tutto un un turbinio di oro, cornici, modanature, pilastri dai colori vivaci e accattivanti, volte a botte di un azzurro cielo, senza tralasciare i bellissimi i mosaici delle vetrate. Per finire guardando in basso, risalta il pregiato pavimento in granito finlandese.  Curiosità: anche le campane son state costruite a San Pietroburgo e per issarne ognuna, ci son voluti ben 15 uomini.

Usciamo dall’edificio e ritorniamo verso il fianco destro della chiesa in Lossi Plats. Dopo esserci soffermati a guardare un artigiano, che nei pressi coniava una moneta con un sol colpo di martellone, proseguiamo il nostro tour gironzolando in un quartiere adiacente la chiesa. Dunque imbocchiamo Toomkooli e arriviamo davanti alla Cattedrale di Toompea. Nata come cattolica, divenne nel 1561 luterana, è consacrata a Santa Maria Vergine e la sua fondazione ad opera dei danesi, risale al XIII secolo. Si tratta della principale dell’Estonia e dopo quella dello Spirito Santo, anche la più antica. Continuando nell’esplorazione, passiamo davanti al bel palazzo dell’Ambasciata Tedesca, alle sue spalle ammiriamo la Niguliste (chiesa di San Nicola), ex congrega germanica, che dal 2005 è esclusivamente utilizzata come museo o sala concerti per organo.

Ritorniamo indietro ripassando davanti a San Alexander e andiamo verso giù, inoltrandoci in una stretta stradina acciottolata. Prima dell’arco che porta al belvedere, giriamo a destra fiancheggiando il muro di fortificazione, dopo aver fotografato alcuni scorci attraverso aperture ogivali dal sapore medievale, siamo in un’area adibita a parco. Ci troviamo così di fronte all’imponente Kiek in De Kok, una delle torri del muro di cinta, a mio parere forse la più bella, veniva usata strategicamente come punto di osservazione, per controllare la zona bassa di Tallinn. Risalente al 1470 oggi è un museo. Curiosità: Kiek in De Kok stranamente traducendo dal tedesco dialettale, significa sbirciatina nella cucina! 😀

Lasciamo la torre alle nostre spalle e usciamo dal parco. Continuiamo a scendere verso la parte bassa di Tallinn, dopo un tratto breve e una scalinata, giungiamo in Vabaduse Vajiak (Piazza della Libertà), in sostanza l’area sud in cui termina una parte della città vecchia. Ha su un lato la Chiesa di San Giovanni e su un’altro l’entrata di un moderno centro commerciale sotterraneo, ma quello che attira la nostra attenzione è la Colonna della Vittoria dell’Indipendenza Estone, campeggia dominando la piazza e svettando nel cielo. Commemora i cinquemila soldati e i civili, caduti e feriti durante appunto la lotta, difatti ha in cima la croce della libertà, che rappresenta la massima Onorificenza al Valor Militare conferita all’Estonia. Alta 23 metri è interamente in lastre di vetro, il monumento fu realizzato nel 1818, ma inaugurato solo 90 anni dopo. Nella piazza vi si svolgono parate militari ma anche concerti all’aperto, nonché luogo preferito di ritrovo dei residenti in Tallinn.

Ci allontaniamo da Piazza della Libertà, e puntiamo ad un altro sito storico. Prima di raggiungerlo attraversiamo una parte più evoluta di questa città estone, percorriamo dunque una delle due vie principali, la Estonia Puiestee, dove appunto inizia l’anima più contemporanea di Tallin. Una zona della città ricca di palazzi moderni, centri commerciali e locali trendy, ma fra questi comunque fanno sempre capolino e non mancano tracce del passato. Un esempio appunto, il Kontserdisaal (Teatro dell’Opera), che in stile Neoclassico ci riporta nuovamente indietro nel tempo, questa struttura ospita l’accoglienza del Presidente e le grandi celebrazioni. La cosa che mi ha colpito di più una volta superato l’edificio, è stata la sbarra che blocca l’accesso dei veicoli. Se notate come da immagine, ha la forma di una mano che regge una bacchetta da maestro d’orchestra, geniale mi è piaciuta tantissimo!

Entriamo in Tamsaare Park che si trova subito dopo il Kontserdisaal e siamo così alla rotonda Viru Vajak, e da li andando a sinistra tramite Viru Varavad, dopo pochi metri eccoci davanti ad una delle porte della città bassa, quella sul lato orientale. Un arco ogivale fiancheggiato da due bellissime torri segna il passaggio, purtroppo per agevolare il transito ai mezzi, è stato fatto un ampliamento e le massicce ante di legno son state tolte. Una volta attraversato l’arco ripiombiamo nel medioevo! Davanti a noi fra mura e torrini, si apre una affollatissima area pedonale, ricca di negozietti, localini tipici e bancarelle, con ambulanti che indossano il tipico costume estone. Adiacente l’ingresso di una macelleria, così come nella piazza della città vecchia vi era una panchina a forma di bassotto, qui ne troviamo un’altra con su un lato la scultura di un cinghiale seduto. Con Letizia non possiamo esimerci dal fare una simpatica foto ricordo.

Mentre passeggiamo rapiti dall’atmosfera presente, ci rendiamo conto che il tempo è volato e dando un’occhiata all’ora realizziamo che è necessario rientrare a bordo. Ci avviamo così verso la direzione che ci condurrà al nostro lussuoso palazzo galleggiante, il tutti a bordo di  MSC Meraviglia incombe. Ripercorriamo le medesime vie fatte all’andata e in poco meno di una mezz’ora siamo nella zona portuale, fa freddo ma il sole per fortuna anche se si è nascosto in alcuni attimi della giornata, non ci ha mai abbandonato. Una volta in prossimità dell’imbarco, ci soffermiamo a curiosare fra gli stand dei souvenir, già comunque addobbati precocemente per le feste natalizie, nonostante sia ancora settembre. Io come sempre, vado a caccia di cappelli strani da aggiungere alla mia collezione, mentre Letizia è in cerca di souvenir a ricordo del luogo. I nostri uomini si fermeranno più avanti a chiacchierare.

Dopo aver immortalato in foto sua maestà  MSC Meraviglia, imbocchiamo la gangway e siamo in nave. Come sempre effettuiamo  un veloce passaggio dal buffet, una cioccolata calda e dei dolcini ci ritempreranno dal freddo, poi si va in cabina ad attendere la partenza ed effettuare anche il cambio d’abito in previsione della serata. Intorno alle 19.30 assistiamo in teatro ad altre performance sceniche e di canto davvero supreme ed eccezionali, concluse con il sempre emozionante saluto di tutti gli artisti e il crew di bordo. Ore 21.15, si va a cena, stasera saremo abbigliati in verde, è la Mediterranean Night. Sta per iniziare l’ultima notte a bordo, purtroppo l’indomani si sbarcherà. Dunque dopo la mezzanotte ci ritiriamo nei nostri alloggi, per effettuare un ultimo controllo ai trolley che una volta chiusi vanno lasciati fuori dalla porta entro non oltre un dato orario. Per noi appassionati croceristi, questo è sempre il momento più triste, realizziamo che la crociera è finita!

Ci siamo è il giorno dello sbarco! Essendo soci Diamond non dobbiamo lasciare la cabina al mattino presto, ma abbiamo orari più autonomi ed elastici, il nostro transfert per l’aeroporto sarà alle 14.00 circa. Dunque ci alziamo con comodo, facciamo colazione e ci ritroviamo con i nostri amici per le solite chiacchiere allegre. Bighelloniamo nelle zone della nave, scattando le ultime foto ricordo e così il tempo trascorre veloce e si fa ora. Recuperiamo gli zaini a mano e andiamo al Carousel Longe, luogo di ritrovo per l’orario della nostra navetta, sbarchiamo, ritiriamo anche i nostri trolley nell’area adibita e tutti in bus, dopo circa 50 minuti di tragitto siamo all’aeroporto di Amburgo. Non avremo un volo diretto, ma due con scalo intermedio. Faremo Amburgo/Monaco, Monaco/Roma, però in compagnia di bella gente come Letizia e Fabrizio, chiacchierando il tempo passa veloce e devo dire che il ritorno rispetto all’andata, (sempre con scalo), è stato molto più piacevole!

A volo completo atterriamo a Roma Fiumicino alle 22.50 e in perfetto orario. Nell’attesa dell’arrivo dei bagagli, davanti al nastro scorrevole ci accomiatiamo dai nostri cari amici con la promessa di rivederci al più presto, siamo stati veramente bene, in armonia, con tanti discorsi interessanti sui temi che ci hanno accomunato. Baci e abbracci, si prendono i trolley e si va al parcheggio per recuperare le nostre rispettive autovetture. Il tempo è sereno quindi meno problemi di traffico, ci sia avvia alla volta dei Castelli Romani noi, e in quel della bella Siena, Letizia e Fabrizio. Intorno alle 00.30 saremo a casa, stanchi sicuramente ma felici per quest’altra stupenda esperienza.

Che dire in conclusione? Ho messo piede anche in Estonia wow e chi l’avrebbe detto mai! Un’altra meravigliosa  Crociera MSC si è conclusa, ma già si pensa alla prossima pianificando la scelta dell’itinerario. Ringrazio affettuosamente Letizia e Fabrizio, conosciuti a bordo che son stati stupendi compagni di viaggio, entrati ormai nella mia lista di  persone belle e preferite, ne sono onorata. Un doveroso ringraziamento va anche a Gianluca Soldà, amico carissimo e Sales Manager Social media Cruisetopic, che mi ha garantito un ottimo prezzo del viaggio e mi ha assistito in tutto quello di cui avevo necessità, dalla prenotazione fino alla partenza. Una crociera perfetta sotto ogni aspetto!

The end… 😉

Ciao e se vorrete scoprire quale sarà il prossimo reportage, rimanete sintonizzati on…

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